Norvegia parte 9

E’ già tempo di rientro. Ultima giornata tra la natura norvegese.

Passando per il ponte sospeso più lungo del paese sull’omonimo fiordo di Hardanger.

Arriviamo alla cascata di Vøringfossen.

Uno spettacolo!

Proseguendo si incontra un piccolo negozietto di souvenir del popolo Sami dove ci sono anche delle loro tipiche abitazioni.

In realtà il nostro accompagnatore ci ha detto che i vecchi proprietari erano davvero appartenenti all’etnia Sami, i veri abitanti autoctoni della Scandinavia, che al momento abitano attorno al circolo polare artico, invece gli attuali proprietari sono dei polacchi.

La tappa del pomeriggio è Geilo. A circa 800m sul livello del mare, è stata la prima stazione sciistica del paese.

Qui vi si trova un’attrazione turistica molto simpatica: delle vecchie abitazioni che si possono visitare, almeno fino alle h16.

Il plesso si chiama Geilojordet ed ha all’interno una mezza dozzina di abitazioni in legno rialzate, un parco giochi per bimbi ed un’area con le caprette che si possono accarezzare.

E’ davvero molto carino e curioso.

Mchan

Norvegia parte 8

Bergen è la seconda città più popolata della Norvegia.

Situata sulla penisola omonima, il centro si affaccia sul Byfjorden mentre alle spalle è circondata dalle montagne.

Il suo centro storico, Bryggen, è stato spesso devastato da incendi e dal 1979 è Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO.

Città universitaria, ma anche di pesca, commercio marittimo e turismo.

Il nostro albergo si trova in centro per cui dopo aver fatto un piccolo giro panoramico in pullman ed aver lasciato le valigie in stanza ci incamminiamo per una piacevole passeggiata fino al porto.

Qui di trova il quartiere di Bryggen con le sue deliziose casette in legno.

In quelle con la facciata rivolta al molo sono collocati vari negozi di oggettistica locale e perfino un negozio di ornamenti natalizi aperto tutto l’anno. Però non sono un granché.

Poi andiamo al mercato per cercare di mangiare qualcosa di tipico.

Qui molti banchi hanno il pesce fresco in mostra pronto per essere scelto e cucinato sul momento.

Si può anche provare la carne di balena, ma io ho optato per un più classico salmone e spiedini di gamberi, con contorno di insalata ed insalata di patate.

La birra è una speciale birra che si può comprare e bere solamente in questo luogo dato che è a bassissima gradazione alcolica, se non del tutto analcolica. Infatti in Norvegia è vietato bere all’aperto ed il mercato non fa eccezione sebbene sia un luogo delimitato ed ogni stand abbia il proprio spazio coperto da tendoni per consumare il cibo.

Siccome quassù di questo periodo fa notte molto tardi, intorno alle h23, dopo la cena ce ne andiamo a fare una passeggiata in tutta tranquillità prima di tornare in albergo.

Mchan

Norvegia parte 7

Di nuovo in marcia verso un nuovo fiordo ed attraverso il tunnel di Laerdal, galleria più lunga del mondo che misura ben 24, 51km. Dentro è molto particolare, non ci sono uscite di emergenza, ma alcuni tratti sono stati dotati di luce blu che serve a far sì che i guidatori si rilassino nonostante il lungo tratto da percorrere.

Arriviamo a Flåm, un piccolo paese da cui parte il traghetto che percorre il Sognefjord: il più lungo della Norvegia ed il secondo del mondo con 204km.

In questo paesino c’è un simpatico museo gratuito sulla costruzione della ferrovia Flåmsbana (risalente ai primi decenni del 1900) ed un mercato di oggettistica e alimenti locali.

Il percorso sul fiordo dura circa un paio di ore ed avviene sulla diramazione chiamata Naerøfjord (17km) che è il fiordo più stretto del mondo (250m) ed è sovrastato da montagne alte 1800m.

Dal 2005 fa parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO.

All’arrivo a Gudvangen c’è una ricostruzione di un villaggio vichingo che non ho potuto visitare per via del poco tempo a disposizione. Si doveva ripartire in direzione Bergen.

