Cast: Odile Vuillemin, Guillaume Cramoisan, Philippe Bas, Jean-Michel Martial, Vanessa Valence, Raphael Ferret, Juliette Roudet, Sophie de Furst, Diane Dassigny
Questa serie francese giunta alla decima stagione parla di una criminologa che si trova a collaborare con una squadra omicidi. Questa serie mi è piaciuta molto, nonostante un po’ di difetti verso la fine del primo arco narrativo. Il personaggio principale è carismatico e funziona. L’attrice è bravissima. All’inizio è davvero molto sopra le righe, ma funziona perché è comunque empatica. I suoi outfit sono strambi, ma hanno un loro senso e mi piace che riutilizzi gli stessi capi anche nelle stagioni successive. La sua storia personale è intrigante, anche se un po’ inverosimile, viene rapita più volte ed ad un certo punto le viene riscontrata la schizofrenia dalla quale si cura a tratti, od almeno è quello che ci fanno vedere. Fortunatamente evitiamo la relazione con il partner poliziotto, che altrimenti sarebbe stata un cliché, ed abbiamo in cambio un vero rapporto di amicizia (secondo me il più bel rapporto d’amicizia tra un uomo ed una donna all’interno di una serie televisiva, mai scalfito da un’attrazione reciproca o flirt). In alcune stagioni i casi di episodio sono stati meno consistenti per dare spazio alla trama orizzontale, ma in linea di massima ogni stagione ha sempre avuto una media molto alta. Ripeto: uniche pecche le storie un po’ ripetute (la prima protagonista è stata rapita due/tre volte), il finale di stagione quasi sempre con un probabile morto e poi il cambio di protagonista. Niente contro il nuovo personaggio, anche se carismaticamente parlando dieci spanne sotto l’altra, ma il fatto che anche lei abbia una miriade di problemi personali, con altrettanti rapimenti, la fa diventare una sorta di brutta copia della precedente. I comprimari hanno delle solide trame personali, oltre che personalità ben delineate. Anche se il personaggio dell’informatico è un po’ troppo fuori di testa. Lo fanno innamorare della collega, poi della sorella di questa ed infine della figlia. Ed il tutto senza mandarlo in terapia nemmeno per una seduta. Hanno sviluppato bene anche il personaggio della sorella della poliziotta che all’inizio è solo una comparsa tanto per creare un po’ di movimento nella vita della tipa, ma poi diviene protagonista ufficiale con una trama credibile e non solo come toppa per la dipartita dell’altra.
Il finale della penultima stagione non l’ho capito molto bene. Non ho compreso se la protagonista sia morta o meno. Spero in una delucidazione all’inizio della stagione seguente. Io posso capire che le attrici interpreti delle protagoniste si possano stufare di dover recitare sempre lo stesso personaggio e quindi decidere di lasciare la serie, però dopo tutte le varie peripezie che il personaggio ha affrontato, e soprattutto dopo che all’inizio della stagione era già fuori dalla squadra, in un’altra città con un’altra vita e nonostante sia tornata, falla morire non la trovo una grande idea. Nemmeno far arrivare una nuova criminologa donna sinceramente. Ecco, questo riciclaggio di idee mi fa storcere un po’ il naso e desistire dal proseguire la visione.
Edit: ho scoperto ora che il finale è volutamente aperto poiché l’attrice che interpreta la protagonista non solo ha deciso di lasciare la serie, ma voleva anche che il personaggio morisse per non aver proprio nessuna chance di poter tornare in futuro. Gli autori però non erano d’accordo così hanno creato questo finale aperto ed ad interpretazione, ma sinceramente pure troppo.
Cast: Tom Selleck, Donnie Wahlberg, Bridget Moynahan, Will Estes, Len Cariou, Amy Carlson, Nicholas Turturro, Sami Gayle, Jennifer Esposito, Marisa Ramirez, Vanessa Ray, Tony Terraciano, Andrew Terraciano, Abigail Hawk, Gregory Jbara, Robert Clohessy, Steven R. Schirripa
Trama: la famiglia Reagan, di origini irlandesi, ha una tradizione famigliare come componenti del corpo di polizia della città di New York e di domeniche passate insieme. Generazioni e caratteri che si scontrano, ma che si vogliono bene e si rispettano.
Avete presente quando una serie parte bene e poi vi scade? Così è stato con questa. All’inizio è stato interessante vedere come 3 diverse visioni potessero comunque convivere. Le storie personali dei protagonisti. Ma ad un certo punto risulta un bel po’ ripetitivo. Da una parte abbiamo il capofamiglia che è anche capo della polizia di New York, il primogenito è detective, l’unica figlia femmina è procuratore e l’ultimo genito un agente con laurea in giurisprudenza ad Harvard, per questo farà presto carriera.
