Sanditon

Anno: 2019

Paese: Uk

Episodi: 8, una stagione, conclusa, forse

Genere: letterario, costume, sentimentale, drammatico

Soggetto: omonimo romanzo incompiuto by Jane Austen

Ideatore: Andrew Davies

Cast: Rose Williams, Theo James, Kate Ashfield, Crystal Clarke, Kris Marshall, Turlough Convery, Jack Fox, Alexandra Roach, Lily Sacofsky, Charlotte Spencer, Mark Stanley, Anne Reid, Leo Suter

Trama: Charlotte, una giovane proveniente da una famiglia umile e di campagna, viene invitata a stare a casa di una coppia di Sanditon, un paesino sulla costa che è in fase di crescita. Qui incontrerà molte persone diverse.

Dato che l’omonimo romanzo incompiuto di Jane Austen conta 11 capitoli, poco più di 120 pagine, gli sceneggiatori sono andati molto di fantasia per cui avremo solamente il luogo ed i personaggi menzionati dall’autrice, mentre la trama probabilmente e giustamente non ha molto a che fare con il romanzo originale.

Sinceramente trovo che gli episodi durino un po’ troppo.

Già nel primo troviamo praticamente tutta la trama di quel poco che ci è arrivato del romanzo originale. Avrei preferito che i personaggi fossero presentati un po’ meglio, anche perché si è andati a perdere tutta la caratterizzazione dei fratelli di Mr. Parker (una sorella è stata totalmente eliminata, ma può anche andare), mi riferisco a quelli che vengono ritratti come malati cronici, ma comunque sempre al centro di qualche opera che sia benefica o favori ad amici di amici. Ed andando avanti non migliora, questo tratto del carattere dei fratelli Parker è solo poco più di un accenno, quando invece era la caratteristica principale.

Il personaggio di Theo James, Sidney, nel romanzo è stato solamente accennato quindi hanno dovuto “inventarselo” da zero, ma trovo che lo abbiano reso troppo simile a Mr. Darcy. E di Mr. Darcy ce ne è solo uno. Anche se Theo ha il suo perché 😜

La sua scena di nudo ci poteva stare. Quella degli altri, al mare con altre persone, un po’ di  meno.

Ho paura che anche Charlotte diventi troppo Elizabeth Bennet con l’andare avanti della narrazione. E su di lei il suo carattere non penso che vada bene. Charlotte proviene da una famiglia modesta e molto numerosa, mi piacerebbe rimanesse ingenua e sognatrice.

Mi è piaciuta l’amicizia con Miss Lambe, almeno all’inizio. Ma in generale il suo personaggio è abbastanza noioso, nonostante sia la protagonista principale.

A proposito di Miss Lambe mi è dispiaciuto che sia stata praticamente messa da parte negli ultimi due episodi. A parte un leggero flirt con Arthur Parker, spento praticamente sul nascere, è stata lasciata dietro le quinte. Anche Charlotte non l’ha più frequentata. Al contrario la sera dell’ultimo ballo è andata a consolare Miss Esther Denham, con la quale ha scambiato sì e no due parole nei primi due episodi e poi più nulla.

Lady Denham è odiosa. Ma è tipico di chi è ricco ed avanti con l’età dire tutto quello che gli passa per la mente senza stare a pensare che potrebbe essere offensivo ed inappropriato.

I fratelli Denham sono ambigui, ma è stato spiegato praticamente subito che non sono davvero fratello e sorella (sono i figli del primo matrimonio dei loro genitori, fratellastri grazie al secondo), quindi non capisco lo stupore dei commenti su di loro. A volte penso che la gente non segua davvero ciò che accade sullo schermo perché molti commenti sono evitabili (parlo in generale, mi è capitato spesso di trovare gente che chiede spiegazioni su questioni facili da comprendere o comunque spiegate benissimo da frasi o dialoghi dei diretti interessati). Tuttavia tra i due lei è decisamente meglio descritta. Ed ha rubato la scena alla protagonista essendo molto più interessante e complessa, nonché con una storia d’amore, seppure troppo frettolosa, decisamente più emozionante. A parte il fatto che secondo me sia esteticamente stupenda. E poi Mr. Babington è adorabile.

scusate la sfocatezza dell’immagine, ma di meglio non ho trovato

Anche Clara è stata resa ambigua. Anche se il suo personaggio nel romanzo non è ben delineato, ma a me non è sembrato che la Austen volesse andare in questa direzione. Tuttavia nella trama generale della serie tv ha il suo perché.

