Perfect by Cecelia Ahern

Seconda di copertina:

“Celestine è in fuga. Fino a poche settimane fa era una delle ragazze più in vista della città: aveva una famiglia che la amava, un fidanzato meraviglioso ed un destino invidiabile. Ora la sua esistenza si è trasformata in un interminabile incubo. La sua vita dorata non esiste più.

Celestine è finita in cima alla lista dei ricercati della Gilda. E’ il nemico Numero Uno. Lei infatti è l’unica a possedere le prove che potrebbero distruggere per sempre il sistema che stabilisce chi è perfetto e chi Fallato. Chi merita un futuro e chi no. Perfino il giudice Crevan, capo del tribunale che l’ha condannata, è al suo inseguimento. L’uomo crede di poter facilmente mettere alle strette una come Celestine, una ragazza che ha perso tutto: famiglia, fidanzato, amici. Ma si sbaglia. Il tenebroso Carrick non l’ha abbandonata ed anzi è più determinato che mai a sostenerla, qualunque sia la scelta di Celestine.

Perché adesso a decidere sarà lei.

Scappare e mettersi in salvo, o rischiare tutto, tornare nella tana del leone e demolire il sistema dall’interno?”

Quarta di copertina:

“Dopo tutto quello che mi è successo forse dovrei essere diversa. Ma quando la Gilda ti marchia, non ti cambia come persona: cambia solo la percezione che gli altri hanno di te”

“Provocatorio ed intenso. Un romanzo potente, che esplora la perfezione in ogni suo crudele aspetto”

Quote:

“C’è la persona che pensi dovresti essere, e poi c’è quella che sei veramente. Io ho perso la cognizione di entrambe”

“Forse i combattenti più tenaci sono proprio quelli che sanno nutrire perché sono legati a qualcosa che è nel profondo del loro essere, qualcosa per cui lottare, qualcosa che vale la pena salvare”

“Per costruire un’amicizia a volte serve una vita intera, ma per farsi un nemico basta un secondo”

“Una cosa è sapere che i Fallati sono marchiati e devono vivere da cittadini di serie B, un’altra è doverli guardare mentre esibiscono i segni cicatrizzati di queste punizioni. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore. E’ facile vivere tranquillamente la propria vita se non ti sbattono in faccia la dura realtà delle cose”

“Ma per una volta non voglio fare progetti. Non voglio avere aspettative, voglio solo affrontare le cose un passo alla volta, e lasciare i balzi ed i salti per quando sarà necessario. Voglio godermi il sole sulla pelle, il vento sul viso, il tocco delle mani di Carrick sul corpo, il suono delle voci dei miei familiari, i loro gesti affettuosi, ed il valore e la lealtà dei miei nuovi amici. Sono cose semplici, diranno alcuni, ma dipende da dove vivi e da quali sono le leggi a cui devi sottostare, perché ottenere tutto questo non è stato affatto facile per nessuno di noi”

“C’è LA PERSONA che pensi dovresti essere, e poi c’è quella che sei veramente. Io non so bene chi dovrei essere, ma adesso so chi sono veramente.

E posso dire che questo è un modo perfetto per ricominciare”

Come già preannunciato nello scorso post questo secondo ed ultimo capitolo della saga dei Fallati è più ricco di azione. Ma è comunque un altro pugno nello stomaco, specialmente nella seconda parte.

Celestine, la protagonista, prende più sicurezza di sé e finalmente riesce ad essere un passo avanti a chi la vuole eliminare dalla faccia della terra ed a chi prova a prendersi gioco di lei.

Cresce sotto molti punti di vista.

Anche in questo caso la storia è raccontata in prima persona per cui si segue solo il punto di vista e le vicende della protagonista, ma a differenza del primo libro non l’ho trovato disturbante, anzi. Non è stato male scoprire ciò che avevano fatto gli altri quando lo è venuto a sapere lei poiché ha tenuto alta la suspence. Se lei non si fidava di qualcuno anche il lettore non si fidava del tutto poiché proprio come la protagonista non poteva sapere cosa stesse facendo o pensando quel personaggio.