Gli scontri riguardano sempre padre e figlio maggiore contro figlia. Perché vedono le questioni da due prospettive diverse. I primi sono istintivi e poco diplomatici, mentre lei è più ligia alle regole. L’altro figlio rimane sempre un po’ nel mezzo. A mitigare la situazione, che a volte si fa un po’ pesante, ci pensava la moglie del primogenito finché non hanno deciso di farla morire. Scelta che non ho capito per nulla.
Ma la scelta che mi ha fatto allontanare è stata il far fidanzare il figlio piccolo con la sua partner. A parte la banalità della cosa, ma lei è davvero antipaticissima. Io non l’ho mai sopportata, né da semplice partner né tantomeno da fidanzata. Il loro rapporto è sempre stato un continuo punzecchiarsi ed un continuo voler essere la migliore da parte di lei. Quando poi lo hanno promosso e trasferito, lei ha voluto trasfersi nello stesso distretto (nonstante lo stesso padre di lui, nonché capo della polizia, glielo abbia sconsigliato) e naturalmente hanno dovuto tenere la relazione segreta perché lui era il suo capo. E nonostante lei ribadisca più volte che non vuole favoritismi in quanto fidanzata del figlio del capo assoluto, con i fatti dimostra tutto il contrario. Prima di tutto si reca di continuo in ufficio da lui per fargli conoscere la sua opinione su qualsiasi decisione lui prenda, che è sempre il contrario di quello che pensa lui. E poi gli va a riferire ciò che dicono i colleghi sottoposti (che all’inizio non lo potevano vedere) spronandolo a prendere dei provvedimenti su cose di cui non avrebbe mai dovuto venire a conoscenza. E’ davvero una piattola. Poi, dopo essersi sposati, spingeva affinché prendessero in affitto un appartamento a costo agevolato solo grazie al loro cognome dando contro al neomarito che non ha mai voluto questo tipo di favori. Per non parlare del fatto che voleva farsi aggiungere il cognome di lui dopo il suo. E qui altra incoerenza. Non voleva prendere direttamente il cognome di lui perché voleva essere indipendente (il classico atteggiamento da femminista spicciola), però lo voleva aggiungere. A che pro? Se non vuoi favoritismi questa cosa la eviti. E poi quando il comandante del distretto ha detto loro che essendo sposati dovevano dividersi lavorativamente parlando hanno leggermente storto la bocca. Che pesantezza!
Non credo di aver mai visto un personaggio più fastidioso ed incoerente, forse l’unica che può giocarsela è Iris di The Flash. Per questo da quando è fissa nel cast non riesco più a seguire la serie. Ho anche saltato la puntata con il loro matrimonio. Se la becco in tv e non c’é null’altro ok, altrimenti non mi interessa di saltare degli episodi.
Ultimamente mi sta dando fastidio anche il rapporto tra il capofamiglia e la figlia. Entrambi si scontrano spesso per lavoro, avendo due visioni opposte, ma ci poi si ripercuote anche nella vita famigliare e questa situazione la ripetono in loop. E’ estenuante. Ogni fine episodio sembra che si riappacificano comprendendo che devono tenere fuori il lavoro dal loro rapporto e l’episodio successivo sono da capo a dodici. In teoria i due dipartimenti dovrebbero collaborare e non farsi la guerra.
Anche la situazione più bella di ogni puntata, ossia la scena della tavolata della domenica, man mano che si va avanti con le stagioni è sempre più relegata ad una manciata di minuti a fine episodio se non serve a far scatenare qualche litigio. Peccato.
Nonostante tutto continuo ad amare Tom Selleck nei panni del capo famiglia nonché capo della polizia. Stranamente in questa veste non mi ha fatto rimpiangere affatto i bei tempi di Magnum P.I. 😜😁
Cast: Mandy Patinkin, Thomas Gibson, Lola Glaudini, Shemar Moore, Matthew Gray Gubler, A.J. Cook, Kirsten Vangsness, Paget Brewster, Joe Mantegna, Rachel Nichols, Jeanne Tripplehorn, Jennifer Love Hewitt, Aisha Tyler, Adam Rodriguez, Damon Gupton, Daniel Henney, Josh Stewart, Nicholas Brendon, Jane Lynch, Meredith Monroe, Rochelle Aytes
Questa è una delle mie serie preferite di sempre.
Mi dispiace che sia giunta all’ultima stagione, ma capisco che era giunta la sua ora.
