Ti giro intorno

Libro by Sarah Dessen

Titolo originale: Along for the ride (Insieme per la corsa)

Seconda di copertina:

“Andare in bicicletta è solo una delle tante cose che Auden si è persa nella vita. Figlia perfetta, studentessa modello, dal divorzio dei suoi genitori è diventata insonne e si è rifugiata nella solitudine delle letture, rinunciando a fare le piccole grandi esperienze che rendono l’adolescenza un periodo unico ed irripetibile. E’ la decisione di Auden di trascorrere le vacanze estive a casa del padre scrittore a sconvolgere il suo mondo solitario. Qui Auden conosce Maggie, Leah ed Esther e scopre l’amicizia, fatta di chiacchiere ed uscite, di segreti e confidenze. Ma sarà l’incontro con il taciturno Eli, ex campione di ciclismo acrobatico segnato da un tragico evento, a cambiare tutto. Nelle lunghe notti d’estate, Eli fa provare ad Auden tutto ci di cui si è privata fino a quel momento, ed insieme cercano un modo per lasciarsi alle spalle il passato.”

Quarta di copertina:

“Sorridendogli, mi ritrassi e riportai i piedi sui pedali. Senza staccarmi gli occhi di dosso, Eli ruotò pian piano su sé stesso mentre gli giravo lentamente intorno una, due, tre volte come in un incantesimo”   

Mi è piaciuto abbastanza.

La protagonista non è male, mi piace come si evolve soprattutto il suo rapporto con i genitori che invece ho detestato. Due egoisti e snob di prima categoria. Se non eri identico a loro non potevi essere minimamente interessante. Ma poi il giudicare la stessa figlia solo perché in un giorno di pioggia si è fatta prestare un impermeabile rosa (colore per la madre peggio di un simbolo satanico) l’ho trovato davvero pessimo. La classica persona che si ferma a giudicare solo l’aspetto senza minimamente cercare di conoscere sul serio chi ha davanti. Tra l’altro spargendo giudizi a destra e manca credendosi superiore a tutti, seppure con dei vizietti che non la rendevano di sicuro perfetta.

Belli i personaggi secondari. Tra tutti Maggie & Adam. Adorabili.

Il bel tenebroso alla fine non è che si sia inquadrato granché. Sempre in maniera un pochino superficiale per mio gusto.

“A definire una persona non è il numero di volte che cade, ma il numero di volte che ritorna in sella”

Film

Anno: 2022

Paese: Usa

Genere: drammatico, sentimentale

Regia: Sofia Alvarez

Soggetto: omonimo romanzo by Sarah Dessen

Cast: Emma Pasarow, Andie MacDowell, Dermot Mulroney, Kate Bosworth, Belmont Cameli, G. Hannelius, Laura Kariuki, Samia Finnerty, Ricardo Hurtado

Trama: Auden ha finito il liceo ed è prontissima per l’università dato che lo studio è la sua unica passione. Ma dovrà passare l’estate a casa del padre e della matrigna, con una neonata sempre nervosa e piangente. La sua vita cambierà, come le sue valutazioni su persone e situazioni.

Se non avessi letto il libro l’avrei trovato carino. Ma il paragone con lo scritto è inevitabile quindi esce sconfitto a mani bassissime.

La scelta della protagonista è azzeccata perchè è così che più o meno mi ero immaginata Auden: carina nella norma. Il protagonista maschile invece è scialbissimo.

Maggie me l’ero immaginata completamente diversa. Più minuta e sicuramente meno invadente ed inopportuna. Era così dolce nel libro. Qui invece fa battute acide e si intromette troppo e lo fa davanti a tutti. Per non parlare di come l’hanno conciata i costumisti. Nei primi due outfit e nell’abito da sera sembra una dodicenne troppo sviluppata che si è messa i vestiti da cerimonia della sorellina, fiocco di nastro di raso in testa compreso. Non si poteva guardare. Comunque in generale gli abiti lasciavano molto a desiderare. Le tre ragazze/nuove amiche dovevano essere delle tipe alla moda, ma sembrava che avessero pescato gli indumenti dal cesto delle offerte per i poveri.

