In questa ennesima estate noiosa (e pure caldissima ahimè) non ho molto da fare se non leggere. E quando io inizio un libro di solito lo finisco in una settimana, al momento mi bastano 2 giorni, per dire i livelli di noia a cui sto (eppure mi occupo di cucinare, del lavaggio panni e faccio almeno 2 docce al giorno…)
I primi di cui mi accingo a parlarvi sono questi:
Cercando Alaska by John Green
Seconda di copertina:
“Miles Halter, solitario collezionista di Ultime Parole Famose, lascia la tranquilla vita di casa per cercare il suo Grande Forse a Culver Creek, una prestigiosa scuola in Alabama. E’ qui che conosce Alaska. Brillante, buffa, svitata, imprevedibile e molto sexy, per Miles diventa un enigma, un pensiero fisso, una magnifica ossessione.”
“A rendere speciale Cercando Alaska è la voce folgorante, profonda, dolente e indimenticabile di Miles Hatler.” Chicago Tribune
“Buffo, triste, illuminante ed irresistibile.” Bookpage
“Un finale che lascia senza parole: l’unico degno di un romanzo tanto magnifico.” Philadelphia Enquirer
Quarta di copertina:
“I giovani si credono invincibili”
“E’ vero. La disperazione non fa per noi, perché niente può ferirci irreparabilmente. Ci crediamo invincibili perché lo siamo.”
“Immaginare il futuro sa di rimpianto”
Sinceramente la prima parte mi è piaciuta abbastanza poi la seconda si è un po’ perso. Sembrava dovesse esserci una forte chiusura ed invece nulla. Abbastanza piatto. Forse poteva scavare un pochino di più, approfondire ed invece ci è passato in fretta. Non vi dico a cosa per non spoilerare, chi l’ha letto sa a cosa mi riferisco. Dopo aver letto l’ultima riga ho avuto la sensazione che mancasse qualcosa.
Città di carta by John Green
“Il sempre è fatto di tanti adesso”
Seconda di copertina:
“Quentin Jacobsen è sempre stato innamorato di Margo Roth Spiegelman, fin da quando, da bambini, hanno condiviso un’inquietante scoperta. Con il passare degli anni il loro legame speciale sembrava essersi spezzato, ma alla vigilia del diploma Margo appare all’improvviso alla finestra di Quentin e lo trascina in piena notte in un’avventura indimenticabile. Forse le cose possono cambiare, forse tra di loro tutto ricomincerà. E invece no. La mattina dopo Margo scompare misteriosamente. Tutti credono che si tratti di un altro dei suoi colpi di testa, di uno dei suoi viaggi on the road che l’hanno resa leggendaria a scuola. Ma questa volta è diverso. Questa fuga da Orlando, la sua città di carta, dopo che tutti i fili dentro di lei si sono spezzati, potrebbe essere l’ultima”
“Stupendo, pieno di dialoghi deliziosamente intelligenti e passaggi di eccezionale profondità” VOYA
“Uno spaccato perfetto dell’adolescenza e del modo tutto suo di innamorarsi” Kirkus
“John Green è uno scrittore superbo” Booklist
Quarta di copertina:
“All’inizio siamo navi inaffondabili. Poi ci succedono delle cose: ci perdiamo, ci facciamo male. E lo scafo comincia a creparsi. Ma una volta che lo scafo va in pezzi, la luce entra ed esce, ed è solo in quei momenti che vediamo davvero noi stessi, e gli altri”
E con questo i libri di questo autore li ho letti tutti.
Devo dire che però, a parte “Colpa delle stelle”, la trama è più o meno la stessa. C’è questo ragazzino che è follemente e segretamente innamorato di una ragazza fantastica e misteriosa. Quindi si sta per almeno 3/4 del libro a leggere del suo struggimento d’amore per lei che non si accorge di nulla e si comporta con lui abbastanza ambiguamente. Ed il ragazzino in questione è sempre un tipo emarginato dal resto del gruppo, con solamente 2/3 amici emarginati come lui ed alquanto strambi, mentre la tipa è sempre la più figa della scuola, la più apprezzata e corteggiata. Comunque mi piace il modo di narrare dell’autore, i suoi dialoghi brillanti, ricordano abbastanza quelli delle serie tv della mia adolescenza (Dawson’s Creek, Seth di The O.C.). E questo libro è decisamente meglio dell’altro, almeno ha un finale ben preciso. Un percorso che arriva a qualcosa di definito. Anche se, pure qui, il finale è abbastanza affrettato.
Ho anche appena scoperto che ne hanno tratto un film e che esce il 3 settembre qui da noi.
Purtroppo, data la connessione scarsa, non mi sono potuta documentare granché al riguardo, a parte conoscere il nome dei protagonisti che non conosco attorialmente, ma fisicamente mi sembrano abbastanza adatti. Mi piacerebbe vederlo, almeno non è triste come “Colpa delle stelle” che mi ha fatto versare fiumi di lacrime.
Mchan