Auguri!!!

Buona Befana così:

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Mchan

Ps: i gusti sono: normale glassata rosa, normale glassata al caramello con pezzi di kitkat, krapfen ripieno di marmellata alla ciliegia glassato e con polvere di nocciole, altro caramello, normale glassata gialla con caramella fritz, ripiena alla crema di nocciole glassata al cioccolato fondente con mini mashmellow.

Mercatini natalizi

Ne ho visitati parecchi.

I primissimi sono stati quelli in Germania.

Naturalmente c’è quello di Aachen, situato nella  piazza principale davanti al municipio.

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Purtroppo non mi ricordo i nomi degli altri paesini, ma erano tutti molto carini.

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Altro mercatino estero molto carino è quello di Vienna, o meglio quelli, perché ce ne sono a decine. Il più particolare è sicuramente quello nella piazza del comune.

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Rimanendo in Austria anche a Salisburgo ce ne sono diversi, ma anche qui il più grande e fornito è quello situato nella piazza del duomo.

salisburgo

Il mercatino di Innsbruck invece è dislocato in varie piazzette nel centro.

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Anche a Praga ce ne sono svariati nei punti più turistici della città come il castello e la piazza del vecchio municipio.

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A Londra invece del mercatino natalizio c’è una specie di villaggio invernale, il Winterland, che assomiglia più ad un Luna Park con svariati stand gastronomici.

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In Italia ne ho visitati solamente due.

Il primo a Ferrara, nella piazza principale del duomo.

Sorry ma non ho trovato le foto.

Il secondo a Greccio, anche questo nella piazza principale.

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In questo paesino è possibile visitare anche un museo del Presepe.

Il mio preferito rimane quello di Aachen. Forse perché è tra i primissimi che ho visitato, ma anche perché era davvero pieno di stand con artigianato natalizio e molto variegato.

Ed a voi piacciono i mercatini di Natale? Quali avete visto? Quali mi consigliereste?

Mchan

 

Ruhpolding

Nella nostra gita ai mercatini natalizi abbiamo soggiornato qui, in un comune della Baviera.

Noto soprattutto per la sua stazione sciistica e per aver ospitato svariate volte tappe della Coppa del Mondo di sci e di combinata nordica.

Molto carino e caratteristico, con le facciate delle case affrescate da scritte (tipo insegne di negozi ed alberghi) oppure veri e propri dipinti tipicamente tirolesi.

Il nostro albergo era delizioso.

Le camere avevano i mobili in legno e le rifiniture caratteristiche di una baita in montagna.

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Queste sono le decorazioni in giro per l’albergo:

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La colazione era servita in una sala molto carina, con i divanetti di legno e delle ceramiche deliziose. Purtroppo di dolce c’era poco e nulla, praticamente solo del succo di frutta, thé e burro e marmellata per farcire i panini (belli caldi). Il resto erano tutti cibi salati come affettati, formaggio, pomodori e cetrioli.

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Questo è il panorama che si poteva vedere dalla nostra camera alle h7 del mattino:

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Mchan

 

 

 

Aachen

Altra città che abbiamo avuto modo di visitare è Aachen (od in italiano Acquisgrana).

Siccome era molto vicina a dove abitava mio fratello ci siamo state svariate volte sia in estate che in inverno, ma la stagione migliore è sicuramente il periodo natalizio perché la piazza centrale si riempie di mercatini caratteristici e l’atmosfera è davvero molto bella.

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Alle spalle del mercatino si può vedere il municipio in stile gotico che fu costruito sulle fondamenta del castello di Carlo Magno.

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E poi c’è la cattedrale che fu eletta per volere di Carlo Magno nel 786 d.C., qui fu sepolto ed i suoi resti sono ancora conservati all’interno di un reliquario completamente d’oro.

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Oltre al mercatino natalizio Aachen è una città universitaria con molti locali e l’ospedale più grande d’Europa, l’ospedale universitario di Aachen o UKA.