Mr. Stringer è carino, ma sinceramente non mi sa di nulla. Se gli avessero dato dei dialoghi e delle situazioni un po’ più considerevoli forse sarebbe stato un buon antagonista per il cuore di Charlotte, ma a parte sguardi dolci e languidi non fa e non mi dice nulla.

Non concordo con chi ha detto che nel quarto episodio, durante un loro litigio (molto stile Elizabeth/Darcy) Sidney abbia esagerato. Sinceramente a me è parsa Charlotte partire in quarta contro di lui basandosi solamente da ciò che ha sentito da terze persone che avevano anche un buon motivo per denigrarlo, proprio in pieno stile Pride&Prejudice. Invece la faccenda della schiavitù era un buono spunto che purtroppo è stato lasciato appeso.

Il personaggio di Lady Susan, introdotta a praticamente due episodi dalla fine, potevano evitarselo. Tra l’altro a me è sembrata solo antipatica e pettegola. È andata fino a Sanditon solamente per farsi i fatti di Charlotte, che da cretina quale è ha raccontato cose sue intime alla prima che ha incontrato ad un ballo. In un’epoca in cui non si dicevano certe cose nemmeno alle sorelle, mah… Tuttavia mi è piaciuto che si sia tenuto il modo di fare dell’epoca per la maggior parte delle situazioni.

Il finale è stato a dir poco orrendo, soprattutto se non si aveva la certezza del rinnovo. Come situazione è molto verosimile di quel periodo (la maggior parte delle persone non si sposava per amore, ma per interessi), però è venuto a mancare lo spirito di Jane Austen che ha sempre dato un lieto fine a tutti i suoi protagonisti principali. E comunque non mi è  piaciuto nemmeno il fatto che lui l’abbia rincorsa solo per farsi dire di non essere odiato da lei.

Ora pare che il rinnovo sia arrivato, ma sinceramente non so cosa aspettarmi dalla seconda stagione. Avrei preferito un paio di episodi in più che un’intera stagione. Sicuramente troveranno il modo di liberare Sidney dal fidanzamento con Lady Campion, ma come? A me piacerebbe se invece continuassero su questa via e Charlotte finisse con Mr. Stringer (sorry Theo 😜) ed approfondissero il futuro di Miss Lambe. O magari si saltasse di un anno ed arrivasse una delle sorelle di Charlotte a Sanditon per l’estate. In fondo si chiama Sanditon, quindi il protagonista deve essere il luogo.

Costumi e location bellissimi. Magari la fotografia è un po’ triste, con colori spenti e luci sul seppia, ma in generale è stata conservata l’atmosfera dell’epoca.

L’unica location che non mi è piaciuta è stata Trafalgar House, ossia la casa di Mr. Parker dato che nel libro era descritta come una residenza su di una scogliera mentre è stata resa come una casa in pieno paese, con gli edifici ai lati e di fronte distanti pochi metri. Addirittura il cantiere è poco lontano.

Altra cosa che mi è piaciuta è stato l’introduzione di usi e costumi dell’epoca diversi dal solito thè e/o ballo.

Mchan

Ps: Crystal Clarke aka Miss Lambe nella realtà è così:

Perché nella serie è così?

Emma.

 

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Anno: 2020

Paese: Uk

Genere: sentimentale, commedia

Regia: Autumn de Wilde

Soggetto: omonimo romanzo by Jane Austen

Cast: Anya Taylor-Joy, Johnny Flynn, Mia Goth, Miranda Hart, Bill Nighy, Josh O’Connor, Callum Turner, Amber Anderson, Rupert Graves, Gemma Whelan, Tanya Reynolds, Connor Swindells

 

Trama:

Nella campagna inglese una giovane nobildonna si diverte a fare da cupido alle sue conoscenze. Dopo aver organizzato il matrimonio della sua governante con un nobiluomo rimasto vedovo, prende sotto la sua ala una giovane studentessa di un collegio locale. Purtroppo il suo carattere presuntuoso, non aiutato da un’educazione viziata, la porterà a voler scegliere per la sua nuova amica dei possibili mariti troppo sopra la sua portata, nonché non interessati alla ragazza. Solo l’amico di famiglia Mr.  Knightley la riporterà alla realtà.

