La sconosciuta della Senna by Guillaume Russo

Seconda di copertina:

“A Parigi, in una notte nebbiosa, qualche giorno prima di Natale, una ragazza viene salvata dalle acque della Senna. E’ nuda, non ricorda nulla, ma è ancora viva. La donna misteriosa viene accompagnata al pronto soccorso, ma riesce a scappare ed a far perdere le proprie tracce. Gli esami del DNA rivelano la sua identità: è la pianista Milena Bergman. Ma qualcosa non torna, perché la famosa musicista risulta morta in un incidente aereo più di un anno prima.

E’ un’indagine per l’ufficio affari non convenzionali della polizia di Parigi, l’occasione che Roxane, un capitano messo in disparte dai suoi capi, aspettava per prendersi la rivincita che merita.

Quando la sua inchiesta intreccia il destino dello scrittore Raphael Batailley, l’ex fidanzato di Milena, i due si trovano catapultati in un enigma inquietante: è possibile essere al tempo stesso vivi e morti?

Il nuovo romanzo di Guillame Musso è un noir a perdifiato sulle tracce di una donna misteriosa, e dei segreti che la sua vita porta con sé”

“Guillaume Musso è il re del noir europeo”  La Repubblica

“Il maestro francese della suspense”  The New York Times

“Uno dei migliori autori contemporanei di thriller”  The Daily Express

Molto intrigante e ben scritto. Trama affascinante e ben sviluppata. Almeno fino ad un paio di capitoli prima della fine. Andava tutto bene poi l’autore si è perso. Non posso nemmeno dire in quale modo perché svelerei il finale, ma davvero non mi è piaciuto. Di solito negli ultimi capitoli tutti i nodi vengono al pettine, invece qui si mette altra carne sul fuoco e non si spiega davvero del tutto cosa si è scritto prima. In più il finale è aperto.

Mi sono sentita leggermente presa in giro. Ero lì tutta concentrata a capire le varie dinamiche e vengo lasciata conpiù dubbi di quando ho iniziato a leggere.

Peccato perché era davvero un bel romanzo intricato e ben scritto, che mi ha tenuto incollata e con la concentrazione a mille per tutta la lettura.

Unica altra nota stonata: quando nominava un settore della polizia francese si iniziava con l’acronimo, poi lo scriveva tutto per intero ed infine lo descriveva in almeno un paio di righe. Questo toglieva abbastanza il ritmo alla lettura.

Mchan

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Forse non tutti sanno che la famosissima Statua della Libertà di New York è stata fabbricata in Francia da Frederic Auguste Bartholdi e Gustave Eiffel. E’ formata da diversi pezzi che sono stati trasportati via mare in America e poi assemblati a Liberty Island.

Per questo motivo sulla Senna, all’altezza del ponte Grenelle, c’è una sua riproduzione in piccolo.

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Le stazioni della metro non sono delle stranezze, anzi. Alcune sono delle vere opere d’arte sia fuori che sotto.

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Ma questa vicino al Louvre è davvero curiosa:

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Mchan

Parigi weirdness

Di curiosità non ne ho trovate molte, a parte questi enormi peluche ad orsacchiotto seduti a dei tavolini in un bistrot vicino la Sorbonne.

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E poi gli ormai onnipresenti lucchetti. Questa volta davanti al Sacro Cuore.

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Stavolta sono stata molto brava con i souvenirs: ho comprato solamente un paio di baschi (uno grigio ed uno rosso scuro) ed una sciarpa grigia.

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Più di dieci anni fa avevo fatto man bassa.

Avevo preso un portachiavi ed un paio di orecchini con la Tour Eiffel, uno specchietto, un paio di T-shirt, una gonna, un simpatico cagnolino da un artista a Montmatre, e naturalmente calamità e cartoline.

Mchan

Parigi parte 5

Ci sono molti luoghi che ho visitato durante il mio primo viaggio a Parigi e che non ho visto stavolta. Principalmente per mancanza di tempo e poi perché due ragazzini non reggono visite ai musei e scarpinate, almeno non i miei nipoti.

Prima di tutto sono stata sia al Louvre che al Museo d’Orsay, che adoro!

La mia opera preferita del Louvre è questa:

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Amore & Psiche di Canova.

Oltre alla Vergine delle Rocce di Leonardo da Vinci.

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La Gioconda non mi ha convinto più di tanto. Sarà che è davvero molto piccola di dimensioni  e c’è sempre moltissima gente attorno per vederla e fotografarla.

Del Museo d’Orsay invece ho amato moltissimo la struttura, una vera stazione ferroviaria in stile liberty, e poi all’interno vi sono tutti i miei pittori preferiti dato che adoro il periodo impressionista.

