Spettacolo a Mosca

Si è svolto nel teatro dell’albergo di Mosca e si chiama Russian National Dance Show Kostroma. Spiegava in balletto la storia della Russia ed è stato bellissimo. Si sono esibiti più di 50 artisti ed è stato magnifico. Non ci sono parole per descriverlo, bisogna solamente vederlo.

Non ho foto perché era assolutamente vietato farne. E purtroppo non ho potuto nemmeno comprare il dvd dello spettacolo (che vendevano all’uscita) perché avevamo finito i soldi contanti e non accettavano carte di credito 😦

Le immagini qui di sotto le ho trovate in rete.

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Mchan

Mosca parte 6

Dopo aver fatto un giro in metro abbiamo passeggiato sulla via Staryj Arbat piena di negozi di souvenir. E’ una delle vie più antiche della città (1493), lunga circa un chilometro e di recente è stata resa isola pedonale.

Poi siamo andati alla Cattedrale del Cristo Salvatore distrutta nel 1932 e ricostruita di recente per volere della Chiesa, ma appoggiata anche dal Governo, simboleggia la rinascita della Russia e dei valori della fede ortodossa. Per questo sembra molto più moderna.

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Di dietro vi è il fiume Moscova con i suoi ponti.

Questo è quello denominato ponte degli innamorati.

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Come potete vedere anche qui c’è la mania dei lucchetti. Ma è una tradizione molto più antica della nostra, diventata trendy grazie ai libri di Federico Moccia. Infatti qui vengono le coppie appena sposate, letteralmente, hanno ancora su l’abito bianco, per poter siggillare la loro unione con questo rito. E per agevolarli sono stati messi degli alberi di ferro su cui poter attaccare i lucchetti.

Abbiamo pranzato e poi siamo andati all’aeroporto.

All’aeroporto a Mosca, per tornare in Italia sempre passando per la Germania (Francoforte), ci hanno addirittura fatto la tac tra un po’. Giuro! Praticamente ci hanno fatto entrare in un tubo, stile sportello per entrare alla posta, e sullo schermo dell’addetta appariva il nostro scheletro. Naturalmente prima di entrare lì dentro ci hanno fatto quasi spogliare. Via scarpe, cinte, gioielli ed indumenti con la zip. Quasi quasi stavo per chiedere all’addetta se mi faceva un cd con la scansione così evitavo il check up… :-P!

Mchan

Metro Mosca

Descrizione stazione metro Mosca su I racconti di Derrick Storm by Richard Castle

Stazione della metro Mayakovskaya

Linea ferroviaria Zamoskvoretskaya

“Nel 1932, quando cominciò la costruzione della metropolitana di Mosca, Iosif Stalin aveva promesso che le fermate della ferrovia cittadina sarebbero diventate dei monumenti artistici per ricordare quotidianamente alle masse la superiorità del sistema comunista. La stazione Mayakovskaya era il gioiello nella corona della Metro. Era un tale capolavoro di ingegneria che, quando fu inaugurata nel 1938, le fu conferito un Gran Premio all’Esposizione Universale di New York. Era progettata per mettere a proprio agio anche il viaggiatore più claustrofobico. Sepolto a più di trenta metri sotto la città, il soffitto della stazione conteneva trentacinque singole nicchie circolari con delle luci a incandescenza nascoste dietro ciascuna di esse. Le lampade brillavano con tale luminosità da dare l’impressione che dai vetri filtrasse la luce del sole estivo. Le travi di sostegno in acciaio erano rivestite da rodonite rosa. I muri erano decorati con quattro diverse tonalità di granito e marmo. Vari artisti avevano creato sulla volta trentaquattro mosaici, ciascuno esaltante l’impero sovietico. Durante la seconda guerra mondiale, la stazione era stata utilizzata come rifugio antiaereo e ne era uscita illesa. (…)

Quando Mosca era sotto l’assedio dei nazisti, nel 1941, Stalin si era rivolto ad una platea di dirigenti di partito e comuni cittadini moscoviti proprio all’interno di quella stazione, tenendo quello che poi sarebbe divenuto celebre come il discorso dei “fratelli e sorelle”. In esso, Stalin prediceva che, nonostante i nazisti sembrassero invincibili, sarebbero stati sconfitti”

Mchan

Mosca parte 5

Il mattino seguente abbiamo preso la metropolitana. Avete capito bene. E’ stato davvero un evento. Alcune stazioni sono dei veri e propri capolavori.

Venne inaugurata da Stalin nel 1935 a soli 3 anni dall’inizio della sua costruzione. Ha 11 linee, in continua espansione, ed è lunga più di 311km con 149 stazioni. Le persone che se ne servono sono circa 9milioni al giorno, i treni passano circa ogni minuto ad una velocità di 80/90km orari.

Durante la guerra fu rifugio antiaereo evi naquero ben 200 bambini.

