Montenegro

Anni fa vedemmo (mia madre ed io) una puntata di Sereno Variabile dedicata al Montenegro. Sinceramente so pochissimo di quella che un tempo era la Jugoslavia, ma vedendo quel documentario mi innamorai subito dei luoghi così selvaggi ed affascinanti. Negli anni seguenti scegliemmo altre mete per le nostre vacanze, un po’ perché figuravano prima nella lista dei luoghi da visitare, un po’ per motivi economici, un po’ perché trovare un tour con solo il Montenegro non è facile.

Quest’estate ci siamo riuscite e quindi siamo partite molto volentieri alla volta di questo paese.

Il volo lo avevamo per la capitale Podgorica che distava circa un’ora da dove abbiamo alloggiato ovvero Budva, una cittadina in riva al mare, molto turstica. Ma la strada per raggiungerla è molto panoramica (si passa addirittura per una parte del lago Scutari e poi sulla costa) per cui non è stato noioso il tragitto.

L’hotel era un 4stelle, ma penso che i livelli degli alberghi siano un po’ come quelli francesi od inglesi ossia una stella in meno a quella effettiva. Infatti la camera era molto carina e spaziosa poiché composta da due ambienti, ma il bagno oltre a non avere il bidet (cosa a cui ormai sono abituata quando vado all’estero) aveva anche il piano della doccia allo stesso livello del pavimento per cui ogni volta si allagava tutto ed il ristorante era mediocre. Il menu è stato per lo più uguale per ogni sera in cui vi abbiamo cenato (ovvero 7volte), per non parlare della colazione che era davvero misera, ed il servizio lasciava molto a desiderare. Le bevande si dovevano ordinare ai camerieri che venivano al tavolo, ma spesso arrivavano a metà pasto e comunque erano sempre abbastanza svogliati, tranne il capo. Capisco che fosse fine stagione, ma siccome vivi di turismo e quando tutti i villeggianti se ne andranno resterai senza lavoro, dovresti essere un pochino più collaborativo. Anch’io lavoro a stagione e durante gli ultimi giorni mi comporto come i primi, dando il 100% nonostante la stanchezza accumulata.

Il bello dei tour organizzati è che non devi pensare praticamente a nulla se non a goderti il viaggio. Il brutto è che a volte hai del tempo libero che non ti serve e sei alloggiato non molto vicino ad un centro abitato.

In questo caso avevamo il pomeriggio del primo giorno completamente libero e l’albergo era nella provincia di Budva, a Becici, ma fortunatamente a pochi metri dal lungomare così ci siamo andate subito anche perché dovevamo ancora pranzare.

Non  che ci fossero molti locali tra cui scegliere. Ci siamo fiondate sul primo che abbiamo trovato con un menu visibile. In realtà era un self service, ma il cibo era buono.

Abbiamo scelto un mix di carne e verdure alla griglia accompagnate da una pinta di birra.

Poi abbiamo proseguito la passeggiata sul lungomare ed abbiamo scoperto questa chiesetta ortodossa dedicata a Sveti Toma:

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Mchan

 

Centrale Montemartini

Questo museo è molto particolare.

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E’ una riqualificazione del primo impianto pubblico di Roma per la produzione di energia elettrica che risale ai primi del 1900 e che venne dismessa a metà degli anni ’60.

Oggi vi sono esposti numerosi capolavori emersi durante gli scavi per le trasformazioni urbanistiche della capitale negli anni del ventennio fascista.

Le sale dove sono esposte per lo più statue sono 3: la Sala Colonne, la Sala Macchine e la Sala Caldaie. Hanno conservato i nomi originali anche perché in esse ci sono ancora le macchine industriali.

Ma la prima scultura che incontriamo è questa:

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Si tratta del ritratto funereo di Eurisace il fornaio e sua moglie ritrovato a Piazza Maggiore vicino alla loro tomba appena fuori le mura. Tomba che è possibile vedere nella piazza dove è rimasta e che è molto particolare dato che le decorazioni ricordano molto i forni che si usavano all’epoca, proprio per ricordare il mestiere del defunto.

