Lovesick

Anno: 2014 – 2018

Paese: Uk

Genere: drama, sentimentale, commedia

Episodi: 22, 3 stagioni, conlcusa

Ideatore: Tom Edge

Cast: Johnny Flynn, Antonia Thomas, Daniel Ings, Joshua McGuire, Hannah Britland

Trama: Dylan è un ragazzo quasi trentenne che scopre di essere affetto da clamidia. Il dottore gli consiglia di contattare le sue passate partner sessuali per informarle. Dylan stila una lista in ordine alfabetico ed inizia ad informarle, iniziando così anche un “viaggio” nei ricordi.

Questa serie non mi ricordo chi me l’abbia consigliata, ma è stata davvero piacevole da guardare. Leggera, romantica, divertente, ma con delle situazioni verosimili. Certo, ad un certo punto diventa un pochino ripetitiva, ma gli episodi durano una mezz’oretta scarsa e volano via. La scusa della clamidia, è appunto una scusa. Alla fine la trama di ogni episodio si concentra sulla storia dei tre amici: Dylan, Evie e Luke (+ Angus). Con vari flashback si torna indietro nel tempo e si scopre come sono arrivati fino a quel punto del presente.

La terza stagione mi è piaciuta di meno rispetto alle precedenti perché l’ho trovata a volte no sense ed il filo che accompagnava tutte le puntate, la ragazza da informare, si è andato a perdere.

Il finale poi, è stato davvero scialbo. Non so se si aspettavano una conferma per la quarta stagione, che non è arrivata, ma far venire tutti quei complessi ad Evie solo per aver visto il suo amore del college (tra l’altro sposato e con figlio) è stato un grosso What???

Che poi quel “ti amo” di Dylan sul finale io non l’ho trovato chissà che rivelazione/dichiarazione dato che lo aveva detto anche alla ragazza precedente.

Per non parlare di Luke che passa tutto il tempo a relazionarsi con le ragazze con cui ha avuto un’avventura (a che pro? Erano sue compagne di università, se volevano delucidazioni potevano chiederle prima, sapevano dove trovarlo) per poi finire a scoprirsi innamorato della sua copia al femminile che però di lui non ne vuole sapere, fino a cambiare idea giusto nel finale.

Non ci siamo proprio. Avrei sperato in un finale più coinvolgente, ma in generale tutta la seconda parte di stagione è stata in calando.

In molti lo hanno paragonato ad How I met your mother e forse sì, un po’ lo ricorda, ma qui non c’è alcunissimo mistero su chi sia il grande amore del protagonista dato che viene rivelato praticamente subito.

Sicuramente il cambio di titolo ha giovato, perché Scrotal Recall non si poteva sentire.

Il mio personaggio preferito è stato Luke. Bel percorso, personaggio ben scritto, simpatico e tenero allo stesso tempo.

La migliore interprete secondo me è stata Antonia Thomas nei panni di Evie. A parte che è davvero bellissima, ma è anche molto espressiva e si riusciva a capire ogni emozione anche solo dallo sguardo.

Il personaggio che ho amato di meno è stato proprio il protagonista. Johnny Flynn è un bel ragazzo, il suo sguardo da cucciolo è tenerissimo, ma Dylan è proprio il classico ragazzo che si fa andar bene tutto basta non gli si richieda alcun impegno.

Si innamora di ogni ragazza che frequenta, anche solo per un paio di giorni. A questo punto meglio Luke che ammette subito di voler farci sesso e basta con le ragazze che conquista.   

Mchan

Ps: il murales di piastrelle con disegnata sopra la mappa dell’Europa del locale dove vanno di solito a prendere il caff Dylan & Luke è bellissimo!

Mercatini natalizi

Ne ho visitati parecchi.

I primissimi sono stati quelli in Germania.

Naturalmente c’è quello di Aachen, situato nella  piazza principale davanti al municipio.

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Purtroppo non mi ricordo i nomi degli altri paesini, ma erano tutti molto carini.

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Altro mercatino estero molto carino è quello di Vienna, o meglio quelli, perché ce ne sono a decine. Il più particolare è sicuramente quello nella piazza del comune.

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Rimanendo in Austria anche a Salisburgo ce ne sono diversi, ma anche qui il più grande e fornito è quello situato nella piazza del duomo.