Ma prima sosta ad un’altra spettacolare cascata.

Mchan

Norvegia parte 6

Lasciamo Ålesund alla volta di un bel giro in traghetto per i fiordi.

Ci imbarchiamo a per attraversare il fiordo di Geiranger, nell’elenco dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco. Qui vi sono le cascate Sette Sorelle, Pretendente e Velo da Sposa.

E’ praticamente impossibile riportare a parole le sensazioni che si provano guardando il fiordo, soprattutto passandoci attraverso. All’apparenza possono sembrare solamente cascate d’acqua e rocce, ma è davvero incredibile.

Nel pomeriggio saliamo verso il ghiacciao di Briksdal.

E’ una bella sfacchinata a piedi (ma ci sono anche delle jeep a pagamento), però è molto bello attraversare il ponte della cascata, ed essere fracicati da essa, e la vegetazione.

Infine si arriva sotto al ghiacciaio, che purtroppo arretra ogni anno sempre di più.

Infatti il cambiamento climatico si fa sentire anche qui. Da clima artico si è arrivati a clima alpino.

Mchan

Norvegia parte 5

Per questo secondo giorno ci aspetta la Strada dei Troll, Trollstigen, ovvero un percorso con 11 tornanti ad una sola corsia presso Rauma.

E’ aperta da maggio ad ottobre ed è stata dichiarata Strada Turistica Nazionale nel 2012.

Nel tardo pomeriggio arriviamo ad Ålesund.

Questa cittadina si trova sul mare, ad ovest, ed è formata da alcune isole.

Ci sono molti edifici in stile Jugendstil, ovvero Art Nouveau, poiché ha subito un enorme incendio nel 1904 che ha distrutto circa 800 edifici, che sono stati poi ricostruiti in questo stile.

Sebbene sia una città portuale, riconosciuta come la capitale del pesce, a cena ci hanno servito del pollo.

Mchan

 

Norvegia parte 4

Prima tappa di questo tour è Lillehammer.

E’ un piccolo comune famoso soprattutto perché è stato luogo delle Olimpiadi invernali del 1994. Infatti conserva il trampolino di lancio per il salto con gli sci e la torcia per la fiaccola olimpica.

Anche il centro è molto caratteristico con le case in legno del XIX secolo.

La foto è un po’ scura perché purtroppo il tempo era nuvoloso.

Questa località è molto visitata in inverno poiché meta degli amanti degli sport invernali. Infatti qui oltre al trampolino ci sono svariati impianti di risalita e percorsi per lo sci di fondo.

Sul percorso per arrivare all’hotel dove alloggeremo per la notte incontriamo una tipica ed antichissima chiesa protestante: la Ringebu Stavkirke.

Completamente di legno, ne esistono solamente 28, hanno decorazioni vichinghe.

Questa risale al 1220, ma la torre è del 1630. E’ la seconda per grandezza. Purtroppo era chiusa per cui non abbiamo potuto visitare l’interno.

Attorno ad essa sorge il cimitero, ancora in uso.

Mchan

Norvegia parte 3

Seconda tappa del tour cittadino di Oslo è il teatro dell’Opera.

Si trova nella zona del porto, dietro alla stazione, ed è in marmo di carrara.

Sinceramente a me non è piaciuto molto.

Poi la guida ci fa vedere dal di fuori e molto fugacemente sia il municipio che il Nobel Peace Center per portarci a fare una passeggiata sul molo chic creato non molti anni fa per ospitare alloggi di lusso, ristoranti e musei tipo quello ideato da Renzo Piano, l’Astrup Fearnley Museum of Modern Art. Anche questo abbastanza bruttino per i miei gusti.

Da qui torniamo indietro verso il Palazzo Reale.

La Norvegia è uno Stato monarchico di tipo parlamentare. Ed anche se i reali stanno perdendo sempre più potere politico sono però un’istituzione ancora molto amata.

Il re attuale è Harald V ed il Palazzo Reale è la loro residenza.

