Love, Victor

Anno: 2020 in corso

Paese: Usa

Episodi:  10 a stagione, 2 stagioni, in corso

Genere: drammatico

Soggetto: romanzo “Love, Simon” by Becky Albertalli

Cast: Michael Cimino, George Sear, Nick Robinson, Mason Gooding, Anthony Turpel, Rachel Hilson, Isabella Ferreira, Ana Ortiz, Bebe Wood, Lukas Cage, Sophia Bush, James Martinez, Mekhi Phifer

Trama: Victor è un sedicenne di origine latina appena trasferitosi dal Texas ad Atlanta. Pensava di poter essere finalmente sé stesso in questa nuova città ed invece non ha il coraggio di dire subito chi è realmente così si ritrova incastrato nelle “bugie” del passato.

Non so da dove iniziare per quanto questa serie sia cringe.

Sarò vecchia, ma ho trovato decine di scelte imbarazzanti.

Prima fra tutte lo sfruttare troppo la scia del consenso del film. Perché l’idea di base non è male, ma avrei evitato tutta quella parte riguardante Simon e la sua storia passata. Avrei utilizzato lo stesso escamotage delle mail con uno sconosciuto e basta. Invece Victor si scambia mail con Simon e questo si firma “Love, Simon”. Ok, il rimando al titolo del film e conseguentemente a quello della serie, ma secondo voi è normale che una persona impegnata si firmi “con amore” nella corrispondenza con un emerito sconosciuto? Capisco il verbo “to love” in inglese abbracci una miriade di sfaccettature, però… mah.

Tra l’altro questo fatto che Simon venga fatto passare dalla stessa Preside del liceo come un eroe è assurdo. Ma si può parlare del suo coming out ad un nuovo alunno come se avesse tipo vinto un Nobel? Che poi nel film non è stato il primo del liceo che lo ha fatto.

Victor, il protagonista, è carino giusto nei primi episodi che da metà stagione diventa irritante. Lo fanno diventare sessualmente confuso quando nel primo episodio era certissimo di essere gay. E poi perché fargli avere per forza una ragazza? Ma non era meglio che lui la reputasse solamente un’amica e che magari lei si prendeva una sbandata, ma non fargli fare la coppietta con tanto di presentazioni in famiglia? Che poi siamo nel 2020 ed un adolescente presenta dopo una paio di settimane la tipa con cui esce ai genitori, certo, molto credibile.

A proposito di famiglia, perché tutto quel drama in quella del protagonista? Non ce ne era già abbastanza con lui da solo? Poi tutto quel mistero sulla cosa cattivissima che avrebbe fatto il padre quando alla fine non era poi nulla di che e comunque era dipeso da ciò che aveva fatto la moglie. Quindi è inutile che lei lo minacci di rivelarlo o lo faccia sentire in colpa.

I nonni fatti arrivare per sì e no 10 minuti giusto per rimarcare che i vecchi religiosi sono bigotti e poi fatti sparire senza un reale dialogo sensato. Che bastavano i genitori di lui dato che non sono così aperti di mente come lo erano quelli di Simon.

Anche Mia, la ragazza/interesse amoroso, non spicca di simpatia, soprattutto con la sua futura matrigna. E quella ci ha pure provato a trovare un punto di incontro. Che poi è stato il padre ad essere stato piantato di punto in bianco dalla madre. Però è una quindicenne, quindi ci può pure stare dato che ultimamente tutti gli adolescenti nelle serie tv si comportano da bambini viziati e non vengono mai ripresi dai genitori. Questa ultima cosa è poi una normalità anche nella vita reale.

L’episodio ambientato a New York capisco che possa essere molto significativo, ma sinceramente non mi è piaciuto per via di un paio di cose. La prima è che si vedeva benissimo che l’attore che interpreta Simon non era lì con loro, ma probabilmente ha filmato le sue scene in un altro momento. Potevano fare di meglio dato che così l’ho trovato proprio slegato. A parte la scusa che hanno trovato per non farlo essere presente (un addio al celibato, e ci è andato senza il suo compagno? Mah…), ma visivamente vedere il gruppo sotto al palco e lui nelle retrovie, lontano dal suo ragazzo, è stato strano. Sembrava che avessero litigato. Ma poi andare a spifferare ai suoi coinquilini ciò che Victor gli ha scritto con la scusa che più persone possono dare consigli migliori è assurdo. Prima di tutto ha tradito la sua fiducia e poi se voleva parlare a più persone si sarebbe iscritto in un forum a tema, no? Nel 2020 sai quanti ne esistono. Se ha scelto di confessarsi proprio con Simon vuol dire che lo sentiva più affine a lui, no? Che poi hanno cambiato anche un dettaglio legato alla storia personale di Simon: lui ha avuto delle ragazze. Sia nel libro che nel film. Ed anche il coming out ai coinquilini l’ho trovato forzato. Se non se la sentiva di svelare il vero motivo per cui era lì perché forzarlo? Sta mania odierna di avere un certo obbligo a presentarsi dovendo dire tutto di sé non la capisco. Basta nome e cognome. Poi quando si diventerà più intimi (anche in amicizia) ci si racconteranno le altre cose. Altrimenti andiamo tutti in giro con un cartello appeso al collo con su scritto generalità, gusti sessuali, religione ed orientamento politico, che facciamo prima.

Unico personaggio davvero positivo al 100% per me è Felix, il vicino di casa e primo amico del protagonista.

Anche Benji, la crush del protagonista, non sarebbe stato male se non avessi proprio capito tutto il casino del viaggio per lavoro durante il quale è stato incoerentissimo.

Tra l’altro le storie dei personaggi secondari sarebbero anche interessanti da approfondire, ma la durata degli episodi è troppo breve. Sarò vecchia, ma questi episodi da 30 minuti scarsi in cui accade tutto troppo velocemente non riesco a capirla. Le serie tv derivanti da film dovrebbero avere lo scopo di approfondire alcuni temi, ma così è impossibile. Potevano tranquillamente girare un sequel.

Mchan

Ps: sto vedendo la seconda stagione, soprattutto perché ormai l’avevo scaricata, ma non starò a recensirla perché ho già dato abbastanza con questa.

5 thoughts on “Love, Victor

  1. wwayne ha detto:

    Quindi i nonni sono vittime a tutti gli effetti della sindrome di Chuck Cunningham! 🙂
    P.S.: Se non sai cos’è, ecco un link che la spiega: https://it.wikipedia.org/wiki/Sindrome_di_Chuck_Cunningham

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    • mchan84 ha detto:

      Ma certo! Chuck il primogenito desaparecido della famiglia Cunningham! Ho rivisto Happy Days giusto l’anno scorso.
      In questo caso i nonni erano in visita per cui si suppone siano tornati a casa loro. Però sì, se ne sono andati senza nemmeno un saluto. In sordina si dice dalle mie parti.😉
      Mchan
      Ps: ma lo sai che l’attore che interpretava Chuck è morto proprio in questi giorni? Aveva solo 70 anni… 😯

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