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Il mercatino di Innsbruck invece è dislocato in varie piazzette nel centro.

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Anche a Praga ce ne sono svariati nei punti più turistici della città come il castello e la piazza del vecchio municipio.

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A Londra invece del mercatino natalizio c’è una specie di villaggio invernale, il Winterland, che assomiglia più ad un Luna Park con svariati stand gastronomici.

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In Italia ne ho visitati solamente due.

Il primo a Ferrara, nella piazza principale del duomo.

Sorry ma non ho trovato le foto.

Il secondo a Greccio, anche questo nella piazza principale.

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In questo paesino è possibile visitare anche un museo del Presepe.

Il mio preferito rimane quello di Aachen. Forse perché è tra i primissimi che ho visitato, ma anche perché era davvero pieno di stand con artigianato natalizio e molto variegato.

Ed a voi piacciono i mercatini di Natale? Quali avete visto? Quali mi consigliereste?

Mchan

 

McMafia

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Anno: 2018

Paese: Uk, Usa

Genere: drama

Regia: James Watkins

Soggetto: libro omonimo by Misha Glenny

Ideatori: Hossein Amini e James Watkins

Cast: James Norton, David Strathaim, Juliet Rylance, Caio Blat, Aleksei Serebyakov, Maria Shukshina, Oshri Cohen.

Puntate: 8

Emittente: BBC (Uk), AMC (USA), Amazon (Italia)

 

Trama:

Alex Godman (James Norton) è un giovane broker russo naturalizzato inglese che vive e lavora nella City (Londra). I suoi genitori sono russi esiliati da Mosca 15 anni prima per via di conflitti di tipo mafioso. Purtroppo non hanno mai digerito l’esilio e, specialmente lo zio, cerca un modo per vendicarsi. La situazione gli si ritorce contro ed Alex si ritrova a dover difendere la propria famiglia e cercare vendetta a sua volta, nonostante abbia sempre rinnegato quel mondo tanto che si ostina a parlare inglese anche in famiglia, dove si ostinano a loro volta a parlare solo russo. Il tutto si svolge ai nostri giorni e come armi si utilizzano specialmente i soldi. Alex si ritroverà ad allearsi con un altro russo esiliato in Israele e con un trafficante messicano, invischiato in affari loschi quali traffico di droga e di ragazze, fabbriche di oggetti falsi e guerra per il controllo del territorio. Questo ci porta in giro per quasi tutto il mondo. Da Londra si arriva a Tel Aviv, poi c’è Mumbai, Il Cairo, Praga e naturalmente Mosca.

E’ molto intrigante. Molto contribuiscono le location, c’è, per esempio una scena di un evento mondano che si svolge proprio all’interno del British Museum, oppure una gita in barca nel mare della costa azzurra (in realtà girata in Croazia). E naturalmente scorci di Londra con l’appartamento dei genitori di Alex con vista su Harrods, le passeggiate davanti la Victoria & Albert Hall, le spiagge di Tel Aviv, il centro di Praga ed i vicoli di Mumbai.

L’ho trovato molto simile a The night manager per certi versi, la sigla, la fotografia.

Parla di una mafia più articolata, più internazionale, non ci sono sparatoie a raffica, ma molti morti sì. Ufficialmente il genere è drama, ma secondo me è più un thriller. Ogni volta che compare un personaggio sullo schermo non sai se sopravviverà alla fine dell’episodio.

L’unica pecca della versione che ho visto io sono i sottotitoli. Il primo episodio li aveva in italiano, il secondo in inglese, dal terzo sono scomparsi. Così ogni qualvolta che parlavano in russo od in ceco andavo ad intuito. Purtroppo non è una serie da guardare per svago, bisogna stare incollati con gli occhi allo schermo perché spesso e volentieri parlano in russo e bisogna seguire i sottotitoli (se ci sono). Questo va bene per quando si cambia lingua nella stessa scena, tipo le scene in famiglia dei Godman dove il padre non spiccica una parola in inglese per ostinazione, nemmeno davanti ai generi che non parlano russo mentre il figlio, sempre per testardaggine, non parla russo. Però quando le scene sono solamente tra due russi il doppiaggio secondo me era meglio.