Altro luogo che ho visto é Place des Voges.

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Davvero incantevole.

All’epoca sono stata in molti musei poiché ero piccola e pagavo ridotto praticamente tutto ed in più al Louvre sono stata la prima domenica del mese che si entrava gratis. Adesso non funziona più così. Le riduzioni non lo so, ma al Louvre si può entrare gratis solamente il primo sabato del mese dalle h18 in poi. Decisamente ridotto come tempo.

Mchan

 

Parigi parte 4

Il giorno seguente è il nostro ultimo giorno, abbiamo il treno alle h17 per cui possiamo approfittare solamente della mattinata.

L’intento era quello di andare alla chiesa di Saint Sulpice e poi passeggiare nel quartiere Latino ed attraverso Les Jardines de Luxembourg arrivare fino al Pantheon.

Ma ci siamo persi uscendo dalla metro per cui riusciamo ad arrivare alla chiesa dopo un po’ di girovagare, la visitiamo e poi andiamo ai giardini.

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La cosa interessante di questa chiesa sono le due fonti di Pigalle.

Per il resto è tutto molto trascurato e gli affreschi anneriti. Peccato.

I giardini invece sono molto belli anche se non è il periodo dell’anno più ideale. Fortunatamente nella parte principale, quella con la fontana grande, ci sono molti cespugli con fiori, per il resto è un po’ spoglio.

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Da qui arriviamo al Pantheon.

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Io ci sono già entrata per cui rimango fuori mentre mio nipote grande insiste per entrare. E stavolta lo accontentiamo che già gli abbiamo negato salire sull’Arc de Triomphe, sulla Tour Eiffel e la visita a Versailles.

Troviamo un localino per pranzare a base di bagel (ed anche qui fanno un casino con le ordinazioni fatte in inglese che però non capiscono) e poi ci dirigiamo verso il Louvre.

Qui mio nipote piccolo fa una delle sue biricconate e “ruba” il posto a delle ragazze giapponesi per farsi la foto davanti alla piramide di vetro e naturalmente le tizie scoppiano a ridere divertite perché il piccolino si mette anche in una posa simpatica mentre io e mia cognata ci scusiamo a profusione. Che poi quando inizi a scusarti od a ringraziare un giapponese è quasi impossibile finirla.

In conclusione la vacanza è stata sicuramente meglio del previsto. Alla fine l’aparthotel era sì lontano dal centro città, ma ben collegato con la fermata della metro a circa 500mt e la stanza per me è mia madre era decente. Invece quella di mio fratello e family era minuscola. Naturalmente il bagno era sprovvisto di bidet ed il water era collocato in un cubicolo a parte, ma siamo in Francia, cosa possiamo aspettarci?

Le uniche pecche sono stati i pranzi  e le attese la mattina che tra i miei nipoti ed i loro genitori non so chi perda più tempo nel prepararsi. Per il pranzo se fossimo state solamente mia madre ed io avremmo di sicuro optato per qualcosa di meno complicato tipo una baguette al volo da un fornaio, ma alla fine siamo riusciti a fare un bel giro della città, musei esclusi, ma lo sapevo già dato che quel lato della famiglia non è per nulla amante dei musei.

Mchan

Parigi parte 3

Il giorno seguente mio fratello ha organizzato un tour in pullman. Il tempo continua a non essere dei migliori, ma fortunatamente quando saliamo smette di piovere per cui ci possiamo posizionare al piano superiore. Che poi stare al piano inferiore non ha molto senso sinceramente.

Il tour inizia e finisce a Notre Dame.

La prima volta che la visitai entrai anche dentro e ricordo che era molto buia, ma aveva davvero delle vetrate bellissime. Stavolta non ci si poteva minimamente avvicinare, c’erano delle transenne addirittura oltre la piazza.

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Decidiamo di pranzare vicino all’Opera dato che dal nostro giro in pullman mio fratello ha visto che c’era un Five Guys, una specie di McDonald molto in voga a Londra.

Il teatro dell’Opera lo vediamo solamente dall’esterno, mentre la volta precedente ci sono entrata. E ne vale la pena.

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Pranziamo e sconsiglio vivamente questo posto. Sul serio. Non so perché a mio fratello e famiglia piaccia tanto. Io l’ho trovato estremamente caro e complicato nell’ordinazione. Principalmente perché gli addetti non spiccicano una parola di inglese sebbene sia una compagnia britannica ed i prodotti abbiano nomi inglesi (hamburger, hotdog, ketchup…) e poi anche qui si ordina alla cassa (microscopica) e si va a ritirare poco più in là sempre chiamati per numero di ordinazione. E le bevande vanno prese ad una macchinetta self service, idem per le salse. No, non ci siamo. Una confusione pazzesca.