Purtroppo questi ultimi dieci episodi non è che mi siano piaciuti molto.
Già il finale della scorsa stagione, con la questione Spencer&JJ appesa, mi aveva fatto storcere un po’ il naso e per tutto il tempo che è passato fino all’uscita di questa stagione ho sperato che gli autori tornassero indietro ed invece che fanno? Ci mettono il carico da 11. Perché il bel discorsetto sul letto post operazione JJ poteva benissimo risparmiarselo. Che senso ha dire a Spencer che è stato il suo primo amore, lo ha sempre amato, ma siccome ama anche Will, suo marito, e la famiglia che ha creato con lui non può mollare tutto. Ma che situazione hai messo addosso a quel poveretto? Come si può ritornare ad un rapporto di amicizia dopo una rivelazione del genere? Ma non era meglio se avesse detto di aver mentito a quel criminale? Era sotto minaccia di una pistola, non sarebbe stato poi così strano, no? No. Per dare il contentino ai fans shipper della coppia Spencer&JJ hanno creato questo casino, che poi hanno risolto così: vabbè, ma tanto passiamoci sopra che siamo amici e lavoriamo insieme. Appunto. E nel giro di un paio di episodi hanno trovato un interesse amoroso a lui per non fargli fare la parte del cornuto e mazziato. In 14 stagioni non sono stati in grado di avergli fatto avere uno straccio di relazione, quella che gli si avvicinava di più l’ha avuta con una perseguitata da uno stalker che praticamente non ha mai visto e che alla fine è morta, ed ora tutto d’un tratto trova la tipa carina, simpatica e pure brillante. Vabbè…
Ma poi vogliamo parlare di come è iniziata la stagione? Benissimo correlarsi con un caso precedente lasciato aperto, ma trattare Rossi da rincretinito anche no. Che poi l’unica rincretinita è stata JJ che si è fatta sparare come una qualsiasi recluta appena uscita dall’accademia. E, tra l’altro, non aveva neanche tutto questo bisogno di prenderla quella pistola dato che si trovava almeno una decina di metri lontana dai fuggitivi.
E non è che prosegue meglio. L’S.I. che fugge nel secondo episodio praticamente viene lasciato da parte, neanche un accenno, in compenso abbiamo casi che si ricollegano a vecchie indagini che però non dicono granché. Forse solo quello incentrato su Spencer e la tipa killer a pagamento che ha cercato di incastrarlo in precedenza ha un po’ più di appeal, però l’ho trovato forzato. Prima di tutto accannirsi sulle persone vicine ai nostri “eroi” sa di visto e rivisto. In secondo luogo ho trovato il concept privo di verosimiglianza. Tralasciando il fatto che la tipa fosse in prigione e non si capisce come abbia fatto a comunicare con la complice, ma la tempistica non è credibile. Spencer e Max sono al terzo appuntamento, quindi penso si vedano solo da un mesetto forse, come ha fatto la complice a capire che fosse una storia seria e non un paio di incontri, magari anche con una conoscente e non un interesse amoroso? Mi è piaciuto come hanno risolto la questione, ma sinceramente l’avrei spalmata in un paio di episodi, che mi è sembrato il tutto troppo frettoloso.
L’episodio intitolato, almeno in Italia, “Sabato” mi è sembrato messo lì tanto per. La trama crime era stupida e con dialoghi messi a casaccio (Penelope che legge cose orrende nel dark web, lo fa da 15 anni, perché tirarlo in ballo ora? Ed il tizio russo che la perseguita non mi sembra più pericoloso di tutti quelli che hanno cercato di ucciderla in precedenza, anche perché lo ha localizzato per cui lo può controllare). La trama “vita personale” ha avuto la sua buona dose di no sense. Per prima cosa Matt che si ricorda ad un passo dal parto della moglie che questo sarà il loro 5° figlio e che non sa se potrà mandarlo al college. Caso strano Rossi trova il taccuino con le storie ed ha l’idea di farci un libro. Emily che sembra un’alcolizzata dato che beve già in mattinata. Tutta la storia del suo ex vicino di casa complottista che le fa causa dopo anni è stata allucinante. Prima di tutto ci deve pensare l’avvocato, tu citato in giudizio non puoi parlare con chi ti cita, soprattutto se questo è un pazzo invasato. Secondo poi, ma che ti frega? Sei dell’FBI, avrai una rete di protezione contro questi tizi squilibrati, no? Altrimenti chiunque può svegliarsi una mattina e decidere di citare in giudizio un agente per questioni così strampalate.