Bello vedere finalmente James Norton in un ruolo più contemporaneo. Oltre che in smoking che sta davvero molto bene ;-P

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E vogliamo parlare di quanto sia affascinante l’attore che interpreta Joseph, la guardia del corpo israeliana? Ossia Oshri Cohen. Con quegli occhi chiari in contrasto con la pelle olivastra e barba e capelli neri?

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Questo è un suo selfie dal set

 

Plauso all’attrice che interpreta Oksana Godman, la madre del protagonista, Maria Shukshina. Davvero molto brava.

E’ brava anche l’attrice che interpreta la fidanzata del protagonista, Juliet Rylance, solo che secondo me è troppo “vecchia” rispetto a lui. Anche nei modi, non solamente nell’età. Dal quinto episodio poi diventa anche insopportabile.

Seconda serie? Perché no. In fondo il finale lascia le porte aperte e poi la storia è tratta solamente da una manciata di capitoli del libro omonimo. L’unico ostacolo sarebbero i costi (almeno così ho letto in rete). In effetti le location sono abbastanza sofisticate, dato l’ambiente trattato, e svariate, per non parlare delle molteplici comparse ed i mezzi di lusso.

Voi l’avete vista? Cosa ne pensate?

Mchan

Cibo inglese

Di nuovo da Lidl, di nuovo cibo strano, di nuovo compriamo&proviamo! 😛

Il cibo inglese non è molto variegato. Ci sono molti snack e biscotti. Sinceramente non mi piacciono molto quest’ultimi, troppo burrosi, per cui ho preso solo i Digestive, che comunque si trovano anche al supermercato normale.

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Per quanto riguarda gli snack ho preso le patatine di vari gusti: al sale e pepe nero, al sale e aceto, al sale ed aceto balsamico. Tutte molto buone.

Invece come piatti ho preso l’immancabile fish&chips e queste strane patate fatte a forma di waffle.

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Le patate sono abbastanza insapore. Per questo consiglio di mangiarle come contorno con sopra della salsa oppure io ci ho cotto sopra del bacon.

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Mchan

 

Libri londinesi parte 2

Questi due libri sono più sul genere divertente, ma descrivono lo stesso il modo di fare e di pensare degli inglesi.

Inglesi by Beppe Severgnini

“Perché gli inglesi si ostinano a costruire lavabi con due rubinetti distanti tra loro, uno per l’acqua fredda ed uno per l’acqua calda, così qualche volta ci congeliamo le mani, qualche volta ce le scottiamo, e non riusciamo mai a lavarle?”

Gli inglesi vanno esplorati con attenzione, perché ancora costituiscono un continente misterioso. Questo libro lo fa, con verve ed ironia. Racconta come gli inglesi si vestono, cosa mangiano, quanto bevono, spiega perché sono ossessionati da un certo tipo di tappezzeria. Sebbene questa non sia una guida turistica, qualsiasi turista può trovare qui suggerimenti, spiegazioni ed indicazioni. Inglesi, infatti, esplora con irriverenza il campionario delle bizzarrie britanniche: dal mistero dei lavabi con due rubinetti separati, al segreto di milioni di ragazze che affrontano gli inverni a gambe nude, e non sanno spiegare perché.

Estratto:

“Gli inglesi, ancora oggi, posseggono qualità a noi assolutamente sconosciute: ad esempio, rispettano lo Stato in qualsiasi forma si presenti, dal poliziotto al cestino dei rifiuti. La Gran Bretagna è un paese in cui la gente lascia la casa sporca, ma tiene la strada pulita”

Dio ci salvi dagli inglesi… o no!? by Antonio Caprarica

Questo libro l’ho letto a casa di mio fratello in Germania più di 8anni fa per cui non ce l’ho materialmente quindi ho preso quel che segue in rete.

“Un viaggio nella cultura, nei costumi, nella testa degli inglesi attraverso le storie grandi e piccole, le testimonianze, gli aneddoti raccolti dal noto corrispondente Rai a Londra” sito Feltrinelli

“Vecchi riti e nuovi miti degli europei oltre Manica.