Visto da fuori sembra un’enorme fabbrica. In realtà è un centro molto quotato per la medicina e la ricerca ed accoglie studenti da tutto il mondo.

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foto esterno presa dal web

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foto interno presa dal web

In giro per la città ci sono svariate fontane molto carine e per nulla banali.

Una di esse rappresenta Carlo Magno e è la più antica fontana della città ancora in funzione.

Una viene chiamata la fontana delle bambole e sembra una specie di carillon.

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Nella città ci sono anche molti negozi che vendono i dolci più famosi della Germania: lo strudel ed i biscotti al pan di zenzero.

Questa statua in bronzo è di fuori a quello più quotato.

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Mchan

Colonia

Mio fratello ed i miei adorati nipotini al momento sono nella terra dei krapfen, dei pretzel, dei wurstel e della birra.

Per ora non abbiamo idea di quando andremo a trovarli, però in passato, perché mio fratello già ci era stato, ci siamo state molte volte.

Per lo più abbiamo visitato il centro – ovest.

Quindi Colonia con il suo Duomo tipicamente gotico.

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È la quarta città per numero di abitanti del paese. Quasi completamente ricostruita dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Il Duomo fu fatto costruire per ospitare le reliquie dei Re Magi. La sua costruzione richiese più di 600 anni ed all’epoca era l’edificio più alto del mondo. Tutt’ora ha la più grande facciata per un edificio religioso. Durante la seconda guerra mondiale venne colpita 14 volte, ma rimase in piedi. Dal 1996 è Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

La cosa per cui è sicuramente famosa la città è l’omonima acqua.

Essa è un profumo a base alcolica inventato dall’italiano Giovanni Maria Farina all’inizio del XVIII secolo.

In centro c’è un negozio dove si vende quella originale.

L’aneddoto buffo è che nel locale ci sono delle fontane che invece dell’acqua normale fanno sgorgare dai loro rubinetti l’acqua di colonia. Ebbene, quando abbiamo visitato la città era estate e faceva caldo e mia madre ha avuto la brillante idea di rinfrescarsi con quella. Naturalmente perché non se ne era accorta, ma poi è rimasta con una puzza tremenda addosso perché un conto è spruzzarsene un po’ un altro è praticamente lavarcisi. 

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Altro aneddoto buffo è questo tizio:

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In realtà non è un tizio, ma un manichino, solo che se te lo ritrovi in una foto con davanti i parenti sembra un tizio intrufolato nell’inquadratura. Tra l’altro ha anche un’espressione buffa.

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Mchan

 

Oktoberfest

Ho provato questo posticino vicino casa.

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Un tagliere tedesco od italiano più una birra €5, non male.

Il tagliere italiano consisteva in affettati, torta salata e formaggi più miele ed aceto balsamico.

Mentre quello tedesco aveva un wurstel bollito, patatine fritte, due crostini di pane con salsa al peperone e salsa al carciofo ed una paio di pezzi di Pretzel. Unica pecca: le patatine fritte erano quelle da fare al forno per cui erano un bel po’ mosce…

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Mchan

 

Cibo tedesco e dolciumi

Ottobre è il mese di Halloween e dell’Ocktober Fest.

Quindi anche se è già novembre vi parlo dell’unico cibo tedesco che ho comprato e provato (sì, sempre da Lidl, ora che me lo hanno aperto vicino casa è la mia fine):

Kasepatzle

cibotedescoSono delle conchigliette di pasta di farina ed acqua con un condimento di cipolle e formaggio. Buone, un po’ troppa cipolla per i miei gusti, ma gustose. E facili da preparare. Basta metterle in una padella con del burro e dell’acqua e lasciare che il formaggio si squagli.

E di un po’ di dolciumi.

Tronky al cocco

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A me piace il cocco, il tronky pure allora perché non provarlo?

Risultato? Buonissimo!!! Unica pecca: dicono che all’interno vi siano delle gocce di cioccolato, ma non è che si sentano moltissimo…

Duplo bianco

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In una parola: buonissimo!!!!!!!!!!!!!