Alcuni tagli e cambi li ho capiti, tipo la cancellazione del fratello di Auden, il primo bacio in mare. Altri no. L’hot dog party diventa la festa per il 4 luglio e perde tutta la sua essenza. Il litigio tra il padre di Auden e la nuova moglie off screen ha fatto perdere al telespettatore il motivo del repentino cambio di prospettiva di Auden. La neonata era sempre calma e tranquilla, mentre nel libro piangeva di continuo ed era questo uno dei motivi del litigio dei suoi genitori, ma soprattutto della crisi di Heidi. Che è rientrata in meno di 24ore. Assurdo. Nel libro il padre di lei va a stare in albergo per settimane non una sola notte.

Ho capito il non far arrivare la madre di Eli ad aiutare Heidi, bensì la stessa madre di Auden, per non aggiungere un ulteriore personaggio e per giustificare il casting della MacDowell che altrimenti avrebbe avuto solo due scene, però non ho capito perché non far mai interagire Eli con la bambina quando è proprio grazie a lei che i due si incontrano la prima volta e che lui colpisce positivamente Auden.

E non mi è piaciuta affatto la scena in cui Auden ed Eli litigano. Abbastanza piatta. Nel libro si sono scambiati due battute, ma sono state molto più incisive.

La storia romantica tra Maggie ed Adam completamente cancellata, eppure era così carina.

Non ho capito perché far andare lui dall’altra parte del mondo quando nel libro finiva solo in un’università diversa da quella di lei, come se non essere così ambiziosi sia un peccato mortale.

Non ho neanche capito perché cambiare il bowling con il minigolf, ma è una quisquilia.

In finale mi sa di un filmetto gradevole da guardare, ma che perde moltissimo di quello che è il fulcro del libro: ossia la crescita personale della protagonista che da snob quale i suoi genitori impara a guardare agli altri in modo differente. Tra l’altro farle portare appresso l’abito mai indossato del ballo del diploma è completamente fuori personaggio.

Ripeto: il libro è decisamente meglio.

Mchan

The summer I turned pretty

Anno: 2022 in corso

Paese: Usa

Episodi: 7, 1 stagione

Genere: drammatico, sentimentale

Soggetto: omonimo romanzo by Jenny Han

Cast: Lola Tung, Jackie Chung, Rachel Blanchard, Christopher Briney, Gavin Casalegno, Sean Kaufman, Alfredo Narciso, Minnie Mills, Colin Ferguson, Tom Everett Scott

Trama: Belly è una sedicenne che passa tutte le estati alla casa al mare della migliore amica della madre che ha due figli più o meno della stessa età. Di uno dei due ha una cotta da sempre e forse questa estate cambierà qualcosa.

Anche se sapevo già essere una serie per adolescenti e volendo vederla giusto per svagare un po’ la mente senza stare troppo a pensare alla trama, sinceramente l’ho trovata un po’ inverosimile in molti aspetti.

Ora, lasciamo stare il fatto che la protagonista sia cambiata fisicamente nel giro di un anno scolastico solo perché ha tolto occhiali e apparecchio, che è abbastanza superficiale come cosa, ma davvero questi ragazzi, nell’era dei social, perché la serie è ambientata ai giorni nostri, non hanno mai avuto interazioni? Eppure passano tutte le estati insieme da praticamente sempre e le loro mamme sono migliori amiche. Mah… Io ricordo che alla loro età con le mie amiche estive (che vedevo solo in estate andando sempre allo stesso posto) durante l’inverno ci telefonavamo ed addirittura scrivevamo lettere. Certo, magari non tutte le settimane, ma almeno una al mese, giusto per rimanere in contatto, e loro, con tutto il vantaggio della tecnologia odierna, non si sono mai scambiati nemmeno un WhatsApp? Ma quanto può essere inverosimile?

Comunque, per favorire la trama facciamo finta che non sia anormale.

Tutti commenti in giro che dicono che Conrad sia un amore tossico (che poi questa parola, tossico, riferita ad una persona e/o relazione secondo me è stra abusata e servirebbe un po’ più di educazione relazionale, altrimenti chiunque abbia dei problemi può essere definito tossico), ma per me l’unica “relazione tossica” che ha la protagonista è quella con la sua migliore amica. Nonostante sia il suo compleanno pretendeva di decidere tutto lei ed alla fine si è pure arrabbiata perché la protagonista si è fatta delle nuove amicizie. Per non parlare di quando la spingeva più verso uno dei due fratelli sui quali era indecisa, usando trucchetti per farli stare insieme durante la partita di beachvolley od addirittura creando su Instagram una pagina dedicata a loro due come coppia. E la madre di lei che la esorta pure a fare pace perché le amicizie sono per sempre mentre i ragazzi passano. Sì, ok, è vero, ma io un’amica del genere preferirei perderla. Soprattutto a quest’età dove è più facile fare nuove amicizie durature negli anni.   