Il finale è un happy ending, ma di questi tempi è bello leggere qualcosa che finisce bene nonostante le premesse anche se è troppo happy ending su tutta la linea quindi risulta abbastanza irreale.

Per quanto riguarda una possibile trasposizione cinematografica non ho trovato altre news, però penso che si potrebbe tranquillamente fare un film unico dato che è decisamente molto più interessante e dinamico il secondo libro.   

Mchan

Flawed by Cecelia Ahern

Seconda di copertina:

“In un futuro non molto lontano, il giudice Crevan è a capo della Gilda, uno speciale tribunale con il compito di condurre una spietata crociata contro l’immoralità. E’ lui e lui solo a decidere chi è un cittadino modello e chi invece è un “imperfetto”, un essere Fallato da marchiare a fuoco con una F sulla pelle e da allontanare dalla società civile.

Celestine ha diciassette anni e non ha mai avuto dubbi sul suo ruolo nel mondo: è una figlia perfetta, una studentessa perfetta, ed è anche la fidanzata perfetta. La fidanzata di Art, il figlio del giudice Crevan.

Ma un giorno tutto cambia. Celestine vede un Fallato in fin di vita e sente di doverlo aiutare. D’un tratto, ciò che ha sempre ritenuto giusto non lo è più, perché la compassione è più forte. Più forte della legge e delle rigide regole del giudice Crevan. Celestine decide quindi di soccorrere il pover’uomo e quel gesto si ripercuote su di lei con conseguenze drammatiche.

Allontanata dalla famiglia, arrestata ed umiliata, la ragazza viene trascinata in tribunale davanti a Crevan. E proprio lui, incurante delle suppliche di Art, la condanna ad essere marchiata a fuoco come Fallata. Sarà durante il processo che la strada di Celestine incrocerà quella di Carrick Vane, un ragazzo misterioso ed affascinante: l’unico amico su cui d’ora in poi Celestine potrà contare”

Quarta di copertina:

“Eravamo solo noi due, in cima al mondo addormentato. Noi due invincibili, intoccabili. E’ stato il momento “più” perfetto della mia vita.

E’ stato l’ultimo momento perfetto della mia vita”

“Flawed è uno dei migliori romanzi distopici in circolazione. E’ reale e potente” The Guardian

“Una lettura IMPERDIBILE per tutti gli appassionati di young adult” Voya

Quote:

“FALLATO: difettoso, danneggiato, imperfetto, deturpato, guasto, malsano, fragile, carente, incompleto, invalido; (relativo a persona) che è incline alle debolezze”

“Sono una ragazza che crede nelle definizioni, nella logica, nel bianco e nero.

Tenetelo bene a mente”

“Mai fidarsi di chi, senza essere stato invitato a farlo, si siede a capotavola in casa altrui”

“Non mi interessavano molto i romanzi, prima. Preferivo la vita reale. La matematica. Le soluzioni. Le cose che hanno un effetto concreto sulla vita. Ma ora capisco perché tante persone leggono, perché amano perdersi nelle storie altrui. A volte una frase mi colpisce, mi fulmina, perché descrive una sensazione, un sentimento che ho provato ma non ho mai espresso ad alta voce. Vorrei entrare nelle pagine e dire ai personaggi che li capisco, che non sono soli, che io non sono sola, e che va bene provare quello che provano”

“Ho capito che le persone non sono crudeli. O comunque non tutte le persone (…). Le persone hanno semplicemente un forte istinto di conservazione. E se una cosa non li riguarda da vicino, non si lasciano coinvolgere più di tanto”

“Alla gente piace prendere le difese dei più deboli, ma non quando le cose si fanno più pericolose”

Ci ho messo un bel po’ per finire questo libro perché è stato davvero come un pugno nello stomaco.

