Serie tv time

Queste due serie hanno avuto solamente una stagione, ma sinceramente non fanno disperare per un seguito.

Life Sentence

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Anno: 2018

Genere: commedia drammatica

Paese: Usa

Episodi: 13

Ideatori: Erin Cardillo e Richard Keith

Cast: Lucy Hale, Elliot Knight, Dylan Walsh, Gillian Vigman, Jayson Blair, Brooke Lyons, Carlos PenaVega

Trama: Stella è una ventenne che ha appena scoperto di essere definitivamente guarita dal cancro dopo aver vissuto 8 anni come malata terminale. La sua vita, e quella dei suoi famigliari, cambierà completamente.

Come idea non era male. Questa ragazza e tutta la sua famiglia hanno sempre vissuto pensando che potesse morire da un momento all’altro, per cui tutto ha sempre ruotato intorno a lei. Quando il pericolo è passato si sono tolti tutti dei sassolini dalle scarpe. Il problema è che questo pericolo è passato troppo velocemente, un momento prima stavano dando una festa di addio alla loro “bambina” e quello dopo pouf, tumore sconfitto per sempre. Leggermente impossibile.

E poi nessuna terapia per reintegrare questa ragazza alla vita normale. Sì, buffo vedere su quante cose le abbiano mentito per assicurarle una vita rosea, seppur breve, ma lei fondamentalmente continua a vivere come prima. Ok, deve lavorare per mantenersi, ma non ho notato nulla di davvero significativo, a parte una marea di problemi di cuore e situazioni sbrigate nel giro di un paio di episodi.

Tra l’altro ho trovato pessimo l’insistere del bel dottore sul farla lasciare con il marito. Ok, si è sposata praticamente dopo un paio di settimane dal primo incontro, ma lui, il dottore, l’ha conosciuta sposata ed ho trovato fuori luogo il suo pressing, anche dopo svariate volte che lei aveva comunque scelto il marito. Per me una persona che non rispetta le relazioni altrui, non dovrebbe far essere passata come il principe azzurro. Perché comunque così è passato. In generale ci sono stati un po’ troppi tira e molla anche da parte dei genitori di lei, nell’arco di 13 episodi sono stati davvero troppi.

Il finale non è molto aperto per fortuna dato che non ci sarà un seguito. Di cui, ripeto, io non sentivo la necessità.

Forse è stato trattato tutto con un po’ troppa leggerezza, avrei preferito un po’ più di profondità nell’affrontare certi argomenti. Sì, ci sta la battuta e la risata, ma gli episodi assurdi sono stati davvero molti.

 

Plain du Coeur

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Anno: 2018

Genere: commedia

Paese: Francia

Episodi: 8

Ideatori: Nomie Saglio e Julien Teisseire

Cast: Zita Harrot, Josphine Drai, Sabrina Ouazani, Marc Ruchmann, Syrus Shahidi, Ivan Naubron, Guillaume Labb, Tom Dingler

Trama: Elsa è una ragazza sui 30 anni, che dopo 2 anni dall’essere stata lasciata dal suo fidanzato si ritrova a vivere a casa del padre e con una vita sentimentale nulla. Il fatto che l’ex frequenti lo stesso suo giro di amici non aiuta, specialmente quando lui sta già seriamente con un’altra. Così le sue due più care amiche le pagano un gigolò per rimetterla in gioco.

Come idea è carina, ma la serie a volte ha dei tempi morti, forse sarebbe stato meglio un film come formato, dato che è autoconclusiva.

I personaggi sono tutti ben caratterizzati e ce ne sono per tutti i gusti. Le migliori amiche sono diverse tra di loro e quindi dalla protagonista ed hanno un rapporto più stretto probabilmente perché sono anche cognate. Quindi a volte è come se la protagonista venisse lasciata da sola, od almeno è questo quello che ho percepito io. Anche le storie parallele sono ben sviluppate, quindi alla fine la visione è piacevole e poi gli episodi durano circa una mezz’oretta per cui si lasciano guardare uno dietro l’altro senza problemi.

Il finale è perfino leggermente sorprendente.

Mchan