Che poi cosa avrebbe di tossico Conrad? Non è che l’ha illusa, ha giocato con lei o la tratta male (e no, farle qualche dispetto e prenderla un po’ in giro non è trattarla male). Ha fatto il geloso del tipo con cui lei è uscita esattamente come gli altri due ragazzi. Ha i suoi problemi e si vede lontano un miglio, non ha voglia di parlarne e fa lo scontroso come il 90% degli adolescenti maschi.

E poi questo mettere per forza le etichette a tutto e tutti ha anche stancato. E se uno un giorno si sveglia ed ha la luna storta per affari suoi e quindi è scontroso non è detto che sia una pessima persona sempre e comunque. Ci vorrebbe un pochino più di empatia nella vita.

Momento più cringe secondo me è quando lei bacia il fratello minore del tipo che le piace e che l’ha rifiutata solo quel pomeriggio. Tra l’altro dopo aver “pensato/ricordato” che la madre dei due le aveva confidato che era da quando era nata che voleva che da grande si mettesse con uno dei suoi figli. Della serie: ‘ndo cojo cojo. Che se lo avesse fatto con due estranei pure pure, ma con due fratelli con i quali ci ricordi ogni 2×3 di esserci cresciuta insieme…

Anche il finale è così: per la protagonista i due fratelli sono interscambiabili. Nemmeno si degna di dire a quello che aveva baciato che nonostante tutto ha poi comunque scelto il fratello. Mah… In queste serie adolescenziali il rispetto per gli altri è completamente sparito. Ma ridatemi tutta la vita Dawson’s Creek nel quale si facevano migliaia di pippe mentali e c’era lo stesso uno scambio di coppie frequente, ma almeno un po’ di rimorsi li avevano.

Altro momento super cringe è stato la coreografia degli accompagnatori al ballo delle debuttanti. Sembrava di essere nel film Magic Mike. Che imbarazzo! Ma poi il senso???

Tralasciando tutte queste “pecche” alla fine è una serie che si lascia vedere facilmente, niente di troppo impegnativo e con una colonna sonora che strizza molto l’occhio ai teen odierni, anche se con qualche intrusione (tipo la mitica Teenage Dirtbag dei Wheatus, classe 2000, che io ho sempre adorato).

E stranamente la protagonista non è malaccio, anche se abbastanza manipolabile, ricordo invece che quella di To all the boys I loved before era antipaticissima (sia nel libro che nei film).

Una cosa davvero bella della serie  l’amicizia delle due mamme. E come l’una si preoccupi dei figli dell’altra e viceversa.

Il finale fa commuovere fino alle lacrime, anche se ti avevano preparato precedentemente.

Plus: Non capisco la fissa dell’autrice per i genitori di etnia mista e sempre la madre asiatica ed il padre caucasico.

Mchan

Ps: il titolo italiano (L’estate nei tuoi occhi) è osceno.

Surviving summer

Anno: 2022 in corso

Paese: Australia

Episodi: 10, 1 stagione

Genere: drammatico, sentimentale

Cast: Sky Katz, Kai Lewis, Lilliana Bowrey, Joao Gabriel Marinho, Savannah La Rain

Trama: Summer è un’adolescente costretta a trasferirsi in Australia da New York per via dei suoi comportamenti ribelli e dal fatto che la madre deve andare all’estero per lavoro. Qui conoscerà i membri di una specie del club del surf e si appassionerà allo sport.