Così attuale, così vicino a ciò che penso e sono.

Cecelia si riconferma una scrittrice che sa parlare al cuore delle persone, od almeno al mio di sicuro.

Nei ringraziamenti dice che lo ha scritto di getto, in sole sei settimane, ma ci ha davvero messo tutto ciò che poteva. C’è una giovane ragazza con i suoi sogni ed il suo futuro a portata di mano che dall’oggi al domani perde letteralmente tutto. C’è la sua famiglia che nonostante tutto le sta accanto. Ci sono gli amici, od almeno coloro che riteneva tali, che le si rivoltano contro. Tutta la società le va contro e solo perché ha mostrato un po’ di empatia verso la persona sbagliata. Ma sbagliata perché e per chi? Nel leggere qual’era la punizione riservata a queste persone ritenute difettose poiché hanno commesso un errore di giudizio ho sempre pensato che fosse esagerata, che nemmeno ad un omicida si riservava tanto ed ad un certo punto lo dicono anche nel libro in una conversazione tra appunto fallati. Eppure tutta la società lo accetta. Dimenticando anche, e soprattutto, che potrebbe accadere a chiunque, perché nessuno è perfetto. E la cosa ancora più assurda è che quella stessa società tratta queste persone marchiate come se non fossero più persone. Ci sono delle regole molto rigide, da dover osservare non solo in società, ma anche in casa propria.

Come in ogni romanzo distopico si esagera, ma in finale il messaggio è preciso: tanto potere in mano di una sola persona (od una manciata di individui) non è mai sano.

L’unica pecca per quanto mi riguarda è la narrazione in prima persona. In questo modo sappiamo perfettamente cosa pensa e prova la protagonista, ma molto poco di tutti gli altri. Ed addirittura di alcuni non sappiamo praticamente nulla perché lei non li incontra per lunghissimi periodi di tempo.

Il mio personaggio preferito è il nonnino. Il primo della famiglia ad aver capito il vero carattere del giudice Crevan ed ad avergli tenuto testa.  

Quello che non ho capito è la sorella minore Juniper.

Il personaggio che non mi è piaciuto affatto è Art. Oltre, naturalmente, a suo padre: il giudice Crevan.

Nella seconda di copertina c’era scritto che la Warner Bros. ne aveva comprato i diritti per girarne un film, ma al momento non ci sono altre informazioni al riguardo. Sinceramente non mi dispiacerebbe e non sarebbe nemmeno troppo difficile da produrre dato che è ambientato in un mondo praticamente identico al nostro se non per queste regole. Non è un futuro fantascientifico con tecnologie avanzate e si svolge quasi tutto in due, massimo tre location.

Naturalmente c’è un seguito poiché il finale è aperto. Lo sto leggendo ed al momento c’è molta più azione.

Magari prossimamente ve ne parlerò.

Mchan

My lovely movie

Ecco, questo film invece è l’unico davvero romantico che sono riuscita a vedere quest’anno.

Scrivimi ancora

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Anno: 2014

Regia: Christian Ditter

Cast: Lily Collins, Sam Claflin

Soggetto: Scrivimi ancora, romanzo di Cecelia Ahern

Trama: Rosie e Alex, migliori amici dall’età di 5 anni, crescono sognando di lasciare la piccola cittadina in cui vivono per studiare insieme in America. Il destino però li spinge in direzioni opposte. I due tengono comunque vivo il loro legame scrivendosi costantemente. Ma può un’amicizia resistere al passare degli anni ed alla distanza, specialmente quando si capisce che forse è qualcosa di più?

Sono riuscita finalmente a vederlo in dvd!

E’ un film romantico, ma fa anche molto ridere.

Il film parla di un’amicizia tra un ragazzo ed una ragazza, un rapporto profondo che ogni volta che sta per diventare qualcosa di più trova degli ostacoli. Non trovano mai il momento giusto, ma continuano a rimanere in contatto ed a sostenersi anche da lontano. Nel frattempo i due ragazzi cresceranno affrontando svariate esperienze che li faranno maturare. Ci saranno momenti belli e momenti tristi, ma potranno sempre contare sull’appoggio reciproco.