Che poi c’è scritto limited edtion (ovvero edizione limitata) ma ogni volta che sono andata al supermercato negli ultimi mesi l’ho visto, mah…

Caramelle Haribo gusto Banana e Fragola

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Entrambe hanno il sapore del frutto, ma io preferisco quelle alla banana 🙂

Ritter Sport Weiss + Crisp

Cioccolato bianco con corn flakes.

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Buonissimo, naturalmente è molto dolce a causa del cioccolato bianco, ma i corn flakes sono croccanti e smorzano un po’ il sapore melenso.

Mchan

 

Luci natalizie

Come sono nelle vostre città?

Qui da me dipende. Alcuni negozianti mettono la propria e quindi la via è variegata. Altri si mettono d’accordo e si vedono svariate forme natalizie (tipo alberi, fiocchi, palle o comete) allineate su tutta la via. Altri ancora preferiscono addobbare lo spazio sopra le corsie con delle luci che pendono da dei fili stesi trai lampioni. Se le luci sono belle l’effetto che si avrà è tipo di neve che cade. Molto suggestivo.

Naturalmente le varianti sul tema sono molteplici.

Quest’anno, al centro, a via del Corso, ci sono le bandiere del mondo che di natalizio hanno poco e niente.

Su via Condotti ci sono degli alberelli stilizzati con le luci bianche ed al centro un serpente che si morde la coda. Quest’anno è stato Bulgari a sponsorizzare le luci, le altre grandi marche hanno fatto la figura dei pulciari (come si dice qui). Cioè, Prada, Valentino, Armani, Cartier, Louis Vuitton, Gucci non avevano due lire per mettere due lucine a tema? Pare di no dato che anche le loro vetrine di natalizio hanno ben poco. L’unica via che si salva è via Frattina. Le luci non sono proprio indimenticabili, ma almeno sono natalizie: degli alberi verdi a cono con sotto delle palle dorate. Non so se si illuminavano di sera però, perché ci sono stata di mattina. Invece su via del Babbuino ci sono delle enormi rose bianche. Mah… A questo punto preferisco quelle del mio quartiere: dei pacchi regalo bianchi con dei fiocchi di neve blu.

Comunque niente a che vedere con ciò che segue.

A Vienna un intero edificio era illuminato così:

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In Germania ci addobbano un’intera casa con giardino:

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A Salerno c’è proprio una specie di sagra delle Luminarie. Quest’anno il tema erano le fiabe e la villa era addobbata con luci che ricordavano Cenerentola e Peter Pan:

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salerno

Mchan

Castello di Neuschwanstein

Ultima tappa in terra austriaca/svizzera/tedesca.

Ci troviamo nella Baviera, di fronte (e poi dentro) il castello delle favole per eccellenza. Questo castello è stato fatto costruire da re Ludwig II nella seconda metà del diciannovesimo secolo. Le sale interne sono un omaggio a Richard Wagner, ognuna ha come tema una sua opera.

Appena si arriva alle pendici del monte dove è stato costruito si ritrovano vari edifici sedi di negozi e locali di ristoro. Per arrivare in cima bisogna prendere un autobus-navetta oppure si può andare a piedi (ma è una bella sfacchinata) oppure prendere la carrozza. Noi abbiamo optato per la prima opzione ed abbiamo fatto la fila per salire su di un autobus che era più pieno della metro nell’ora di punta alla stazione centrale (per noi romani Termini). Che poi comunque ci ha lasciati a circa un km (credo, non sono molto brava con la misurazione ad occhio delle distanze) dal castello. E quindi vai di piedi per un sentiero tortuoso.

Finalmente si arriva, con il fiatone dovuto sia alla scarpinata che alla fretta nel farla perché l’entrata aveva un’orario da rispettare, e si procede con la visita audio guidata.