Sinceramente non ho sopportato la protagonista dal minuto uno. E più andava avanti più risultava semplicemente fastidiosa. Prima di tutto perché non è che sia evoluta più di tanto durante l’arco della stagione e poi perché anche il motivo per cui era così alla fine non è stato proprio ben spiegato. Ok, la madre sempre in giro per lavoro, ma poi? Davvero non può essere solo questo, dato che comunque alla fine l’ha pure perdonata dicendole che in fondo quello era il suo lavoro, ma per arrivare lì non c’ stato nulla. Ha passato almeno 8 episodi su 10 a voler fuggire da quel posto, non ha mai parlato sul serio con nessuno perché i suoi problemi erano i più problematici di tutti. Nonostante la trama ci abbia fatto vedere che i suoi nuovi amici di problemi ne avevano anche loro, e non erano da meno dei suoi, lei sembrava non preoccuparsene. O meglio, lì per lì, quando ne veniva a conoscenza, sembrava che le importasse e capisse, ma poi tornava a comportarsi come prima. Quindi per me è un grande no come carattere.

Il resto dei ragazzi invece sono stati meglio gestiti. Soprattutto Poppy che è la mia preferita. Da migliore amica timida e sempre un passo indietro l’abbiamo vista diventare la migliore surfista del torneo e con una bella storia di background.

Altro personaggio male gestito è stato il protagonista maschile. Tutta la situazione del suo infortunio è stata nebulosa. E fino ad un certo punto ci poteva anche stare, ma poi si doveva fare chiarezza. La sua riappacificazione con il miglior amico è stata frettolosa e poco veritiera, infatti gli attriti ci sono stati anche dopo. Le sue infatuazioni molteplici e repentine. Se volevano rappresentare l’adolescente medio tutto ormoni e poco cervello ci sono riusciti in pieno. I genitori no comment. Completamente assenti per la maggior parte della situazione (si sono persi i ragazzi più di un paio di volte), per poi apparire e dettare regole a casaccio. Giusto per complicare la trama, mica per svolgere il proprio dovere.

Le competizioni un po’ troppo presenti.

Il finale assurdo.

Ci sarà una seconda stagione, ma non so proprio cosa si inventeranno.

Carina da vedere in estate perché i paesaggi sono spettacolari, anche se le luci sono un po’ troppo “nuvolose”, nel senso che dovrebbe essere estate ma sembra che sia autunno, comunque… Ed adattissima per svagare un po’ la mente.

Mchan

Ritter Sport Summer

Ho provato questi 3 gusti esotici perché li ho trovati in offerta.

1. Marhaba

Yogurt Honey Hazelnuts (Yogurt Miele e Nocciole)

Sinceramente è troppo acido per i miei gusti. Si sente moltissimo lo yogurt e poco il miele. Per nulla le nocciole. Il cioccolato al latte di copertura poi non ha aiutato a renderlo più dolce, ma solo ad esaltare l’acidità dello yogurt.

2. Buenos Dias

White Mango Passion Fruit (Mango e Frutto della Passione)

Questo invece è troppo smielato. Il cioccolato bianco di copertura sovrastava tutto. Frutta non pervenuta.

3. Hula Hula

Coconut Wafer  (Wafer al cocco)

Questo è decisamente il migliore. Il cocco non si sentiva più di tanto, ma il wafer ed il cioccolato fondente di copertura erano piacevoli. Non molto estivo come gusto, però buono.

Mchan

Gilmore Girls Revival – Summer

Anno: 2016

Paese: Usa

Genere: commedia, sentimentale, drammatico

Ideatori: Amy Sherman-Palladino e Daniel Palladino

Cast: Lauren Graham, Alexis Bledel, Kelly Bishop, Scott Patterson, Keiko Agena, Liza Well,  Jared Padalecki, Matt Czuchry, Milo Ventimiglia, Todd Lowe, Melissa McCarthy, David Sutcliffe, Liz Torres, Sean Gunn, Yanic Truesdale, Michael Winters, Kathleen Wilhoite, Vanessa Marano

Trama: Le ragazze Gilmore son tornate e con loro tutti i personaggi buffi e particolari della cittadina dove abitano.

La sigla. Io esigo la sigla!!!

Ma Michel quante ferie arretrate aveva??? Sarà stato via almeno un paio di mesi.

Miss Patty: ma è davvero lei??? La stessa identica attrice??? Sul serio???

Ma April non era così da piccola. Almeno io non me la ricordo così ansiosa ed insicura.

Ma ai Palladino un personaggio giovane senza problemi di sorta dava così fastidio??? E’ una commedia e tutte le situazioni più positive sono state affidate ai soliti strani abitanti di Stars Hollow, poi ci sono i protagonisti e coprotagonisti (quelli che si vedono che Lane è stata completamente trascurata) che hanno decine di problemi o personali o professionali od entrambi come Rory.