Ora ne parlo in maniera più dettagliata quindi attenzione spoiler:

Dopo la presentazione dei protagonisti in quanto amici fin dalla prima elementare si passa ai loro 18 anni ed alla prima scena romantica. I due sono ubriachi e si stanno per baciare, è uno di quei primi baci adolescenziali molto carini ed anche leggermente imbarazzanti, ma ecco che subito arrivano le risate perché lei cade come una pera cotta dallo sgabello su cui sedeva e sviene. Poi c’è una scena in aula informatica dove lui le comunica via chat di non essere più vergine e vengono beccati dal prof che manda in visione all’intera classe la loro chat. Poi si prosegue a ridere per la scena del ballo durante il quale lei si apparta con il suo accompagnatore, il più figo della scuola che non sa manco mettersi un condom ed infatti gli si sfila durante la sua brevissima prestazione. Lei è naturalmente nel panico perché non lo trovano più, chiama il suo migliore amico per farsi portare al pronto soccorso. Lei si trovava nell’ascensore con uno sconosciuto e lui ancora in pista con la musica a palla per cui lei deve gridare ed essere esplicita. Altre risate miste all’imbarazzo empatico.

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E non finisce qui: al pronto soccorso l’unico medico disponibile è un uomo e si chiama Dick, il colmo! (per chi non lo sapesse Dick è un diminutivo per Richard, non mi chiedete come ci si arriva, ma è così, ed è anche un modo per chiamare volgarmente l’organo riproduttivo maschile, ma agli anglofoni pare non importare dato che lo usano spesso come nel primo caso, mah…)

Altra scena imbarazzante ai massimi livelli è quella in cui lei si reca a casa di lui e viene accolta dalla sorella che la fa accomodare dicendole che lui sta per venire (in ogni senso possibile) praticamente obbligandola ad assistere, almeno acusticamente, alle performance sessuali di lui e della sua ragazza che non è affatto discreta.

Ma ecco che torna il romanticismo con la dolcissima scena dei due protagonisti che parlano sul letto di lei con la bimba di lei che dorme in mezzo a loro.

E tornano le risate quando la figlia, ormai cinquenne, la becca ammanettata al letto dall’amante poliziotto e siccome non hanno le chiavi giuste per aprire le manette lei è costretta ad accompagnarla a scuola con tutta la testiera del letto appresso.

Torniamo a commuoverci con la lettera del padre.

E ridiamo di nuovo per la scelta azzeccata della canzone di sottofondo alla scena in cui lei scopre che il marito la tradisce e gli tira un pugno in faccia: Fuck You by Lily Allen.

Bello il finale con l’happy ending che nel libro mancava. Scontato, vero, ma bello.

Scelta degli attori azzeccata. Certo, molto più credibili da adolescenti/ventenni che a trent’anni, ma sono carini. Lei poi è deliziosa, peccato per le sopracciglia troppo folte. Lui il classico stereotipo dell’Irlandese anche se il film lo hanno ambientato in Inghilterra e quindi lui quando è a Boston lo chiamano “inglese”.

I vestiti sono osceni, ma le musiche sono molto carine.

Momento commozione alla vista del Nokia 3310 identico a quello che avevo io…

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Carina anche la chicca/omaggio al film Orgoglio&Pregiudizio del 2005 quando lei parla con il padre del fatto che la madre non vuole che se ne vada a studiare a Boston, lui le dice: “Se andrai via tua madre non ti parlerà più, se non lo farai sarò io a non parlarti più”

Ci sono molte cose differenti dal libro, ma alla fine penso che sia stato più giusto adattarlo a questo modo. Il libro copre un arco temporale molto ampio ed il target di pubblico sarebbe stato troppo vario. Per non pensare poi al cambio di attori che sarebbe stato obbligatorio.

