Isabel

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Anno: 2012-2014

Genere: drammatico, storico

Paese: Spagna

Episodi: 3 stagioni, 39 episodi

Regia: Jordi Frades

Cast: Michelle Jenner, Rodolfo Sancho, Pablo Derqui, Gines Garcia Millan, Pedro Casablanc, Ramon Madaula, Victor Elias, Sergio Peris-Mencheta, William Miller, Ainhoa Santamaria, Jordi Diaz, Juan Meseguer, Andrs Herrera, Javier Rey

Trama: è la storia di Isabella di Castilla, prima infanta e poi regina, naturalmente un po’ romanzata.

Mi è piaciuta molto la struttura delle stagioni. Iniziando con il finale e poi raccontando come ci si è arrivati. Così nella prima si vede Isabel ricevere la notizia della morte del fratellastro, re Enrico, e diventare regina, mentre nella seconda la resa del reggente arabo di Granada e nella terza la morte della protagonista.

Il personaggio di Isabel mi è piaciuto molto nella prima parte della prima stagione, un po’ meno nel finale, più esattamente da quando si sposa poiché da donna forte e sicura di sé diventa gelosa ed insicura nella sfera privata, ma questo suo malumore si riversa anche nella sfera pubblica/politica. Tra l’altro il carattere farfallino del marito non era un segreto né per i suoi sudditi né tantomeno per lei per cui l’ho trovato un po’ troppo patetico questo suo vivere male ogni separazione per motivi di interessi politici e rinfacciargli la cosa ad ogni suo ritorno a casa.

Nella seconda stagione poi diventa troppo dipendente dai pareri altrui. Il caratterino che mostrava nella prima praticamente scompare e risulta anche abbastanza superstiziosa per quanto riguarda la religione e va a finire che prende sempre delle decisioni alquanto discutibili, per non dire sbagliate. Per non parlare di come si comporta nei confronti della primogenita. Lei che ha sempre lottato per la propria libertà  decisionale scambia la figlia, ancora bambina, in un patto politico. Nella terza,  purtroppo, segue ancora questo filone, anche con le altre figlie. Tra l’altro il romanzare il suo rapporto con Giovanna rendendolo molto roseo non fa capire come fosse realmente la figlia. E’ vero che la serie segue la vita di Isabel, ma sarebbe stato più onesto dipingere realmente anche Giovanna e non farne una ragazza “ribelle” solo perché le piaceva cavalcare, era molto più complessa la situazione.

Il personaggio di Ferdinando II è il classico marito un po’ frustrato sposato ad una donna con carattere e potere, il problema è la scelta dell’attore per interpretarlo, bell’uomo, ma appunto troppo grande d’età. In realtà lui aveva un anno in meno della moglie, l’attore ne ha quasi 15 in più dell’attrice che interpreta Isabel, e si vede. Per il resto è affascinante al punto giusto e si capisce perché le donne cadano tutte ai suoi piedi, anche se spesso lui se ne approfitta. Se c’è una cosa che mi sarebbe piaciuto fosse stata approfondita un pochino di più è questo suo tradire di continuo la moglie che dice di amare ed adorare. Si fa vedere l’atto pi volte, ma non ci si ferma mai sulla motivazione, che sì, si può dedurre, però avrei gradito una qualche spiegazione, anche solo da un paio di frasi scambiate con l’amante od il suo consigliere fidato. Nella seconda stagione poi prende anche una decisione molto discutibile ed alquanto immorale, che tra l’altro non esiste nemmeno nella realtà storica, quindi non ne ho capito il motivo.

Gli altri comprimari sono ben delineati e non importa se siano esistiti o meno poiché hanno una loro funzione credibile ai fini della trama. Anche se da una spulciata su Wikipedia i nomi principali sono tutti realmente esisititi.

Quelli più rilevanti sono la migliore amica di Isabel, Beatrice di Bobadilla, che dire odiosa ed antipatica è poco. Io non la sopporto. A parte che è pettegola come poche, metteteci pure che ogni volta che apre bocca combina danni e sinceramente migliori amiche del genere meglio perderle che trovarle. Non è la voce della ragione, è proprio la portatrice di paturnie per la protagonista.

Il secondo è il cavaliere Gonzalo Fernandez da Cordoba. Più rilevante nella prima stagione, più un piacere per gli occhi nella seconda. Sì, perché l’attore è decisamente migliorato fisicamente nel frattempo. Il suo personaggio è quello più devoto (alla regina) e leale. Peccato che se non ci sono battaglie viene messo nel dimenticatoio. E peccato che ad un certo punto della terza stagione viene messo in discussione dal Re, quando in realtà pare si fidasse molto di lui e delle sue decisioni tanto da nominarlo Viceré in Italia.

I costumi sono molto belli e curati, mi piace che la stessa Isabel vesta lo stesso abito più volte rendendo la serie più verosimile e meno sfilata di moda.

Anche le scenografie sono realistiche, con pochi fronzoli ed il mobilio necessario. Buona anche l’illuminazione. Anche se siamo nel 1400 e l’unica fonte di luce nelle spesse mura dei castelli sono torce e candele si vede bene ogni cosa, sono leggermente stanca del buio che imperversa ultimamente un po’ ovunque, non vedere un tubo rende difficoltoso seguire una scena, io per esempio mi distraggo facilmente. Che va bene il realismo, ma ci sono anche le vie di mezzo.

Purtroppo dalla seconda stagione la qualità cala visivamente. Le scene in Portogallo sono sempre troppo grigie ed in generale si vede una certa patina sempre, che siano scene girate in interno sia in esterno. Altro punto a sfavore è la trama. Non ho capito perché da questa stagione si è presa la via del romanzare per forza e cambiare anche alcuni fatti storici. Tra l’altro non ne escono bene i protagonisti per cui l’ho trovato solamente fastidioso.

Salvo solamente le scene girate a Granada, più specificatamente nella Alhambra. Che siano nei reali luoghi o ricostruiti (e se così fosse complimenti) è stato davvero un piacere rivedere quello che ritengo il mio posto preferito della Spagna.

La terza stagione non sono riuscita a finirla. A parte la lunghezza degli episodi (e la loro lentezza), la qualità che era andata sempre più scemando, anche le situazioni erano diventate pesanti e rindondanti secondo il mio punto di vista, così ho mollato.

Mchan