L’episodio un po’ più ricco di tensione è stato quello del rapimento di Luke e Matt, anche se pure qui il fattore scatenante era tiratissimo.
Ma poi vogliamo parlare degli episodi finali? La parte crime non è stata un granché, la tizia che viene rilasciata anche se tutta la squadra del B.A.U. dà parere negativo è abbastanza tirata. Ma Spencer che ha subito un’esplosione e prende subito un aereo? Mi ricordo che per lo stesso motivo Hotch era stato costretto a tornare alla base in auto. Ma poi nessuna visita in ospedale, veramente molto poco credibile. Per non parlare della squadra che non lo vede arrivare al lavoro il giorno seguente e non si preoccupa affatto, nemmeno una telefonata. Poi non ho capito perché nelle “visioni” fargli incontrare il serial killer che aveva perseguitato Hotch e non uno di quelli che ce l’avevano avuta con lui. E tra l’altro tutta la faccenda è stata una copia di ciò che era successo al sopra citato Hotch quando quell’S.I. lo aveva accoltellato. Quindi roba già vista. E Maeve? Se la sono scordata in tutta la faccenda con JJ e la ritirano fuori ora? Ma davvero??? Ma chi l’ha scritta quest’ultima stagione? Unica cosa apprezzata il flashback di una scena dei primi episodi della prima stagione, anche se avrei preferito rivedere almeno i due che non sono “morti” (sì, lo so che uno è stato cacciato in malo modo e l’altro era impegnato, ma io ci speravo).
In effetti avrei preferito che la festa finale fosse per la pensione di Rossi e non per il cambio di lavoro completamente no sense di Penelope.
E vogliamo parlare della rottura della relazione tra Luke e Lisa? Buttata lì all’inizio del penultimo episodio tanto per accontentare di nuovo gli shipper e fargli chiedere un appuntamento a Penelope. E la totale scomparsa di Max? Ed il completo trascuramento del personaggio Tara?
Ci hanno quasi preparato ad uno stravolgimento della squadra per quasi metà della stagione per poi concludere con un nulla di fatto. A questo punto avrei preferito che Emily andasse a Denver dal suo compagno, JJ a New Orleans, Rossi in pensione e gli altri rimanessero a formare una nuova squadra con nuovi elementi.
In conclusione posso affermare che lo show ha perso un bel po’ del suo smalto. E probabilmente meritava una fine più in crescenza. Un serial killer nuovo di zecca, oppure una caccia al killer che era fuggito nel secondo episodio spalmato su tutti i restanti episodi della stagione, insomma, sicuramente qualcosa di più accattivante.
E l’ultima scena, con Penelope che spegne tutti i computer, aveva senso, ma anche no. Nel senso che è stata sicuramente d’effetto, ma se la squadra è appena partita per una nuova missione avrà bisogno del supporto informatico, no? Non è che andata via Penelope non c’è nessuno che la sostituisca e debbano tornare ai tempi di Gedeon&Rossi.
Ma poi cosa ha scritto in quel post-it????????
Nonostante tutto grazie per questi 15 anni passati insieme.
Sinceramente ho visto solo quelle di genere crime, a parte A Plain Coeur, per cui mi baserò solo su questo genere.
Come trama verticale, ossia il caso del singolo episodio, sono ben fatti. E’ la trama orizzontale che ogni tanto lascia a desiderare.
Non so se sia una questione di cultura sociale, ma spesso e volentieri le scelte personali dei protagonisti lasciano molto a desiderare. Per non parlare del fatto che una situazione capita più volte nell’arco di più stagioni. Ed in una serie crime non può essere verosimile.
