Love, Simon

Anno: 2018

Paese: Usa

Genere: drammatico, sentimentale, commedia

Regia: Greg Berlanti

Soggetto: omonimo romanzo by Becky Albertalli

Cast: Nick Robinson, Josh Duhamel, Jennifer Garner, Katherine Langford, Alexandra Shipp, Jorge Lendeborg Jr., Keiynan Lonsdale, Miles Heizer, Logan Miller, Talitha Bateman, Natasha Rothwell

Trama: Simon è un liceale che ha una cotta per un ragazzo con il quale si scambia solo delle mail senza conoscere la vera identità. La sua vita cambierà quando una terza persona scoprirà questa “amicizia di penna”

Quarta di copertina:

“E allora ripercorro tutto dall’inizio, da agosto, e leggo tutto. Non ho idea di chi sia. Ma mi sa che mi sto innamorando di lui”

Simon ha diciassette anni ed un amore segreto per Blu, un ragazzo conosciuto on line con cui intrattiene un’intensa, tenera corrispondenza. Il loro rapporto è al sicuro finché un’email non finisce nelle mani sbagliate: quelle di Martin, il bullo della scuola, che minaccia di rivelare a tutti lo scoop dell’anno… a meno che Simon non l’aiuti a conquistare Abby, la ragazza di cui è innamorato ma che non lo degna di uno sguardo.

(Nota: Martin non è affatto il bullo della scuola, anzi.)

“Un romanzo di formazione in cui ogni ragazzo si identificherà”  School Library Journal

Sinceramente il libro non mi aveva entusiasmato, carino, ma nulla di eclatante. Ma con il film sono riusciti davvero a fare peggio. Tutto ciò che funzionava nel libro lo hanno stravolto.

Prima di tutto hanno cambiato l’età della sorella. Ok, eliminarne una che tanto era al college e non era funzionale più di tanto alla trama, ma rendere la più piccola così piccola no. Hanno fatto sballare un bel po’ di cose in questo modo.

Non ho capito il senso di cambiare la “razza” all’amico Nick. In teoria nel libro è bianco, non è specificato, ma io l’ho percepito così perché di altri ragazzi di colore si è sempre specificato. Così alla fine abbiamo la classica coppietta di colore che fa tanto cliché super banale.

Non mi è piaciuto che Simon interagisse così tanto con Blu nella vita reale. Anche se non sapeva che fosse Blu (per evitare spoiler non faccio il vero nome di Blu). Il bello del libro è che l’identità di Blu non si scopre fino agli ultimi capitoli ed è costruito davvero bene. Invece nel film Simon attribuisce la sua identità a svariati ragazzi quando nel romanzo ha solo un tipo sul quale ha dei sospetti. Avrei preferito facessero lo stesso, anche perché in questo modo sembra che Simon si invaghisca di chiunque quando invece lui prova dei reali sentimenti per questo ragazzo con il quale si scrive solamente ed è molto romantico.

Leah innamorata di lui è un’altra assurdità super banale. Mi piaceva tanto il rapporto di pura amicizia che c’era nel libro tra lui e le due ragazze.   

E non ho nemmeno capito perché farlo impicciare così tanto della vita sentimentale dei suoi amici quando nel libro non è affatto così, anzi. Spesso e volentieri si isola ed è anche per questo che i suoi amici non hanno capito mai nulla.

La mega figuraccia di Martin rifiutato da Abby davanti a tutta la scuola è forse l’unica aggiunta/cambiamento sensato. Perché dà un senso più concreto alla “vendetta” nei confronti di Simon.

Il fatto che abbiano tolto tutta la parte sul compleanno del protagonista (il regalo ed il bigliettino) ed abbiano fatto cancellare l’account mail di Blu per fargli scrivere quel post pubblico e girare la scena della ruota panoramica davanti a praticamente tutta la scuola (super cringe) non mi è piaciuto per nulla. Tra l’altro all’inizio lui sembrava addirittura scocciato. Ho trovato l’attore che interpreta Simon perfetto, anche quello che interpreta Blu, ma non c’era molta chimica tra loro due.

Comunque almeno nel film ci siamo risparmiati il dopo primo bacio che nel libro è stato alquanto imbarazzante. Parlo della situazione in generale, con presentazione ufficiale e cose del genere. Anche lì si poteva benissimo finire la storia con il loro lieto fine e stop.

Tuttavia la parte più bella sia del libro che del film è stata il discorso di Simon sul coming out. Pensiero che condivido. Ognuno dovrebbe essere ciò che è senza troppi proclami o spiegazioni.

Mchan