Mchan

Summer book parte 2

Da quando ti ho incontrato by Cecelia Ahern

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Seconda di copertina:

“Jasmine, capelli rossi e spirito indomito, ama due cose al mondo: il suo lavoro – crea start-up, le porta al successo, poi le rivende – e sua sorella Heather, che è una giovane donna con la sindrome di Down, generosa, combattiva, ma anche molto vulnerabile, della quale è sempre pronta a prendere le difese. E’ un freddo inverno dicembrino quando Jasmine viene licenziata e privata, con un colpo di mano che ha il sapore del tradimento, di una parte vitale della propria identità. I suoi giorni si fanno bui, noiosi, senza scopo: nient’altro che una patetica infilata di appuntamenti con amiche neomamme e chiacchierate senza direzione; mentre le notti, nervose ed insonni, diventano d’un tratto l’occasione per mettersi a spiare, dalla finestra della camera da letto, la casa del vicino. Lui è Matt Marshall, famoso dj radiofonico con un conclamato debole per l’alcol, un talento puro per la provocazione ed una crisi matrimoniale in vista. Jasmine ha le sue buone ragioni per detestarlo ed il sentimento sembra reciproco. Ma niente è veramente come sembra. Può nascere così una relazione nuova, un’intimità tra uomo e donna che non è però quel che immediatamente ci aspettiamo: Matt e Jasmine si annusano, confliggono, si cercano. Sono due cuori che si avvicinano, ma che trovano l’amore altrove. Ed è qui che si nasconde la magia dell’ultimo romanzo di Cecelia Ahern, nell’incrociare due vite in modo inaspettato, nel saper inventare una storia che ci diverte e commuove, nel corso della quale arriviamo e guardare alla realtà in modo più luminoso e leggero. E che ci lascia con l’immagine di una passeggiata rassenerante tra le stradine ed i giardini profumati di una Dublino pacifica”

 

Quarta di copertina:

“Certe volte, per andare avanti bisogna fermarsi”

 

“I miracoli crescono dove li pianti tu”

 

“Eccezionale, commovente, istruttivo. Un modo alternativo di guardare alla vita ed all’amore” Daily Express

 

Carino, divertente e scorrevole da leggere. Mi è piaciuta molto la parte in cui parlava della sorella e del suo handicap, molto tenera e commovente. Un po’ meno la sua amicizia con Matt, cioè l’amicizia pure pure, ma come sono diventati amici. Sembra quasi che si sia saltato un pezzo. C’è una sorta di mancanza verso la fine, scorre tutto troppo veloce. Ci ha messo quasi metà libro a raccontare i primi 5 mesi di questo anno che si andava a percorrere (perché la traduzione del titolo originale è L’anno che ti ho incontrato) e poi in una manciata di capitoli fa finire il tutto. E poi la narrazione in prima persona della protagonista lascia un bel po’ di buchi dato che non si sa cosa facciano gli altri personaggi quando non interagiscono con lei. E gli altri personaggi di questo libro sono tutti abbastanza interessanti quindi è un peccato non sapere cosa fanno o cosa ne pensano su ciò che è successo.

Nel complesso comunque mi è piaciuto, anche il fatto che non ci fosse una storia d’amore scontata con il coprotagonista. Poi, vabbé, io sono di parte perché adoro Cecelia ed il suo modo di scrivere e perché è ambientato a Dublino, anche se non la descrive molto. Ma descrive molto bene i quartieri in semiperiferia, quelli tranquilli e pacifici costituiti solamente da casette/villette con giardino e dove ci si ritrova solo se ci si deve andare di proposito poiché non ci sono negozi od uffici.