Ogni stazione è caratterizzata da statue, mosaici, lampadari ed opere d’arte varie.

Vi lascio qualche foto.

Mchan

 

Weirdness Moscovita

All’interno del Cremlino vi è questa:

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Si chiama la Zarina delle Campane. Pesa 200 tonnellate, è alta 6,14m ed ha un diametro di 6,6m. E’ stata commissionata dalla zarina Anna, la nipote di Pietro Il Grande. Naturalmente non venne mai collocata in un campanile e non ha mai suonato.

Si è rotta nel 1737 quando era ancora nella fossa di colata.

Al momento è situata su di un basamento di pietra.

Mchan

 

Mosca parte 4

Il secondo giorno abbiamo visitato il Cremlino dall’interno.

E’ praticamente una città nel centro della città. Ci sono moltissimi edifici e molte chiese.

Il perimetro delle sue mura è lungo circa 2km e la loro altezza varia dai 5 ai 19m. Il restauro fatto da Ivan III fu a cura di architetti italiani. Ci sono 20 torri disposte sulle mura: 3 agli angoli del complesso che sono rotonde, 6 all’ingresso, altre sono cieche e più piccole, sulle 4 principali prima della Rivoluzione era collocata l’aquila bicipite, dal 1937 vi vennero poste delle stelle in vetro di rubino che possono brillare di notte.

Le Cattedrali sono 4: dell’Assunzione, dell’Annunciazione, dell’Arcangelo e dei Dodici Apostoli.

I Palazzi sono 3: dei Congressi, del Governo e del Parlamento.

E poi c’è il Gran Palazzo del Cremlino.

Naturalmente non ci siamo potuti avvicinare a questi, poiché sono funzionanti, quindi abbiamo visitato solamente le chiese.

Nel pomeriggio ci siamo recati al Monastero della Trinità di San Sergio (uno dei quattro massimi monasteri in Russia) nella località di Sergiev Posad a 70km da Mosca. Purtroppo il tempo a disposizione per visitarlo è stato davvero poco visto che ci abbiamo messo un’eternità per arrivare, prendendo tutto il traffico dei cittadini che andavano fuori per il weekend, e che dovevamo tornare ad un orario prestabilito in albergo per la cena e per lo spettacolo serale.

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Esso è uno dei 4 massimi monasteri della Russia. Fu fondato nel 1340 dal Santo monaco Sergio di Rodonez. E’ circondato da una cinta muraria con 10 torri e comprende 7 chiese, 2 cattedrali, un’Accademia di Teologia ed un Seminario, un Museo di Arte Applicata, l’antico Ospedale e gli Uffici. Per i Russi equivale un po’ al nostro Vaticano dal punto di vista spirituale, infatti vi si recano milioni di pellegrini da tutto il Paese per pregare sulla tomba di San Sergio.

Mchan

Mosca parte 3

Nel pomeriggio siamo stati al Monastero del Salvatore e di S. Andronico, sulla riva del fiume Jauza.

Risale al XVI secolo e fu costruito per difendere dai Tartari la strada da Mosca al Volga.

Ospita il Museo dell’Arte Russa antica ed in estate si può assistere a concerti.

La sera, dopo la cena in hotel sempre a buffet, siamo andati in giro con il pullman a visitare la città by night. Bello perché c’era ancora un po’ di luce e ci siamo goduti il tramonto da un parco. In più il gioco di luci tra gli edifici moderni, grattacieli con vetri a specchio, era bellissimo. Peccato che poi ad un certo punto abbia iniziato a piovere. Ma non ci siamo fermati, risaliti sul pullman siamo andati al quartiere dell’Università e poi dietro al posto in cui siamo stati nel pomeriggio ricevendone un’altra prospettiva.

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Siamo tornati anche alla Piazza Rossa.

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Mchan

Mosca parte 2

La mattina seguente saliamo sul pullman con la nostra guida che ci porta in giro per la città. Naturalmente tappa obbligatoria è la Piazza Rossa.

Questa piazza è la più antica della città, risale infatti al 1300, ed il suo nome originale era Krasnaja ovvero Bella. E’ lunga circa 700m e larga 130, ma sembra pià grande a causa della parte centrale convessa.

In uno dei lati lunghi vi sono le mura che delimitano il Cremlino con l’ingresso alla tomba di Lenin.

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In uno dei lati corti si può ammirare la Cattedrale di San Basilio.

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Un mix di colori bellissimo. Incantata.

Questa chiesa risale alla seconda metà del 1500 e fu commissionata dallo zar Ivan IV Il Terribile.

Sul lato opposto si trova il Museo Statale di Storia della Russia.

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Costruito alla fine del 1800 in stile pseudo russo ospita oltre 4 milioni e mezzo di oggetti e documenti preziosissimi.

Al lato la cattedrale della Madonna del Kazan distrutta negli anni 30 e ricostruita di recente. Al cui interno si può trovare l’omonima icona molto preziosa.