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La prima stanza che si incontra è l’anticamera dell’appartamento reale al terzo piano.  Qui le pareti sono decorate con affreschi raffiguranti la leggenda di Sigurd dalla quale Wagner ha tratto il suo “Anello dei Nibelunghi”.  Da qui si giunge alla sala più sfarzosa del castello: quella del trono, che però è rimasta incompiuta, comunque è bellissima lo stesso. Tutta sui toni dell’oro e del blu, in stile arabeggiante, con un enorme candelabro in ottone dorato che pende dal soffitto ed una scala di marmo di Carrara che doveva portare al trono che però non c’è mai stato. Il pavimento è a mosaico e vi è rappresentato il globo terrestre incorniciato dai cicli della flora e della fauna. Nella cupola sovrastante invece ci sono il cielo, il sole e le stelle.

Si prosegue per la sala da pranzo dove ci sono quadri che rappresentano scene della guerra dei cantori (1207 circa), dalle cui finestre si può godere di un panorama splendido compreso di cascata di 45metri e ponte di 91metri.

Arriviamo nella stanza da letto in legno di quercia intagliato in stile tardo gotico con tappezzeria color blu savoia ed oro. E qui ho lasciato il mio cuore sul letto a baldacchino, anche se poi mia madre mi ha ricordato che quei fantastici intagli raccoglievano una quantità enorme di polvere difficile da spolverare. Oltre alla mia avversione anche solo per il letto a ponte, claustrofobico… I dipinti alle pareti rappresentano scene da Tristano e Isotta (bellissimi). Accanto vi è la cappella con un altare a portelli riccamente intagliato.

Lo spogliatoio è l’unica stanza che non ha il soffitto in legno, però tutto il resto sì. Le pitture rappresentano scene della vita del Minnesanger Walther von der Vogelweide (tra il dodicesimo ed il tredicesimo secolo). Su un tavolinetto vi si trova la cassetta dei gioielli del sovrano. Qui la tappezzeria è di color viola con ricamate delle piume di pavone.

Il soggiorno è composto da un grande salone diviso da colonne, dietro le quali vi è uno spazio per poter riposare. Le pitture rappresentano la leggenda di Lohengrin. Le ante della libreria riportano quadri di Tristano e Isotta, Parsifal e Sigfrido. Dal soffitto pende un candeliere in ottone, mentre le tappezzerie sono in azzurro chiaro con ricami di cigni.

Da qui si accede alla grotta ed al giardino d’inverno. Molto carino ma anche molto buio.

Poi vi è lo studio in stile romanico con tappezzerie color verde ricamate con gli stemmi e le losanghe della baviera.

L’ultima sala è quella dei Cantori. I molti dipinti murali raffigurano personaggi del Parsifal mentre la scenografia nella loggia rappresenta il giardino del mago Klingsor. Al di sopra delle due porte vi è lo stemma reale bavarese. Anche qui lo stile è molto arabeggiante/medievale, con il soffitto in legno, i candelabri pendenti e quelli ai lati. Questa sala non è stata mai usata dal re Ludwig II, fu usata per la prima volta nel 1933 in occasione del 50° anniversario della morte di Wagner.

Al termine della visita si può vedere la cucina del castello con tanto di utensili vari.

In una saletta sulla via dell’uscita vi è un modellino del castello.

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E poi naturalmente i bagni, il bar ed il negozio di souvenir.

Quando si esce dal castello vi aspetta lo stesso percorso dell’andata per cui prendete fiato.

Questo castello è famosissimo perché Walt Disney lo usò come modello per il castello del cartone de “La bella addormentata nel bosco” (1959), che poi è presente in tutti i parchi a tema Disney.

Io lo consiglio a tutti quelli a cui piace fare una bella passeggiata tra il verde con anche un pizzico di arte e storia, alle famiglie ed ai nostalgici come me delle belle favole con le principesse ed i principi azzurri sui cavalli bianchi.

Mchan

Ps: le foto sono poche perché all’interno è vietato farle e fuori il tempo non era granché bello. Comunque in rete se ne trovano tantissime, specialmente del castello preso dall’alto che è uno spettacolo.