 

C’era bisogno di un’ennesima trasposizione dell’omonimo romanzo di Jane Austen? No.

Mi è piaciuta? Sì, nonostante tutto.

Emma non è  il mio romanzo preferito della Austen, anzi, quindi non ricordo i dettagli, come non ricordo praticolarmente la versione del 1996 con Gwyneth Paltrow nei panni della protagonista, ma mi è parso abbastanza fedele al libro. Per questo motivo dico che non ne avevamo bisogno.

Perché non aggiunge granché altro al precedente se non dei colori più sgargianti nei costumi. Risultando una scopiazzata del Marie Antoinette di Sofia Coppola per quanto riguarda appunto la fotografia e l’abbondanza di colori vivaci sia negli abiti che nella scenografia ed in particolar modo nella glassa dei dessert ogni presenti tanto da sembrare l’unico tipo di cibaria disponibile.

Tra l’altro non ci sono nemmeno dei nomi particolari nel cast. La protagonista femminile, Anya Taylor-Joy, io non l’avevo mai sentita nominare, quello maschile ha svariati lavori alle spalle, ma perché è anche abbastanza grande di età (classe 1983). Gli unici due che conosco sono Tanya Reynolds (Mrs Elton) e Connor Swindells (Robert Martin) perché entrambi nel cast della serie Netflix Sex Education.

Il cast sembra essere stato fatto in base alle “stranezze” fisiche degli attori. La protagonista ha dei lineamenti stranissimi (forse gli occhi troppo distanti?), l’attrice che interpreta Harriet praticamente non aveva le sopracciglia, Mrs. Elton il collo troppo lungo e Mr Knightley, oltre a diverse cicatrici sul volto, delle labbra strane.

So che sono frivolezze, ma io ho il vizio di farci caso all’estetica e queste “stranezze” mi distolgono di continuo l’attenzione dalla storia, per non parlare del fatto che mi abbiano fatto pensare ad un voler rendere un po’ grottesco il tutto. Sembrava di essere in un film di Tim Burton, solo più colorato.

L’unica cosa innovativa è stata la musica. Davvero ben utilizzata e particolare. Non ricordo di altri adattamenti con una colonna sonora così incisiva. Ed è molto emozionante la scena del ballo tra Emma e Mr. Knightley.

Per il resto avrei apprezzato una versione un po’ più moderna magari. Non come Clueless del 1995, ma qualcosa di più bizzarro fino in fondo.

E poi ci sono state due scene che non ho capito affatto. La prima è praticamente all’inizio ed è il nudo integrale (ma visto da dietro) di Mr. Knightley che non c’entrava praticamente nulla e la seconda è più che altro la perdita di sangue dal naso di Emma mentre parla con Mr. Knightley alla fine. Mah…

Mchan

Lost in Austen

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Anno: 2008

Genere: drammatico, sentimentale

Paese: Uk

Episodi: 4

Regia: Dan Zeff

Cast: Jemima Rooper, Alex Kingston, Hugh Bonneville, Elliot Cowen, Gemma Arterton, Morven Christie, Christina Cole, Lindsay Duncan, Tom Riley

Trama: Amanda è una ragazza che vive a Londra nel 21° secolo, ma che è cresciuta leggendo e rileggendo le opere della Austen, in particolare Orgoglio & Pregiudizio. Il suo ragazzo le chiede di sposarla, ma non nel modo romantico che ha in mente lei così rifiuta. Una sera dal suo bagno esce fuori una ragazza vestita come nel 1800, altri non è che la sua eroina Elizabeth Bennet. Le due si scambiano di posto e per Amanda inizia l’avventura di vivere nelle pagine del suo libro preferito in prima persona.

Come idea era molto carina, l’esecuzione ha molte cose negative.

