Montenegro parte 3

Quest’oggi il programma prevede la visita dell’antica capitale di Cetinje con ingresso al palazzo reale. Davvero molto bello.

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Le immagini di sopra le ho dovute prendere in rete, tranne la facciata del palazzo, poiché è proibito fare fotografie all’interno. Comunque è davvero bellissimo ed è interessante sentire la storia di questa nazione dalla guida offerta dal palazzo.

Fortunatamente il tempo migliora dato che per il pomeriggio è prevista una gita in barca fino all’isola della Madonna dello Scalpello nel pieno delle Bocche del Cattaro, ma prima di arrivarci ci fermiamo a fare uno spuntino in un posto sulle montagne che si chiama Njegusci.

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E poi percorriamo le 25 curve che ci conducono a Kotor (o Cattaro).

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Il panorama è stupendo, ma percorrere queste strade è una vera impresa. Il nostro autista è stato davvero molto bravo dato che la corsia è piccolissima ed il senso di marcia è doppio con in più svariati pullman che la percorrono. Una volta ha dovuto indietreggiare per quasi tutta la lunghezza della stradina fino alla curva per farne passare uno.

Dopo le curve ci aspetta la barca per arrivare all’isolotto artificiale dove sorge la chiesetta della Madonna dello Scalpello.

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Poi torniamo nel centro storico di Kotor.

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Purtroppo c’è una marea di gente, tutti turisti sbarcati dalle navi da crociera che attraccano nel porto direttamente davanti al centro storico e questo è un grandissimo peccato. Anche perché la nostra accompagnatrice ci ha anche detto che ciò potrebbe causare l’uscita dai Patrimoni dell’Unesco di questo splendido posto. Capisco che il turismo è una ricchissima fonte di guadagno per i locali, ma ci sono enormi rischi per l’ambiente e per la sicurezza stessa della cittadina se si continua così. Un po’ come succede a Venezia da noi.

Mchan

Matera

Capitale della Cultura 2019

E’ situata a 401m sul livello del mare tra l’altopiano delle Murge e la fossa Bradanica.

I suoi famosissimi sassi sono Patrimonio dell’Unesco dal 1993.

La mia è una gita organizzata per cui quando arrivo all’incirca all’ora di pranzo mi fermo a mangiare in un ristorante ricavato da una grotta e dopo ho l’incontro con la guida.

Partiamo da Piazza Vittorio Veneto (dove potete trovare un Info Point e prendere una cartina della città con sopra anche degli itinerari consigliati) e ci rechiamo alla Cattedrale.

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Lo stile dell’edificio è romanico pugliese del XIII secolo.

Ha un rosone a 16 raggi, un campanile alto 52m ed all’interno un affresco bizantino della Madonna della Bruna ed un Presepe del ‘500.

Proseguiamo verso la zona denominata Sasso Caveoso dove si trovano le case-grotte intatte.

Qui ne visitiamo una:

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Poi saliamo per andare a vedere la Chiesa Rupestre Santa Maria de Idris.

Purtroppo gli affreschi si sono deteriorati molto e la soprintendenza non vuole restaurarli ripitturandoli, ma sta solamente cercando di non farli deteriorare ancora di più . Per questo motivo non si possono fare foto.

Da qui torniamo al punto di partenza camminando in mezzo ai vicoli ed i sassi essendo al limite della città, infatti al di là di un torrente si trova il Parco Regionale Archeologico delle Chiese Rupestri del Materano.

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Questa visita richiede un bel po’ di fiato, dato che si deve svolgere a piedi e si va su e giù per viottoli e scalini abbastanza disconnessi e scivolosi.

Comunque è stata una bella esperienza, peccato non essere rimasti per la notte per ammirare i sassi illuminati.

Mchan  

Ps: le visite alla casa-grotta ed alla chiesa rupestre sono a pagamento.

Spagna del Nord parte 2

Il mattino seguente ci alziamo di nuovo all’alba perché il nostro tour inizia alle h8 con la partenza verso Burgos.

Burgos è una cittadina carina, ma molto piccola, sul cammino di Santiago. In questo viaggio lo percorreremo anche noi seppure più comodi sul pullman.

L’unico edificio degno di nota è la cattedrale gotica, patrimonio dell’Unesco, che però visitiamo in parte.

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Non riusciamo a vedere altro perché si è messo a piovere e la guida va di corsa. Riusciamo ad entrare in un ristorante giusto in tempo per non beccare il diluvio.

Qui il menu è molto più montanaro e seppure sia il caso scelgo un’insalata mista come piatto prima delle costolette di agnello e patatine fritte invece della zuppa all’aglio che invece prende mia madre. Che poi scopriamo non essere affatto fatta con l’aglio bensì con salsicce e pane e verdure non bene indentificate. Ma avevo il terrore e l’insalata era l’alternativa migliore avendo scartato a priori i bucatini alla bolognese.

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Mchan