Mchan

 

My lovely book

Innamorarsi. Istruzioni per l’uso (How to fall in love) by Cecelia Ahern

CeceliaAhern-HowToFallInLove - Copia

Io adoro Cecelia!!! <3<3<3

E’ raro che un suo libro non mi piaccia. Magari all’inizio posso trovarlo un po’ strano (è capitato varie volte) ma poi riesce sempre a conquistarmi. Ed il suo bello è che alla fine mi lascia anche un bel po’ di pensieri. Mi piace quando un libro, od un film, ti lasciano con delle domande sulla vita od i sentimenti in generale. Domande alle quali non devi per forza trovare un risposta. Basta che te le sei poste e ci hai pensato su almeno una volta.

Questo è uno di quei libri.

Seconda di copertina.

“Come godersi la vita in trenta semplici mosse, Come trovare il proprio luogo felice, Quarantadue piccoli trucchi per sconfiggere l’insonnia: Christine ha trentatré anni, una faticosa rottura sentimentale in corso, qualche difficoltà sul lavoro ed un’abnorme fiducia nei consigli dei manuali autoaiuto. Ma quando sull’Ha’penny Bridge di Dublino, una sera d’inverno, vede un uomo disperato sul punto di buttarsi nel fiume Liffey, le tocca mettere da parte le proprie insicurezze ed affrontare quelle altrui. Perché quella notte, nei confronti dello sconosciuto che vuole farla finita, ha una reazione istintiva, e senza neanche sapere come si trova a stringere con lui un patto folle. Il bellissimo Adam accetta di vivere fino al trentacinquesimo compleanno, e Christine ha solo due settimane di tempo per dimostrargli che non è mai troppo tardi per potersi innamorare ancora. Della vita, e forse non solo.

Tra ex fidanzate che rivogliono quello che hanno perso e segreti di famiglia rivelati dopo anni, lacrime di commozione ed abbracci che comunicano quello che a parole non si riesce a dire, vivremo assieme a Christine le due settimane più inaspettate ed emozionanti della sua vita. Ed ogni volta che lei avrà addossi lo sguardo blu ghiaccio di Adam, sentiremo il nostro cuore battere forte assieme al suo”

“Una lettura importante, che ci ricorda quanto la vita sia bella. E che con la forza dell’ironia si può trovare la strada, anche nel buio più fitto” Glamour

Quarta di copertina.

“Sei stata la mia meravigliosa guida personale alla felicità. Mi hai mostrato che tutto ciò di cui si ha bisogno è fare cose semplici, a patto di farle con qualcuno che vuole stare con te”

Due stralci che mi sono piaciuti molto:

“Dove saremmo senza i domani? Ci resterebbero solo gli oggi. E se dovesse succedere questo con te, vorrei che il giorno più lungo fosse oggi. Riempirei il giorno di te facendo tutto ciò che amo. Potremmo ridere, parlare, ascoltare ed imparare, e amare, amare, amare. Farei in modo che tutti i giorni fossero oggi e li passerei tutti con te, e non mi preoccuperei mai del domani, di quando non sarò con te. E quando arriverà per noi il temuto domani, sappi per favore che non volevo lasciarti, o essere lasciata indietro, e che ogni singolo istante passato con te è stato il più bello della mia vita”

“La vita è fatta di una serie di momenti, ed i momenti passano di continuo, come i pensieri: positivi e negativi. Ed anche se forse impuntarsi su certe cose è nella natura umana, proprio come molti aspetti della natura umana è insensato: è insensato permettere ad un unico pensiero di impossessarsi della mente, perché i pensieri sono come ospiti, o come quegli amici che ti sono vicini solo quando tutto va bene. Come sono arrivati, allo stesso modo possono andarsene, ed anche i pensieri che impiegano tanto tempo per prendere forma possono svanire in un istante. I momenti sono preziosi; a volte si fermano ed altre volte volano via, eppure sono tante le cose che ci permettono di fare: fare cambiare idea a qualcuno, salvare una vita o chissà, anche innamorarsi”

Mchan

Ps: sì, il fatto che sia irlandese e che nei suoi romanzi parli spesso di Dublino e l’Irlanda in generale me la fanno amare ancora di più 😉