Finito di pranzare facciamo un giro alle Gallerie LaFayette soprattutto per vedere la cupola.

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Anche più di dieci anni fa ci entrai per vederla, solo che stavolta hanno costruito una specie di pedana sospesa nel vuoto da dove puoi scattare delle foto ricordo.

Nonostante abbia le vertigini l’ho provata, ma non ho resistito molto.

Poi ci siamo diretti alla Tour Eiffel per ammirarla di giorno.

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Foto del 2008

Ora non si può più arrivare fin sotto alla torre, è stata circondata da delle mura di vetro/plastica trasparente e vi si può accedere solo se muniti di biglietto per salire.

Mchan

Parigi parte 2

Per arrivare alla Tour Eiffel decidiamo di passare per il Louvre.

Purtroppo c’era una specie di parata per cui il bus che avevamo preso ci lascia abbastanza lontano e ci facciamo moltissima strada a piedi, anche se nel frattempo vediamo moltissimi monumenti e posti interessanti.

Quando ero stata qui la prima volta la sera non sono uscita molto poiché avevo trovato un ristorante molto carino vicinissimo all’albergo per cui andavo sempre lì a cena e poi tornavo subito in stanza.

Però sono salita sulla Tour Eiffel di giorno ed anche se il tempo non era il massimo dello splendore la vista era pazzesca.

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Champs de Mars

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Trocadero

La seconda volta, un paio di anni più tardi, abbiamo fatto un giro della città by night e ci siamo fermati al Trocadero per ammirarla illuminata con la bandiera europea poiché eravamo nel periodo della Presidenza francese al Parlamento Europeo.

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Stavolta le luci sono semplicemente bianche, ma ogni tanto sbrilluccicano ad intermittenza ed è davvero magico.

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Purtroppo l’effetto non si può vedere da una foto e non sono capace di caricare i filmati, quindi immaginatevelo ;-P

Torniamo in albergo che sono circa le h21 e ceniamo con dei panini. Tristissimo.

Mchan

Parigi

Eccovi svelata la meta del mio viaggio in famiglia.

Siamo io, mia madre, mio fratello, mia cognata ed i miei due nipotini di 12 e 7 anni.

Sono stata a Parigi altre 2 volte e devo dire che la prima non la batte nessuno.

Per questo il mio racconto avrà vari flashback.

In entrambi i casi vi sono arrivata tramite treno. La prima volta sono partita da Roma ed ho viaggiato di notte, quest’ultima siamo partiti all’alba dalla Germania e con un paio d’ore di TGV siamo arrivati a destinazione.

La prima volta ho alloggiato in un hotel vicino alla Gare de Lyon, abbastanza centrale, stavolta in un aparthotel vicino alla Fiera, lontano dal centro ma ben collegato.

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Panorama dalla finestra del mio hotel

Ricordo che la prima volta come prima cosa sono arrivata a piedi fino a Notre Dame, stavolta abbiamo preso la metro e siamo scesi all’Arc de Triomphe. Purtroppo il tempo non era il massimo, mentre la prima volta era agosto per cui c’era un po’ di sole anche se ricordo che ha anche piovuto.

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Scendendo gli Champs Elyseè ci siamo fermati a mangiare al McDonald. Ora, come tutti gli altri punti si può solo ordinare sugli schermi predisposti, ed è  anche un bene per chi non parla benissimo se non per nulla il francese, il problema arriva quando devi ritirare l’ordinazione perché non c’è nessuno schermo con il numero, ma lo chiamano a voce. Per cui per prima cosa devi stare nelle vicinanze e questo crea una confusione pazzesca e poi devi conoscere i numeri in francese. E credetemi che non sono facili. In un locale nel centro città mi sarei aspettata più professionalità sinceramente.

Dopo mangiato non potevamo non fermarci al Disney Store dove ci controllano nemmeno fosse il palazzo presidenziale. Poi prendiamo un bus e ci dirigiamo verso Montmatre.

Sulla strada che percorriamo per salire sulla collina ci imbattiamo in questa vigna:

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E’ l’unica rimasta di quelle che un tempo ricoprivano tutta la collina. Molto caratteristica.

Arriviamo al Sacre Coeur che purtroppo il cielo  grigio.

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Questa invece  la foto scattata durante la mia prima visita ormai più di un decennio fa.

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Decisamente tutta un’altra cosa ed è anche una delle mie foto preferite di sempre.

Una volta che usciamo dalla chiesa si è fatto tardo pomeriggio e quindi ci dividiamo dato che mio nipote più piccolo si è stancato abbastanza mentre io, mia madre e mio nipote più grande vogliamo vedere la Tour Eiffel illuminata.

Mchan