Firmato da un famoso e brillante giornalista, un best-seller sul più “esotico” e originale dei popoli europei e sul loro Paese, dove l’attaccamento alla regina, il classismo, il senso della privacy resistono senza scosse accanto al culto delle celebrità, alle aste per accaparrarsi le lettere più intime di principi e principesse e all’ubriachezza molesta di massa. Corrispondente da Londra della RAI per dieci anni, l’autore ha osservato molto da vicino la vita, la cultura e la mentalità degli inglesi, dei quali offre in questo libro un ritratto scanzonato e graffiante, ricchissimo di informazioni, aneddoti e curiosità” sito Sperling

“Vittime di qualche antipatia a causa dello snobismo e dell’ostentato isolamento rispetto al resto d’Europa, oggetto dell’ammirazione incondizionata di chi li riconosce come campioni dell’anticonformismo e dell’amore per la libertà e l’arte, gli inglesi suscitano da sempre la curiosità dei continentali. Vicini e distanti allo stesso tempo, appaiono, per storia, cultura e mentalità, un popolo ‘esotico’. L’attaccamento a tradizioni anacronistiche, il classismo, il rispetto della cosa pubblica, il senso della privacy resistono senza scosse nella terra dove è nato il culto delle ‘celebrities’, coabitano cinquanta comunità etniche differenti, si mettono all’asta le lettere più intime di principi e principesse e continua a estendersi l’ubriachezza molesta di massa. Chi sono dunque gli inglesi di oggi? Antonio Caprarica, grazie al suo lavoro di corrispondente della Rai, li ha conosciuti da vicino, il più vicino possibile per chi inglese non è. E in questo libro, aggiornatissimo e scanzonato, passa in rassegna i molteplici aspetti della vita nel Regno: la famiglia reale, naturalmente, ma anche quella del primo ministro; la Londra di Dickens, che ancora appare in qualche scorcio, quella dei Beatles e quella delle Spice Girls; Diana e Camilla; i riti della ‘Old England’ e i miti della ‘Cool Britannia’; la cultura delle gloriose università e quella dei nuovi immigrati; i lord e i ‘commoners’… Senza nascondere la sua anglofilia, ma senza rinunciare al tratto umoristico (‘very british!’) che contraddistingue i suoi servizi televisivi, l’autore offre un racconto gustoso, ricco di informazioni e aneddoti, che permette, per di più, di affacciarsi in luoghi esclusivi, come la ‘drawing room’ di Buckingham Palace” sito Mondadori

Mchan

Ps: per cercare informazioni sul libro di Caprarica ho scoperto che ne ha scritti altri sull’Inghilterra… Naturalmente ora sono tutti nella mia lista di libri da comprare e leggere. Mannaggia… 😛

Film londinesi

Questi sono i film che mi sono venuti in mente la momento. Ce ne sarebbero almeno un altra dozzina di sicuro, ma la mia memoria è quello che è… 😛

Nottingh Hill (1999)

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con Julia Roberts e Hugh Grant

diretto da Roger Michell

 

Trama: Può la star più in voga del momento innamorarsi di un qualsiasi librario londinese? La risposta, che viene descritta in un film vivace, degno dei suoi incassi, è affermativa. Julia Roberts fa se stessa con molta ironia e autoironia. I personaggi di contorno, come deve essere in questo tipo di prodotto, sono efficaci, curatissimi e contribuiscono ad un successo annunciato. Grant rovescia un bicchiere di spremuta d’arancia addosso alla superstar nel quartiere più cool del momento a Londra e i meccanismi della trama si mettono subito in moto, prevedibili, ma godibilissimi. Ci saranno intoppi. Ma saranno superati, come tutti desideriamo. Memorabile la partecipazione di Hugh finto giornalista alla conferenza di Julia, autentica diva.

 

Love, Actually (2003)

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con Hugh Grant, Emma Thompson, Colin Firth, Alan Rickman, Keira Knightely, Martin Freeman

diretto da Richard Curtis

Trama: Pochi giorni a Natale in una Londra dove l’amore è dappertutto. Dieci storie di

ogni risma si intrecciano a formarne una sola: Hugh Grant è il nuovo Premier

appena insediatosi e si innamora di una ragazza del suo staff; sua sorella (Emma

Thompson) è convinta di essere cornificata dal marito (Alan Rickman) che in

effetti è molto attratto da una collega, che già aveva fatto perdere la testa ad

uno scrittore (Colin Firth), il quale fugge in Francia per dimenticarla e là…

Si avvicina il Natale, verso cui convergono tutte queste storie.