Per prima cosa Amanda appare nella soffitta dei Bennet con i suoi abiti moderni e nessuno di loro sembra farci caso. In teoria sarebbe un’amica di Elizabeth in visita, una sorta di scambio di case, ma nessuno ha mai sentito parlare di lei prima e comunque ha degli abiti decisamente inusuali, porta i jeans, ma tutti ci passano sopra, basta loro la spiegazione che è così che ci si veste nel luogo da dove proviene lei. Sì, ok, ma i pantaloni??? Una ragazza??? Nel 1800??? Per non parlare del colore dei capelli, un rosso ciclamino, e del fatto che non li leghi mai. Ora, lei trascorre un bel po’ di tempo lì con loro e li porta sempre sciolti. Una cosa che all’epoca non era possibile fare se non in giovane età. E poi nessuno si cura più di tanto di dove sia finita Elizabeth e del perché non scriva loro. Va bene la madre e le sorelle minori, possiamo anche passare sopra al padre, ma Jane??? Erano molto unite loro due.

Seconda questione: le paranoie di Amanda. All’inizio è molto preoccupata del fatto che tutto debba andare per forza come nella trama originale. Ma si tratta di finzione, non di un viaggio nel tempo, quindi la sua preoccupazione risulta inutile e fastidiosa. Tra l’altro già a metà della seconda puntata accadono molti fatti completamente differenti rispetto al libro. E tutta la sua preoccupazione iniziale scompare di colpo.

Terzo: mi sarebbe piaciuto vedere più interazione tra Amanda e le sorelle Bennet, perché ad un certo punto la signora Bennet la rimprovera di aver contagiato le sue figlie, ma non si capisce come dato che ci ha parlato sì e no due volte.

Quarto: la scena di Mr Darcy che esce fradicio dal laghetto potevano risparmiarsela. Anche perché è Amanda a chiedergli di fare questa cosa e lui acconsente. No, non è affatto da Mr Darcy. Va bene il belvedere, ma l’ho trovata davvero fuori luogo. Fosse avvenuta accidentalmente si poteva anche capire, ma una cosa del genere no.

Quinto: mi sarebbe piaciuto anche vedere come se la cavava Elizabeth nel mondo moderno. Ci è stata mostrata solamente alla fine, ma non ci sono state mostrate le sue reazioni a tutte le nostre modernità.

E poi arriva il tasto dolente, ciò che mi è piaciuto di meno di tutto lo show: Mr Darcy e Mr Wickham. Come interpreti andavano anche bene, ma la caratterizzazione dei personaggi proprio no. Hanno demonizzato il primo, facendogli dire delle cose ripugnanti nei confronti della protagonista che lì per lì si arrabbiava e gliene cantava quattro a sua volta, ma dopo soli 5 minuti era lì che pendeva lo stesso dalle sue labbra, come una qualsiasi donzella di romanzi Harmony. Ed hanno cercato di riabilitare il secondo. No, non ci siamo. Wickham è un farabutto, affascinante sì, ma pur sempre farabutto e perfido, non mi può diventare compassionevole, innocente e generoso.

Mchan

Orgoglio & Pregiudizio

Come tutti sapete è un classico della letteratura inglese scritto da Jane Austen.

Molti di noi lo hanno studiato a scuola, moltissimi altri lo hanno conosciuto grazie alle sue trasposizioni cinematografiche.

E’ proprio di queste che voglio parlare.

Se uno digita su wikipedia “Orgoglio e Pregiudizio” si ritrova con ben 6 risultati, invece con il titolo originale “Pride and Prejudice” i risultati sono addirittura 13.

I film tratti da esso sono 2 (1940, 2005)

Le serie tv sono 7 (1952, 1957 italiana, 1958, 1961 tedesca, 1967, 1980, 1995, 2014)

I film ispirati sono 2: Pride and Prejudice – A Latter-Day comedy (2003 americano) e Bride and Prejudice (2004 Bollywood)

Le pieces teatrali sono 3 (1935, non datata, 2013)

Ci sono anche dei musical (1959, 1993, 1995, 2013)

Ma ci sono anche tantissime altre opere ispirate ai protagonisti/personaggi od alla trama del romanzo.

Primo fra tutti (perché è quello che ricordo meglio) il personaggio di Mr. Darcy in “Bridget Jones”. La protagonista del libro poi ha una vera fissazione per il personaggio di Darcy interpretato dallo stesso Colin Firth nello sceneggiato per la tv del 1995. Questa chicca si può notare leggendo il secondo libro, nel film, per esigenze fisiche (Colin non poteva impersonare sia Mark Darcy che sè stesso) questo particolare non viene affatto mensionato e la trama è abbastanza diversa.

