Lasciamo Santiago de Compostela e ci fermiamo in un paesino sulle montagne lì vicino che si chiama Cebreiro. Questo villaggio è immerso nella nebbia che si dice venga portata dalle streghe.
Gli unici due edifici da visitare, oltre ai negozietti di souvenir, sono delle rovine della casa più antica della Galizia chiamata Pallozas.
E la chiesetta di Santa Maria.
Qui i pellegrini arrivano come ultima tappa prima di entrare nella città di Santiago.
E sempre qui è possibile farsi timbrare un qualsiasi pezzo di carta dall’ufficio dei pellegrini con il timbro del Cammino od un facsimile, non ho ben capito.
La storia delle streghe non è solamente una leggenda che ci ha raccontato la nostra accompagnatrice, è davvero una specie di tradizione popolare. Guardate un po’ come sono fatti i secchi per la spazzatura.
Mchan
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Il Cammino di Santiago
E’ stato dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1985 e Itinerario di devozione europeo dal Consiglio d’Europa nel 1987.
Gli stati che percorre sono la Francia e la Spagna per un totale di 800 km percorribili in circa un mese.
Il simbolo principale è la conchiglia. Essa è anche una sorta di freccia che indica la via.
Il pellegrino percorre circa 20 km al giorno e la sera si ferma nei vari ostelli che si trovano lungo il percorso. Ci sono quelli pubblici, più economici, ma anche quelli privati. Ad ogni tappa gli viene timbrata la credencial, ovvero la carta del Pellegrino rilasciata dall’Autorità ecclesiale.
Il pellegrino può essere o meno credente. Il percorso infatti non è solamente per i cattolici, ma è una sorta di percorso spirituale nel significato più ampio della parola.
Ci si ritrova a contatto con la natura, a volte anche completamente soli, sotto le intemperie, ad affrontare sfide con sè stessi.
E poi si arriva in una città deliziosa, dove si va ad abbracciare il Santo che ci ha protetti lungo il cammino, si può andare a messa o semplicemente godere della compagnia di altri viaggiatori ed assistere a concerti in piazza.
Mchan
Weirdness Santiago
Qui la mascotte è il polipo. Si può trovare in ogni trattoria o ristorante, ma anche nella vetrina di un negozio di merceria.
Ma si possono anche incontrare dei finti pellegrini fuori dai negozi.
Che se arrivi dall’altra parte ti prende un colpo.
Mentre un negozietto vendeva queste Fanta ai gusti più strani.
In ordine: fragola, mango, ananas, uva, mirtillo, pesca, frutti rossi.
Mchan
Spagna del Nord parte 11
Finalmente arriviamo a Santiago de Compostela, meta finale del pellegrinaggio le cui tappe abbiamo toccato anche noi.
L’albergo è a circa un paio di km dal centro e proprio sul cammino, per cui percorrendoli a piedi, come abbiamo fatto, abbiamo percorso l’ultimissimo tratto anche noi.
Come vi dicevo andiamo subito a fare una passeggiata al centro, soprattutto per andare ad abbracciare San Tiago (il nostro San Giacomo, ebbene sì, Tiago sta per Giacomo e non per Diego, come si potrebbe pensare per assonanza).
La statua del Santo si trova nella cattedrale, proprio sopra l’altare e ci si arriva da una porta laterale. I pellegrini, appena arrivano in città, vengono ad abbracciarla.
Poi torniamo fuori che se rimaniamo per la messa facciamo tardi, quindi preferiamo passeggiare ancora un pochino per le vie del centro.
Il giorno seguente ci aspetta la guida e ci fa fare un giro molto più approfondito del centro storico, compreso il mercato che è davvero molto bellino.
Devo dire che la città è molto curata, ci sono svariati negozietti di artigianato e non solo di semplici souvenir, molte trattorie ed anche un paio di piccoli teatri interessanti.
Naturalmente i segni del cammino sono ovunque.
Mchan