Eravamo canzoni

Anno: 2021

Paese: Spagna

Regia: Juana Macas

Genere: commedia, sentimentale

Soggetto: romanzo “Canciones y Recuerdos” by Elisabet Benavent

Cast: Mara Valverde, Alex Gonzalez, Elisabet Casanovas, Susana Abaitua, Miri Perez-Cabrero, Eva Ugarte

Trama: Macarena, detta Maca, è l’assistente di una influencer. Ha due migliori amiche e tutte e tre sono in un periodo di crisi esistenziale. Lei è stanca di essere sottopagata e quasi schiavizzata dalla sua datrice di lavoro, per non parlare delle continue umiliazioni, Adriana è in crisi matrimoniale e Jimena è alla costante ricerca del suo amore perduto.

Credo di non aver visto film più brutto.

A cominciare dal titolo che non c’entra assolutamente nulla con la trama. Pensavo fosse un musical, ma non lo è, allora ho pensato che comunque ci si riferisse in qualche modo a delle canzoni, ma nulla. La musica non è praticamente contemplata se non come normale soundtrack.

Ed in questo caso non è colpa dei traduttori italiani perché è letteralmente quello originale: “Fuimos Canciones”

Della trama non ne parliamo. Non si approfondisce nulla. La protagonista che a volte parla direttamente con lo spettatore non è male, ma non associata anche a flashback dove la lei presente interagisce con il passato ed i dialoghi con le due parti di lei stessa (stile diavoletto ed angioletto). Un po’ troppo.

Il motivo per cui ce l’ha con il suo ex non si sa bene fino alla fine, ma è comunque ridicolo al confronto con l’astio che prova per lui e con tutto quello che gli fa per vendicarsi. E vuole anche apparire come una novella femminista emancipata. Sembra solamente una bambina dell’asilo. E poi, passi anche parlare male di lui alla nuova fidanzata (stupido, ma ci può stare), ma tutta quella scenata nel suo posto di lavoro aizzando anche i suoi studenti contro di lui l’ho trovato davvero al limite dello psicopatico.

Le storie delle due amiche sono portate avanti con molta superficialità. La prima, la sposata, sembra avere solo scene di sesso. Non si capisce che reali problemi abbia con il marito ed il perché sia arrivata dove è arrivata alla fine. La seconda è assurda. Praticamente il suo ragazzo è morto e lei pensa che si sia rincarnato in qualcun altro e lo sta cercando. Prima di tutto la reincarnazione non funziona come pensa lei. Lo cerca in altri uomini adulti. In teoria ci si rincarna in neonati. Secondo le basta una minima cosa che il nuovo tizio ha in comune con il suo ex per partire in quarta per poi interrompere altrettanto bruscamente quando vede o sente una cosa “sbagliata”. E le sue amiche invece di aiutarla pagano un tizio per sembrare la reincarnazione tanto cercata. Da malati.

Salvo solamente il finale che nella sua assurdità almeno non è scaduto nel banale.

Mchan