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Mentre sull’altro lato lungo si trova una Galleria di negozi di lusso, i magazzini Gum inaugurati da Lenin nel 1921.

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Al di là della piazza, dopo le mura, c’è il teatro del Bolshoj che quando sono stata io era chiuso per lavori di ristrutturazione… Un vero peccato per un’appassionata di danza classica come la sottoscritta 😦

Sempre fuori dalle mura della piazza assistiamo anche al cambio della guardia (imperdibile).

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Naturalmente ho anche il video, ma non me lo carica 😦

Pranzo in un locale nel centro. Come al solito cibo facilmente dimenticabile 😛

Mchan

Mosca

Divenne capitale solamente nel 1918, con l’ascesa al potere dei Comunisti.

Siamo arrivati nel pomeriggio alla stazione di Mosca con il treno da San Pietroburgo. E subito ci hanno portati in hotel. Praticamente fuori città, ma bellissimo. E’ anche contemplato nelle guide per i turisti.

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Si chiama Cosmos Hotel ed è un edificio enorme. Addirittura sul tetto ha delle luci ad intermittenza per essere visto dagli aerei e dagli elicotteri di passaggio. Ci siamo sistemati nelle stanze e siamo andati a cena al ristorante dell’albergo. Cena a buffet con piatti tipici ed internazionali. Io ho mangiato cinese 😛

Quella sera abbiamo fatto una passeggiata intorno all’hotel che si trova nella zona della Fiera di Mosca oppure VDNCHA (Esposizione delle Realizzazioni dell’Economia Nazionale dell’URSS). C’era molta gente e purtroppo non avevamo con noi la guida per cui non abbiamo visto molto dato che la maggior parte aveva “paura”.

Comunque in questa zona si trova il Padiglione del Cosmo con copie di razzi e veicoli spaziali, la statua de “L’operaio e la contadina” che sormonta l’ingresso e molte fontane.

E poi c’è un monumento in titanio alle imprese cosmiche alto 80m, che noi abbiamo potuto ammirare meglio dalla finestra della nostra camera 😉

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Mchan

Ps: l’hotel era munito oltre che di sale conferenze anche di una sala teatro di tutto rispetto e di vari negozietti di souvenir dove ho comprato le matrioske del post Coming soon…

Libri russi

Gli Zar Russi

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Questo l’ho preso nel negozio di souvenir del Palazzo di Caterina II e parla di tutta la storia della monarchia russa. Molto interessante. Ci sono anche moltissime foto.

La profezia dei Romanov by Steve Berry

Quarta di copertina:

“Ekaterinburg, 16 luglio 1918.

I bolscevichi hanno preso il potere. Lo zar confida ancora nella salvezza, ma invano: i Romanov vengono freddamente e metodicamente giustiziati.

Mosca, oggi.

Dopo la caduta del comunismo, sarà ristabilita la monarchia ed una commissione sceglierà il nuovo zar tra i lontani discendenti di Nicola II. Miles Lord, avvocato e profondo conoscitore della cultura russa, è giunto a Mosca per sostenere la rivendicazione al trono di uno di essi, non immaginando di diventare il bersaglio di uno spietato gruppo di criminali. Ora Miles ha un’unica possibilità di salvezza: trovare il vero successore dello zar Nicola II, ricostruendo la tragica fine della famiglia imperiale russa…”

Inizia subito in quinta con un attentato/inseguimento che ti fa rimanere incollato alle pagine. E l’intrigo è molto affascinante e coinvolgente.

Una cosa che non mi è piaciuta è il fatto che dice che la Russia starebbe sull’orlo, se non già oltrepassato del fallimento. Cosa alquanto non veritiera. Forse questo era vero subito dopo la caduta del comunismo, ma il libro è ambientato più o meno ai giorni nostri, nomina perfino Putin, per cui l’ho trovata una considerazione alquanto stridente. Capisco che può essere utile ai fini della trama, ma allora poteva ambientarlo in un futuro un pochino più lontano mentre sembra proprio ambientato intorno al 2000. E poi si contraddice da solo quando ad un tratto afferma: “Una maledetta superpotenza in grado di far saltare in aria il mondo mille volte”. Se è una superpotenza è leggermente impossibile che sia anche in forte crisi socioeconomica tanto da aver quasi rischiato il collasso del Governo. Non sono una profonda conoscitrice della storia Russa, specialmente quella attuale, ma non mi sembra che in quegli anni abbia passato una così grave crisi.

Il libro è stato edito per la prima volta nel 2004 per cui gli “perdono” il fatto che per tutta la trama dica che i due cadaveri dei Romanov che non sono stati trovati insieme agli altri e che quindi ritiene ancora in vita siano di Alessio e di Anastasia, cosa non vera dato che nel 2008 li hanno trovati e sono stati identificati come Alessio e Maria.

Mchan