Nella Sala Colonne ci sono resti dell’epoca repubblicana.

Nella Sala Macchine ci sono sculture provenienti prevalentemente dal centro di Roma.

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Nella Sala Caldaie sono posizionati apparati decorativi di ricche dimore e nel centro è stato ricostruito un grande mosaico con scene di caccia proveniente da una ricca residenza di età imperiale.

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C’è anche una quarta sala chiamata in origine Sala Caldaie 2 che è stata aperta al pubblico solamente nel 2016 e che ospita le vetture del treno di Pio IX del 1858 e da esso ora prende il nome.

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Info: si trova in via Ostiense, 106

http://www.centralemontemartini.org

Questo museo è possibile visitarlo gratuitamente la prima domenica del mese.

Mchan

Mercatini natalizi

Ne ho visitati parecchi.

I primissimi sono stati quelli in Germania.

Naturalmente c’è quello di Aachen, situato nella  piazza principale davanti al municipio.

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Purtroppo non mi ricordo i nomi degli altri paesini, ma erano tutti molto carini.

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Altro mercatino estero molto carino è quello di Vienna, o meglio quelli, perché ce ne sono a decine. Il più particolare è sicuramente quello nella piazza del comune.

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Rimanendo in Austria anche a Salisburgo ce ne sono diversi, ma anche qui il più grande e fornito è quello situato nella piazza del duomo.

salisburgo

Il mercatino di Innsbruck invece è dislocato in varie piazzette nel centro.

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Anche a Praga ce ne sono svariati nei punti più turistici della città come il castello e la piazza del vecchio municipio.

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A Londra invece del mercatino natalizio c’è una specie di villaggio invernale, il Winterland, che assomiglia più ad un Luna Park con svariati stand gastronomici.

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In Italia ne ho visitati solamente due.

Il primo a Ferrara, nella piazza principale del duomo.

Sorry ma non ho trovato le foto.

Il secondo a Greccio, anche questo nella piazza principale.

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In questo paesino è possibile visitare anche un museo del Presepe.

Il mio preferito rimane quello di Aachen. Forse perché è tra i primissimi che ho visitato, ma anche perché era davvero pieno di stand con artigianato natalizio e molto variegato.

Ed a voi piacciono i mercatini di Natale? Quali avete visto? Quali mi consigliereste?

Mchan

 

Parigi weirdness 2

Forse non tutti sanno che la famosissima Statua della Libertà di New York è stata fabbricata in Francia da Frederic Auguste Bartholdi e Gustave Eiffel. E’ formata da diversi pezzi che sono stati trasportati via mare in America e poi assemblati a Liberty Island.

Per questo motivo sulla Senna, all’altezza del ponte Grenelle, c’è una sua riproduzione in piccolo.

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Le stazioni della metro non sono delle stranezze, anzi. Alcune sono delle vere opere d’arte sia fuori che sotto.

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Ma questa vicino al Louvre è davvero curiosa:

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Mchan

Parigi parte 5

Ci sono molti luoghi che ho visitato durante il mio primo viaggio a Parigi e che non ho visto stavolta. Principalmente per mancanza di tempo e poi perché due ragazzini non reggono visite ai musei e scarpinate, almeno non i miei nipoti.

Prima di tutto sono stata sia al Louvre che al Museo d’Orsay, che adoro!

La mia opera preferita del Louvre è questa:

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Amore & Psiche di Canova.

Oltre alla Vergine delle Rocce di Leonardo da Vinci.

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La Gioconda non mi ha convinto più di tanto. Sarà che è davvero molto piccola di dimensioni  e c’è sempre moltissima gente attorno per vederla e fotografarla.