Due mini serie tv del 2008 ne ricordano i personaggi principali. La prima, “Lost in Austen” (inglese), è di genere fantasy dato che la protagonista scambia il suo appartamento/vita con Elizabeth Bennet (da quello che ho capito lei si ritrova a vivere nel 1800 ed Elizabeth ai giorni nostri, un po’ come la trama del libro “Shopping con Jane Austen” di Laurie Viera Rigler). La seconda, israeliana, trasforma Mr. Darcy in un operaio ben pagato dell’industria high-tech in Galilea.

Una serie di YouTube, vincitrice in un Emmy, “The Lizzie Bennet Diaries” (2012-2013) che porta la storia ai giorni nostri con una Lizzie Bennet universitaria che gira dei vlog.

Una serie tv di genere giallo “Death Comes To Pemberley” (2013).

Ultimamente è uscito il film “Pride and Prejudice and Zombies” tratto dall’omonimo romanzo di Seth Grahame-Smith (2009) che altro non è che la rivisitazione del libro della Austen in chiave zombie.

Le opere letterarie ispirate ai personaggi sono dozzine, tutte datate dal 2000 in poi.

Un paio di anni fa ne trovavo a bizzeffe nelle librerie (specialmente in estate), ultimamente per nulla. Curiosità ne avevo molta, amando alla follia la Austen ed il suo mondo, ma avevo sempre anche il timore di rimanerne delusa. Qualcuno di voi ha letto qualcosa? Ricordo che erano soprattutto dei rivisitamenti delle opere della Austen in chiave Giallo, in cui Elizabeth era una sorta di Mrs Marple.

Menzioni particolari a:

“Old Friends and New Fancies” di Sybil G. Brinton datato 1913 e descritto come il primo sequel delle novelle della Austen.

Penso che sia una delle prime fan fiction mai esistite.

“Tarzan Alive!” di Philip José Farmer del 1972 che include Elizabeth e Mr. Darcy tra i personaggi.

Non so proprio cosa possano c’entrarci quei due con Tarzan… Ed ho anche timore a scoprirlo 😛

“Austenland” di Shannon Hale del 2007 con omonimo film del 2013.

Il film l’ho visto e l’ho trovato carino e piacevole, purtroppo non trovo il libro in italiano che pare non lo abbiamo mai tradotto.

“Mrs Darcy versus the Aliens” di Jonathan Pinnock del 2011.
Anche qui ho timore a scoprire di cosa si tratti…

Le altre opere sono per lo più libri incentrati interamente sul personaggio di Mr. Darcy, racconti che esplorano la vita dei loro figli o della sorella di lui, lettere scritte da Elizabeth nei primi anni di matrimonio, versioni erotiche ed investigative della coppia.

Infine ne hanno fatto anche una versione manga, l’autrice è Reiko Mochizuki. La trama è identica all’originale, solo trasformata in manga.

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Personalmente ho amato lo sceneggiato del 1995.

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Ho dovuto fare una specie di maratona che erano 4 dvd, ma la storia era trattata nei particolari e gli scenari bellissimi. Oltre al fatto che nei panni di Mr. Darcy c’era Colin Firth. Sì, in questo caso sono molto Bridget Jones 😛

Mi è piaciuto molto anche l’adattamento Bollywoodiano.

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Mi piacciono tantissimo gli abiti coloratissimi indiani ( i sari) e le loro cerimonie altrettanto colorate e super movimentate. E poi Aishwarya Rai è davvero molto bella, bisogna ammetterlo.

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L’aspetto che più mi piace nelle opere della Austen è che ancora oggi si prestano a diventare dei racconti molto attuali. Ciò di cui lei parla è universale ed adattabile anche al nostro contesto cambiando poco o nulla della trama originaria. In “Orgoglio e Pregiudizio” si parla di prime impressioni, che è poi il primo titolo dato all’opera, di convenzioni sociali e di aspettative genitoriali. Tutto ciò è contestualizzabile anche ai giorni nostri. Le prime impressioni contano ancora moltissimo, poi ci si può sempre ricredere, ma il primo impatto è quello che conta. Le convenzioni sociali sono ancora presenti, le chiamiamo buona educazione o tradizione, ma ci sono. Le aspettative genitoriali penso non moriranno mai. Qualunque madre o padre ha dei sogni per i propri figli.

Mchan