In estate però è possibile visitarlo poiché loro si spostano fuori città.

Io non ci sono entrata perché avevamo poco tempo. Infatti dopo pranzo il nostro tour in giro per i fiordi inizia.

Mchan

Norvegia parte 2

Il viaggio vero inizia la mattina del secondo giorno.

Per prima cosa incontriamo il nostro accompagnatore e poi la guida che ci farà vedere la città.

Oslo è la capitale della Norvegia. Sorge su di un fiordo omonimo, conta una quarantina di isole ed è circondata da colline e laghi.

Il primo luogo in cui ci porta la guida è il Parco di Vigeland dove si trovano le sculture dell’artista norvegese Gustav Vigeland.

L’entrata è gratuita. Il parco si sviluppa su di un asse lunga 850metri.

Le aree che lo compongono sono:

Il ponte.

Lungo 100metri e largo 15 ospita 58 statue in bronzo che rappresentano a grandezza naturale figure umane di tutte le età. La più famosa è il Sinnataggen, un bimbo arrabbiato che piange e batte i piedi.

La fontana.

E’ in bronzo ed anch’essa ha statue di persone e bassorilievi raffiguranti le varie fasi della vita.

La terrazza.

Sui gradini vi sono 36 gruppi scultorei raffiguranti sempre figure umane.

Il monolito.

Domina la terrazza, è di granito ed alto 17 metri. Anche in esso sono raffigurate 121 figure umane.

La meridiana.

E’ di bronzo e posta su un grosso poligono di granito con ai lati rappresentati i segni zodiacali.

La ruota della vita.

Livshjulet. Formata da 7 figure umane (4 adulti e 3 bambini) che si rincorrono formando un cerchio.

Le figure sono tutte nude per non poterle collocare in una specifica epoca.

Interessante per una passeggiata, ma non imperdibile.

Mchan

Norvegia

La scorsa estate ho fatto un bel giro dei fiordi norvegesi.

Ho optato per la formula in pullman perché penso che con la nave crociera non si riesca a vedere granché.

Sono partita da Oslo, la capitale della Norvegia.

Quando sono arrivata ho fatto una passeggiata sulla strada pedonale che parte dalla stazione centrale ed arriva al palazzo reale, Karl Johans Gate.

Qui si possono ammirare i vari palazzi, ma soprattutto la civiltà della popolazione norvegese.

I lati della via sono pieni di fioriere ricche di colori ed anche se non ho mai visto un cestino, se non nel piccolo parco davanti al Parlamento, non c’era mezzo rifiuto a terra, nemmeno nelle vie laterali.

Purtroppo era domenica per cui a parte negozi e ristoranti non era aperto nulla, nemmeno l’unica chiesa che c’era in centro.

Ma siamo riuscite a fare spese, più o meno, in uno dei negozietti di souvenir tipici. Come struttura sono carini ed abbastanza standardizzati: c’è una specie di villaggetto con i troll, svariati animali impagliati (alce, renna, orso bianco) ed oggettistica norvegese quali troll, indumenti di lana ed altri oggetti con su la bandiera norvegese oppure le alci. Dato che io sono abbastanza freddolosa mi sono presa un paio di calzettoni di lana blu con ricami bianchi.

L’unica altra cosa spiacevole è il fatto che la Norvegia è molto esosa, sebbene il cambio favorisca l’euro, anche se di poco, la vita è molto cara per cui un semplice pasto di una sola portata arriva a costare anche sui 40€ a persona. E non c’é nemmeno da fidarsi dei menu che i ristoranti affiggono fuori, siamo entrate in uno in cui si pubblicizzava una zuppa di pesce ed invece all’interno non ve ne era traccia. Meno male che il cameriere ci ha fatto andar via senza problemi. Quindi come prima serata siamo andate a mangiare al McDonald: menu chiaro e prezzi modici.

Non c’è molto bisogno di cambiare gli euro in corone norvegesi dato che praticamente ovunque si accetta il bancomat, persino nei bagni pubblici a pagamento.

Mchan