Del Museo d’Orsay invece ho amato moltissimo la struttura, una vera stazione ferroviaria in stile liberty, e poi all’interno vi sono tutti i miei pittori preferiti dato che adoro il periodo impressionista.

Altro luogo che ho visto é Place des Voges.

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Davvero incantevole.

All’epoca sono stata in molti musei poiché ero piccola e pagavo ridotto praticamente tutto ed in più al Louvre sono stata la prima domenica del mese che si entrava gratis. Adesso non funziona più così. Le riduzioni non lo so, ma al Louvre si può entrare gratis solamente il primo sabato del mese dalle h18 in poi. Decisamente ridotto come tempo.

Mchan

 

Parigi parte 4

Il giorno seguente è il nostro ultimo giorno, abbiamo il treno alle h17 per cui possiamo approfittare solamente della mattinata.

L’intento era quello di andare alla chiesa di Saint Sulpice e poi passeggiare nel quartiere Latino ed attraverso Les Jardines de Luxembourg arrivare fino al Pantheon.

Ma ci siamo persi uscendo dalla metro per cui riusciamo ad arrivare alla chiesa dopo un po’ di girovagare, la visitiamo e poi andiamo ai giardini.

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La cosa interessante di questa chiesa sono le due fonti di Pigalle.

Per il resto è tutto molto trascurato e gli affreschi anneriti. Peccato.

I giardini invece sono molto belli anche se non è il periodo dell’anno più ideale. Fortunatamente nella parte principale, quella con la fontana grande, ci sono molti cespugli con fiori, per il resto è un po’ spoglio.

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Da qui arriviamo al Pantheon.

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Io ci sono già entrata per cui rimango fuori mentre mio nipote grande insiste per entrare. E stavolta lo accontentiamo che già gli abbiamo negato salire sull’Arc de Triomphe, sulla Tour Eiffel e la visita a Versailles.

Troviamo un localino per pranzare a base di bagel (ed anche qui fanno un casino con le ordinazioni fatte in inglese che però non capiscono) e poi ci dirigiamo verso il Louvre.

Qui mio nipote piccolo fa una delle sue biricconate e “ruba” il posto a delle ragazze giapponesi per farsi la foto davanti alla piramide di vetro e naturalmente le tizie scoppiano a ridere divertite perché il piccolino si mette anche in una posa simpatica mentre io e mia cognata ci scusiamo a profusione. Che poi quando inizi a scusarti od a ringraziare un giapponese è quasi impossibile finirla.

In conclusione la vacanza è stata sicuramente meglio del previsto. Alla fine l’aparthotel era sì lontano dal centro città, ma ben collegato con la fermata della metro a circa 500mt e la stanza per me è mia madre era decente. Invece quella di mio fratello e family era minuscola. Naturalmente il bagno era sprovvisto di bidet ed il water era collocato in un cubicolo a parte, ma siamo in Francia, cosa possiamo aspettarci?

Le uniche pecche sono stati i pranzi  e le attese la mattina che tra i miei nipoti ed i loro genitori non so chi perda più tempo nel prepararsi. Per il pranzo se fossimo state solamente mia madre ed io avremmo di sicuro optato per qualcosa di meno complicato tipo una baguette al volo da un fornaio, ma alla fine siamo riusciti a fare un bel giro della città, musei esclusi, ma lo sapevo già dato che quel lato della famiglia non è per nulla amante dei musei.

Mchan

Parigi parte 3

Il giorno seguente mio fratello ha organizzato un tour in pullman. Il tempo continua a non essere dei migliori, ma fortunatamente quando saliamo smette di piovere per cui ci possiamo posizionare al piano superiore. Che poi stare al piano inferiore non ha molto senso sinceramente.

Il tour inizia e finisce a Notre Dame.

La prima volta che la visitai entrai anche dentro e ricordo che era molto buia, ma aveva davvero delle vetrate bellissime. Stavolta non ci si poteva minimamente avvicinare, c’erano delle transenne addirittura oltre la piazza.