 

Mary Poppins (1964)

marypoppins

con Julie Andrews, Dick Van Dyke, David Tomlinson

diretto da Robert Stevenson

Trama: Dopo che la governante di casa Banks ha dato le dimissioni, la famiglia fa un annuncio sul Times per trovare una sostituta. Varie candidate si presentano ma una ragazza scende dal cielo e fa la gioia dei bambini. La famiglia si ridimensiona e trova la serenità. Poi Mary Poppins torna su in cielo.

Mchan

Ps: se  ve ne vengono in mente altri scrivetemelo nei commenti, così se non li ho visti li metto nella lista dei film da vedere 😉

Libri londinesi

I segreti di Londra by Corrado Augias

Quarta di copertina:

“Passeggiare nei parchi di Londra, visitare i suoi musei, osservare i suoi monumenti vuol dire penetrare direttamente nel cuore dell’identità britannica. Soprattutto se ad accompagnarci c’è una guida d’eccezione come Corrado Augias, che in queste pagine ci porta alla scoperta di tanti episodi curiosi, drammatici e spesso sconosciuti. Ogni luogoè lo spunto per un racconto animato da un personaggio straordinario: la Torre di Londra, dove trovò la morte Anna Bolena; la casa di Sherlock Holmes in Baker Street o quella di Virginia Woolf a Bloomsbury; il cimitero di Highgate dov’è sepolto, tra gli altri, Karl Marx; e ancora l’East End dove Stevenson ambientò Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde e dove Jack lo Squartatore sceglieva le sue vittime, la Swinging London di Carnaby Street e dei Beatles… I segreti di Londra è la mappa di un viaggio che spazia dall’epoca elisabettiana ai giorni nostri: una lettura appassionante, una guida originale ed intelligente che insegna a “vedere” in modo nuovo una delle città più amate dle mondo”

Argomenti trattati: East End, Trafalgar Square e la storia di Horatio Nelson, anni ’60, teatro e drammaturgi, film horror, Enrico VIII e Anna Bolena, la Torre di Londra, 221b Baker Street e Sherlock Holmes, il periodo dei corsari, Virginia Woolf ed il quartiere di Bloomsbury, il parlamento, la fine dell’Impero, Karl Marx, l’epoca vittoriana, sistema sanitario militare, la seconda guerra mondiale, lady D.

Questo è un libro un po’ serioso. Molto interessante.

 

Innamorarsi a Notting Hill by Ali McNamara

Seconda di copertina:

“Scarlett O’Brien sogna una vita da film. Nel vero senso della parola: perché ama il cinema, e in particolare le sue amate commedie romantiche, sono molto più eccitanti della banale realtà di tutti i giorni accanto a David, il suo noioso fidanzato. Ossessionata da Hugh Grant, Brad Pitt e Johnny Depp, Scarlett trascorre le giornate con la testa tra le nuvole, e tante serate davanti allo schermo per vedere i suoi romantici film, con un pacchetto di fazzoletti per asciugarsi le lacrime e la mano immersa in un sacchetto di popcorn. Così, quando le si presenta l’occasione di trascorrere un mese in una villa di Notting Hill, scenario di uno dei suoi film preferiti, non ci pensa due volte: potrà capire così cosa desidera davvero e vivere le sue fantasie almeno una volta. Ma quando, a Londra, Scarlett conosce il suo nuovo vicino, l’affascinante Sean, si rende conto che il copione del suo personalissimo film sta per sfuggirle di mano… Forse il destino sta tramando come in Serendipity? O magari sta andando in scena il suo personale remake di Se scappi ti sposo? Ma qual è, in fin dei conti, il lieto fine che Scarlett desidera per se stessa? L’importante è deciderlo in fretta, perché il giorno delle nozze con David si avvicina…

Quarta di copertina:

“Una storia scoppietante e divertente” The Sun

“Ali McNamara ha saputo creare una storia incantevole ed originale” Daily Mirror

“Una lettura toccante, romantica e divertente per chi ama le storie d’amore” Closer

“Lo leggerete tutto d’un fiato… è davvero entusiasmante” Stylist

“Una commedia romantica godibilissima” The Bookseller

Alla fine c’è anche una piccola guida turistica di Notting Hill che descrive il percorso che fa la protagonista appena arriva, ripercorrendo un po’ i luoghi del film omonimo con Hugh Grant & Julia Roberts. Che poi sono gli stessi luoghi che ho visitato io il mio primo giorno a Londra 🙂

Mchan

 

 

Weirdness Londinesi fashion

Passeggiando per Portobello Road ci siamo scontrate con queste perle fashion:

dei gambali (non so in che altro modo chiamarli)

fashionweirdness

Molto carini, mia madre avrebbe voluto prenderne un paio per quando va a ballare o per Carnevale/Halloween, ma venivano 40sterline. Il che vale a dire che faceva prima a comprarsi un paio di stivali veri.