Certo che Rory è proprio snob all’ennesima potenza. Tra l’altro è abbastanza strano che lei abbia passato tutta la sua vita prima del college in quella cittadina e non abbia alcuna amicizia con dei suoi coetanei a parte Lane.

Ma poi che c’è di male a tornare a “casa” quando non ti va bene la vita che ti sei costruito altrove? Almeno lì hai i parenti, non vedo perché uno deve per forza finire da solo sotto un ponte invece che tornare dove è cresciuto e dove può trovare aiuto sia economico che psicologico. Tra l’altro se nessuno dei giovani tornasse quel posto sarebbe pieno di pensionati.  

Certo che è normalissimo che tua nonna ti dica che è libera tutta la settimana tranne il giovedì perché ha la riunione con le Figlie della rivoluzione (o quello che è) e tu cosa fai? Ti presenti lì proprio quel giorno.

Il musical è stato solo un riempimento di tempo. Che potevano sfruttare meglio per altre dinamiche.

Tipo la relazione tra Lorelai e Luke. Io non so se sia vero quello che era uscito all’epoca, ossia che i due attori non si sopportavano per cui le loro scene risultavano complicate da girare, ma in teoria dovrebbero essere una coppia (oltre a dei professionisti) ed insieme hanno avuto pochissime scene. Ho visto più Taylor di Luke in questo episodio.

Bentrovato Jess! Non ho mai avuto molta simpatia per lui, ma il suo scambio di battute con Rory è stato uno dei più normali e verosimili di tutto il revival!

Paul continuo a ricordarti.

Lorelai che fa il secondo discorso sensato di tutta la sua vita.

Into the wild doveva andarci la figlia non lei. Non l’ho davvero capita.

Tra l’altro se Rory vuole fare la scrittrice e dice che deve per forza scrivere della storia sua e della madre perché è l’unico argomento che conosce bene, allora non andrà molto lontano con la sua carriera dato che non potrà mica scrivere della sua vita per sempre. O si inventa una saga basata sulla sua vita, o meglio sulla vita della madre, oppure scriverà un solo libro e si ritroverà ugualmente nella cameretta di quando era bambina che detesta così tanto.

Che poi trovo anche comprendibilissimo che per scrivere un romanzo basato sulla propria vita bisogna necessariamente andare a vivere a New York, più specificatamente nel Queens, in un appartamento con almeno 2 stanze, che scrivere in salone pare brutto. Il tutto spesato da chi? Mammina o nonnina? Naturalmente sono ironica/sarcastica.

Mchan

Gelato

Con questo caldo spesso e volentieri pranzo con del gelato. Che di mettersi ai fornelli non c’è proprio voglia né tanto meno energie per masticare.

Tempo fa da Lidl avevano in offerta questo gusto della Carte d’Or

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Sachertorte.

Siccome la Sacher è la mia torta preferita ho deciso di provarlo e devo dire che non mi ha deluso affatto, anzi.

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Il gelato è a due gusti spumati insieme: cioccolato ed albicocca con pezzetti di pan di Spagna al cioccolato sopra.

Molto buono! 😍👍

Mchan

 

Gelato

In questa torrida estate passata per lo più a casa a guardare pigramente serie tv e film che di forza per fare altro non ne ho proprio avuta, il caldo mi fa calare la mia già bassa pressione molto al di sotto della soglia minima per azionare il più piccolo muscolo, dicevo: voglia di anche solo pensare a cucinare qualcosa non ne avevo per cui mi sono affidata ai piatti più estivi che ci siano ossia capresi, macedonie e gelato a volontà.

Così ho provato questo:

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Sulla confezione c’è scritto Croccantino alla Siciliana, gelato fiordilatte variegato al caramello con croccante alle mandorle di Avola.

Ecco, tutto ciò che viene dopo fiordilatte c’è solamente in cima, e pure in quantità minima, come potete vedere dalla foto. Per il resto non sa di nulla se non di fiordilatte. Alquanto deludente.

Mchan

The Last summer

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Anno: 2019

Regia: William Bindley

Genere: commedia, sentimentale

Cast: KJ Apa, Maia Mitchell, Jacob Latimore, Halston Sage, Tyler Posey, Sosie Bacon, Mario Revolori, Wolfgang Novogratz, Jacob McCarthy, Prendi Golightly, Audrey Grace Marshall, Greer Grammer, Jackie Sandler, Gabrielle Anwar, Ed Quinn.