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Decidiamo di pranzare vicino all’Opera dato che dal nostro giro in pullman mio fratello ha visto che c’era un Five Guys, una specie di McDonald molto in voga a Londra.

Il teatro dell’Opera lo vediamo solamente dall’esterno, mentre la volta precedente ci sono entrata. E ne vale la pena.

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Pranziamo e sconsiglio vivamente questo posto. Sul serio. Non so perché a mio fratello e famiglia piaccia tanto. Io l’ho trovato estremamente caro e complicato nell’ordinazione. Principalmente perché gli addetti non spiccicano una parola di inglese sebbene sia una compagnia britannica ed i prodotti abbiano nomi inglesi (hamburger, hotdog, ketchup…) e poi anche qui si ordina alla cassa (microscopica) e si va a ritirare poco più in là sempre chiamati per numero di ordinazione. E le bevande vanno prese ad una macchinetta self service, idem per le salse. No, non ci siamo. Una confusione pazzesca.

Finito di pranzare facciamo un giro alle Gallerie LaFayette soprattutto per vedere la cupola.

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Anche più di dieci anni fa ci entrai per vederla, solo che stavolta hanno costruito una specie di pedana sospesa nel vuoto da dove puoi scattare delle foto ricordo.

Nonostante abbia le vertigini l’ho provata, ma non ho resistito molto.

Poi ci siamo diretti alla Tour Eiffel per ammirarla di giorno.

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Foto del 2008

Ora non si può più arrivare fin sotto alla torre, è stata circondata da delle mura di vetro/plastica trasparente e vi si può accedere solo se muniti di biglietto per salire.

Mchan

Parigi parte 2

Per arrivare alla Tour Eiffel decidiamo di passare per il Louvre.

Purtroppo c’era una specie di parata per cui il bus che avevamo preso ci lascia abbastanza lontano e ci facciamo moltissima strada a piedi, anche se nel frattempo vediamo moltissimi monumenti e posti interessanti.

Quando ero stata qui la prima volta la sera non sono uscita molto poiché avevo trovato un ristorante molto carino vicinissimo all’albergo per cui andavo sempre lì a cena e poi tornavo subito in stanza.

Però sono salita sulla Tour Eiffel di giorno ed anche se il tempo non era il massimo dello splendore la vista era pazzesca.

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Champs de Mars

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Trocadero

La seconda volta, un paio di anni più tardi, abbiamo fatto un giro della città by night e ci siamo fermati al Trocadero per ammirarla illuminata con la bandiera europea poiché eravamo nel periodo della Presidenza francese al Parlamento Europeo.

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Stavolta le luci sono semplicemente bianche, ma ogni tanto sbrilluccicano ad intermittenza ed è davvero magico.

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Purtroppo l’effetto non si può vedere da una foto e non sono capace di caricare i filmati, quindi immaginatevelo ;-P

Torniamo in albergo che sono circa le h21 e ceniamo con dei panini. Tristissimo.

Mchan

Parigi

Eccovi svelata la meta del mio viaggio in famiglia.

Siamo io, mia madre, mio fratello, mia cognata ed i miei due nipotini di 12 e 7 anni.

Sono stata a Parigi altre 2 volte e devo dire che la prima non la batte nessuno.

Per questo il mio racconto avrà vari flashback.

In entrambi i casi vi sono arrivata tramite treno. La prima volta sono partita da Roma ed ho viaggiato di notte, quest’ultima siamo partiti all’alba dalla Germania e con un paio d’ore di TGV siamo arrivati a destinazione.

La prima volta ho alloggiato in un hotel vicino alla Gare de Lyon, abbastanza centrale, stavolta in un aparthotel vicino alla Fiera, lontano dal centro ma ben collegato.