I maglioni di Bridget Jones & Mr Darcy!!!!!

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Adorabili!!!!

Appena li abbiamo visti mia madre ed io abbiamo esclamato insieme: ma sono quelli di Bridget Jones! Il che è un miracolo per mia madre ricordarsi da sola, senza aiuto, una cosa del genere 😛

Mchan

 

Weirdness Sherlock Holmes

Purtroppo non sono riuscita ad andare a Baker Street, completamente da un’altra parte rispetto a ciò che volevo vedere, però Sherlock Holmes l’ho visto lo stesso 😛

sherlockholmeslego

Mchan

Ps: questo è per il mio blogamico Lapinsù:

londra2

Se fossimo stati pià vicini te lo avrei preso per Natale, ma non so quanto tu sia ferrato con l’inglese…

 

Weirdness Londinesi

La cose strane che ci sono successe durante il viaggio:

All’aeroporto a Roma il tizio del metal detector mi parlava in inglese, era convinto fossi straniera, mah… E poi io a quell’ora (le h6 di mattina) non è che capissi molto bene, facevo fatica a capire la mia lingua madre figurati un tizio italiano che mi diceva in inglese di togliermi le scarpe…

Sull’aereo, alle h9 circa, ci hanno servito un panino con prosciutto cotto, maionese e peperoni…

All’aeroporto di Heathrow mi hanno scambiata per una minorenne al controllo passaporti. Ed in più il controllo elettronico non riusciva a comparare il mio viso con quello della foto…

Abbiamo sbagliato cambio della metro, ma alla fine siamo arrivate a destinazione ugualmente. Fortuna 😛

In giro, al centro, c’erano decine di cabine telefoniche rosse senza il telefono dentro e con la porta bloccata. Sicuro ad uso e consumo dei turisti che vi si facevano le foto, inclusa mia madre che ha tipo una foto con ogni cabina della città 😛

londra-telefono

C’erano tantissime decorazioni natalizie alle vetrine dei negozi, ma nessun negozio che vendesse gli addobbi, nemmeno il supermercato.

Al British Museum vendevano solamente un libro riguardante la collezione del museo in altre lingue che non fossero l’inglese (ed era pure bruttino…) 😦

I supermercati hanno degli orari di apertura davvero singolari. O meglio: se solo lo proponessero in Italia ci sarebbero mesi e mesi di proteste. Il Tesco vicino il nostro B&B apriva alle h7 del mattino e chiudeva alle h12 di notte, mentre uno al centro apriva alle h6a.m. e chiudeva alle h3a.m. Praticamente avevano solamente il tempo di fare le pulizie. Così è un pochino esagerato, però un’apertura oltre le h20 e prima delle h8 la trovo accettabile per tutte quelle persone che lavorano tutto il giorno o che comunque passano il giorno tra l’ufficio (o luogo di lavoro in generale) ed il tragitto per andarci/tornare. Io vedo mio fratello che esce di casa la mattina alle h7 e torna più di 12ore dopo, per fortuna che ha la moglie altrimenti penso che sarebbe andato avanti con la pizza al taglio che organizzarsi la spesa per tutta la settimana non è affatto facile.

Sotto la metro una tizia, inglese, mi chiede informazioni. A me. Con altre centinaia di persone sulla banchina va a scegliere me per chiedere informazioni.

All’aeroporto di Heathrow non hanno fatto il controllo passaporto prima di accedere ai gate delle partenze. Della serie: chissenefrega se un terrorista parte da qui e va a farsi esplodere da qualche altra parte…

Sull’aereo ci hanno servito un mini panino al prosciutto di tacchino ed un altro mini panino all’uvetta glassato al limone per cena (erano le 7 di sera).
Mchan