Trama: viene raccontata l’estate prima del college di un gruppo di 18enni.

Abbiamo un gruppetto di appena diplomati che sta vivendo l’ultima estate prima di partire o comunque andare all’università.
Come concetto non è male. Ci sono le classiche emozioni di una persona che dall’adolescenza passa all’età adulta, anche se gli anni del college non sono poi una cosa così da adulti, si è ancora abbastanza spensierati.
Il problema, come nella maggior parte dei film Netflix, è la realizzazione.
Troppi personaggi a mio parere e ciò consegue che si è potuto entrare in sintonia ed esplorare fino in fondo solo i protagonisti. La cui trama tra l’altro è la più banale.
Abbiamo questo ragazzo, Griffin, che torna da una specie di collegio (questo argomento è trattato con superficialità e si va molto ad intuito sinceramente) e rivede la ragazza della quale era innamorato alle medie, Phoebe. Naturalmente il suo intento principale è conquistarla e ci riesce (anche in maniera molto carina a mio avviso, cioè lui è davvero tenero), ma poco dopo arrivano dei problemi che non dipendono da loro bensì dai loro genitori. Ma la questione è trattata abbastanza di fretta perché ci sono altre storie da raccontare.
E sono queste:
2 amiche completamente diverse, la classica bella e ricca e l’amica bruttina e sfigata, la prima presa in un’università cittadina e la seconda che deve lavorare per pagarsi gli studi e che comunque non sa ancora dove frequentare.
2 amici di cui uno mollato con la fidanzata storica del liceo perché andranno in 2 università differenti e l’altro che ha una lista di ragazze da conquistare prima che finisca l’estate.
Altri 2 amici, ma stavolta nerd, che si fingeranno esperti broker per sentirsi meno sfigati e finalmente rimorchiare delle ragazze.
Un ragazzo che pratica skate bord.
Quest’ultimo completamente inutile.

Oltre ad essere troppi per soli 1h e 49m di film, sono anche scollegati. Non è una corale con gente che si conosce ed interagisce. Hanno solo frequentato lo stesso liceo e qualcuno si conosce pure (tipo la tipa ricca e bella che era la fidanzata del ragazzo del secondo duo di amici), ma le connessioni sono minime. Alla fine quel che ne viene fuori è un’accozzaglia di storie di ragazzini che non portano a granché dato che sono tutte sviluppate molto superficialmente proprio perché il tempo è risicato.

Anche la colonna sonora, a mio avviso, non ha nulla da dire. Pensate che l’unico brano che ha attirato la mia attenzione è stato Let’s hurt tonight dei One Republic del 2016 e già usato come main theme del film Collateral Beauty.

Quindi è un film che si può vedere, ma non imperdibile.

Mchan

Cori

Cori è un borgo in provincia di Latina, alle pendici dei Monti Lepini.
I primi insediamenti umani risalgono all’Età del Bronzo.
Ho provato a visitare il borgo seguendo un percorso trovato su internet, ma non ci sono riuscita granché poiché non ho trovato il luogo di partenza.
Alla fine sono partita dal Tempio d’Ercole, un tempio dorico del primo secolo a.C. con le colonne intatte che si trovava nell’antica acropoli.

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Da qui ho raggiunto le mura ciclopiche, lunghe circa 2 km.
Poi sono scesa lungo una scalinata che portava al complesso di S. Oliva, una chiesa in stile romanico edificata nella prima metà del XII secolo che però era chiusa.

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Ho proseguito fino all’antico foro dove si trovano il tempio dei Dioscuri e la chiesa di SS. Salvatore che però non ho potuto visitare perché c’erano delle persone all’interno che non ho capito cosa stessero facendo, ma era una cosa lunga dato che ho aspettato un bel po’ ma non uscivano.

Poi mi sono persa tra i vicoletti. Sono solamente riuscita a tornare indietro, per fortuna poco prima che scoppiasse un temporale. A mia discolpa posso dire che non ci sono granché informazioni riguardo alle vie od ai monumenti presenti. Spesso e volentieri andavo a caso perché non c’erano nemmeno i nomi dei vicoli.
Mchan