Faccio degli esempi sulle serie che ho visto nell’ultimo anno:
Alice Nevers
Cassandre
Tandem
La prima parla di una giudice che segue in prima linea le indagini insieme ad un ispettore. Premesso che ho iniziato a seguirla dalla 5a stagione, quindi magari mi sono persa qualcosa, ma i due protagonisti hanno un’attrazione reciproca che a stento riescono a nascondere. Solo che lei, quando ho iniziato a seguirla, era incinta del suo ragazzo dai tempi del liceo con cui ha un tira e molla infinito e che al momento si trova in carcere. Il bimbo nasce ed il poliziotto gli fa da padrino, appoggiato dal padre di lei che non ha mai potuto vedere il vero padre del piccolo. Praticamente lei è eternamente indecisa tra l’amore adolescenziale padre di suo figlio ed il poliziotto. Ed è estenuante. Quando il primo esce di galera capita anche che lei li baci entrambi nell’arco di uno stesso episodio. Siccome non è più una ragazzina ed addirittura svolge l’incarico di giudice, avrei preferito più giudizio da parte sua. In più suo padre è davvero troppo invadente. Capisco che non abbia mai avuto a genio il padre del nipote, ma spingerla letteralmente nelle braccia del poliziotto più e più volte quando lei sta pensando di rimanere con l’altro l’ho trovato irritante. Poi ad un certo punto fanno uscire di scena il padre del bimbo e sembrerebbe che in questo modo la relazione con il poliziotto possa finalmente avere un seguito, ma dal nulla sbuca una figlia di lui che è addirittura incinta. Ora, a parte che lui aveva già una figlia adolescente, ma che al momento sembra essere sparita sia dallo schermo che dalla memoria dei personaggi, per i due piccioncini sembra essere un problema insormontabile. Se c’è lei nella vita di lui non può esserci anche la figlia e viceversa. Tra l’altro questa ragazza si porta appresso anche una miriade di guai e situazioni strane che lui essendo poliziotto avrebbe quanto meno dovuto sospettare ed invece nulla. Se si guardano le loro scelte e situazioni personali non puoi non porti la domanda: ma come fanno a risolvere i crimini se sono così tonti?
La seconda ha come protagonista una comandante della polizia che da Parigi si trasferisce in Alta Savoia per seguire il figlio che dopo essere stato ritenuto colpevole di rapina è stato mandato in un istituto per minorenni. Qui viene subito osteggiata da praticamente tutto il commissariato che avrebbe voluto uno di loro al suo posto. La vicenda andrebbe bene per la prima parte dell’episodio, poi, essendo adulti, avrebbero dovuto smetterla ed invece si prolunga per un paio di puntate risultando appunto puerile. Qui abbiamo subito una sorta di attrazione tra lei ed il suo sottoposto al quale ha “rubato” il lavoro. Sinceramente il più delle volte sfocia in una specie di molestie sessuali sul lavoro. Alcune, se non tutte, battute ed allusioni di lui sono fuori luogo. Qui non ci sono molti risvolti nella storia orizzontale, a parte il fatto che il figlio di lei cresce ed esce dall’istituto, ma continuano a vivere lì. Però la ripetitività c’è perché in ogni episodio viene ricordato che lei viene da Parigi e tutta la parentela di lui. Praticamente sono tutti nella giustizia.
L’ultima è partita abbastanza bene, ma arrivati alla terza stagione è un continuo di situazioni già viste ed irrealismo totale. I protagonisti sono due ex che si ritrovano a lavorare insieme nello stesso commissariato. Lei si è appena trasferita ed è il capo. I motivi di questo trasferimento indotto sono oscuri, sembra tipo uno dei segreti di Fatima, fino alla terza stagione in cui lo svelano e naturalmente è una cretinata. I due bisticciano tutto il tempo perché hanno due visioni completamente diverse sia della vita che dello svolgimento del lavoro. Però flirtano anche ed è un continuo girarsi intorno e girare intorno all’argomento. Si baciano, ma poi se lo rimangiano, ma continuano a stuzzicarsi, essere gelosi l’uno dell’altra, uno sfinimento atroce. I due hanno anche due figli adolescenti che durante la prima stagione andavano al liceo e nella terza hanno la maturità. Ok, a parte gli errori di costume dato che loro fanno l’esame e sono vestiti con abiti tipo autunnali e non estivi come dovrebbe essere perché anche in Francia l’anno scolastico finisce in giugno, i due ragazzi all’inizio avevano un anno di differenza che è poi magicamente sparito perché entrambi hanno fatto l’esame di maturità. Quindi sono diventati gemelli? Mah. Altra cosa leggermente assurda è la figlia che ha un periodo di ribellione, non va a scuola, non fa le verifiche, ma anche qui magicamente i professori non chiamano i genitori e lei passa l’anno con ottimi voti. Evidentemente ho avuto solo io la prof bastarda che per una interrogazione andata male a marzo aveva già deciso di darmi il debito nella sua materia senza 1. darmi la possibilità di rimediare all’insufficienza con altre interrogazioni e 2. conoscere quali voti avrei preso nelle verifiche successive.
Una delle note positive di queste serie è l’ambientazione, specialmente delle ultime due che sono girate in posti diversi da Parigi. Soprattutto Tandem che si svolge nella zona di Montpellier ed i cui casi sono costruiti su attività caratteristiche del territorio.
Voi seguite od avete mai visto qualche serie francese? Anche di altro genere magari. Che ne pensate del loro modo di vedere le situazioni private? Magari sono io quella strana.