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Panorama dalla finestra del mio hotel

Ricordo che la prima volta come prima cosa sono arrivata a piedi fino a Notre Dame, stavolta abbiamo preso la metro e siamo scesi all’Arc de Triomphe. Purtroppo il tempo non era il massimo, mentre la prima volta era agosto per cui c’era un po’ di sole anche se ricordo che ha anche piovuto.

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Scendendo gli Champs Elyseè ci siamo fermati a mangiare al McDonald. Ora, come tutti gli altri punti si può solo ordinare sugli schermi predisposti, ed è  anche un bene per chi non parla benissimo se non per nulla il francese, il problema arriva quando devi ritirare l’ordinazione perché non c’è nessuno schermo con il numero, ma lo chiamano a voce. Per cui per prima cosa devi stare nelle vicinanze e questo crea una confusione pazzesca e poi devi conoscere i numeri in francese. E credetemi che non sono facili. In un locale nel centro città mi sarei aspettata più professionalità sinceramente.

Dopo mangiato non potevamo non fermarci al Disney Store dove ci controllano nemmeno fosse il palazzo presidenziale. Poi prendiamo un bus e ci dirigiamo verso Montmatre.

Sulla strada che percorriamo per salire sulla collina ci imbattiamo in questa vigna:

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E’ l’unica rimasta di quelle che un tempo ricoprivano tutta la collina. Molto caratteristica.

Arriviamo al Sacre Coeur che purtroppo il cielo  grigio.

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Questa invece  la foto scattata durante la mia prima visita ormai più di un decennio fa.

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Decisamente tutta un’altra cosa ed è anche una delle mie foto preferite di sempre.

Una volta che usciamo dalla chiesa si è fatto tardo pomeriggio e quindi ci dividiamo dato che mio nipote più piccolo si è stancato abbastanza mentre io, mia madre e mio nipote più grande vogliamo vedere la Tour Eiffel illuminata.

Mchan

Castello aragonese di Taranto

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Questo edificio risale all’epoca normanno-svevo-angioina. In principio era una fortificazione, poi nel 1240 viene trasformata in castello medioevale per poi finire nelle mani del Re di Napoli Ferdinando d’Aragona che lo trasformò in ciò che è ora.

Al momento è sede della Marina Militare Italiana, che lo sta anche restaurando riportando a vista le mura originali sotto agli intonaci. Queste operazioni di restauro sono effettuate dai soldati della Marina come le visite guidate completamente gratuite.

All’interno si possono visitare vari saloni che ora sono dedicati a congressi od eventi, ma fino ad una decina di anni fa erano destinati ad uso di caserma, quindi camerate o mensa o cucine.

La struttura è situata ad un estremo del centro storico della città, ha una pianta irregolare all’inizio, ma ora assomiglia un po’ ad un pentagono dopo che uno dei torrioni è stato abbattutto per costruire un ponte girevole.

L’altezza è di 20 metri, mentre lo spessore delle mura è di circa 8 metri. In più i torrioni sono rotondi per questo molto più resistenti ad un assalto. Anche la posizione è sfavorevole ad un attacco dato che per 3 lati si trova sul mare ed il fuoco incrociato dalle varie postazioni ne ha evitato la presa svariate volte.

Attraversando il cortile e scendendo una scala si arriva sul lato che dà su un canale artificiale che divide la città vecchia dalla città nuova. Qui hanno costruito il ponte girevole ed è qui che passano le navi ed i sottomarini della Marina che devono raggiungere le banchine dell’Arsenale per i lavori di manutenzione.

Questa visita è stata una sorpresa. Davvero un bel luogo ed un’ottima accoglienza da parte del personale della Marina che è stato formato per tutt’altra cosa eppure si è rivelato molto valido.

Se siete nei dintorni consiglio vivamente.

Però vi avviso anche che la visione del centro storico della città (come della periferia a Nord con le fabbriche tipo l’Ilva) non è delle migliori. Anzi.

Mchan