Mchan
Archivio mensile:ottobre 2021
In the dark
Anno: 2019 in corso
Paese: Usa
Episodi: 13 a stagione, 3 stagioni, in corso
Genere: giallo
Cast: Perry Mattfeld, Brooke Markham, Morgan Krantz, Casey Deidrick, Keston John, Rich Sommer, Kathleen York, Matt Murray, Ana Ayora, Dewhane Williams, Marianne Rendn, Nicki Micheaux,
Trama: Murphy è una ragazza non vedente che una sera trova nel vicolo dietro casa, dove va sempre a fumare, il cadavere del suo migliore amico, un quindicenne spacciatore. Chiama la polizia, ma quando arrivano il corpo è scomparso. Si metterà ad indagare con i suoi amici.
La trama della prima stagione non è malaccio, anzi. C’è una buona dose di giallo mista ad una buona dose di dramma e commedia. Il problema è principalmente la protagonista che è davvero odiosa (e più va avanti e peggio diventa), ma viene compensata dai personaggi secondari che sono ben scritti: la sua migliore amica e coinquilina lesbica, l’amico morto che compare nei flashback, il poliziotto vedovo con la figlia adolescente non vedente, il cugino ambiguo del ragazzino morto, il tipo affascinante. Il finale ha anche un bel colpo di scena.
La seconda stagione già diventa leggermente surreale ed a tratti ridicola. Tra l’altro la trama non è nemmeno chissà quanto affascinante, la morte di quel tizio che si vede nel primo episodio che poi sarebbe una specie di spoiler del finale, francamente è la cosa meno interessante dell’intera stagione. Il tipo non prende mai una posizione di rilievo all’interno della cerchia dei personaggi protagonisti, anzi, per cui la ragione per cui è morto e chi è stato ad ucciderlo diventa irrilevante. Finisci che non te ne importa davvero nulla.
La terza la supera ancora di più. Gli autori tendono sempre a far filare tutto liscio alla protagonista che è sempre più detestabile. E ciò è irritante. La ragazza è non vedente, ma riesce sempre ad uscire da ogni situazione pericolosa praticamente indenne. Per non parlare del fatto che riesca a circuire qualsiasi essere umano maschile grazie al suo sex appeal, che per quanto sia carina l’attrice che la interpreta il personaggio è davvero brutto, ha indosso gli stessi abiti da tipo settimane (perché è in fuga), ad un certo punto si ritrova a dormire per strada e probabilmente non si lava da giorni. Mah… Per non parlare del fatto che come hanno detto ampliamente nella prima stagione lei non usa alcuna protezione mentre fa sesso, per cui tutti i tizi che vanno a letto con lei praticamente al primo incontro sono degli incoscienti, per non dire completi idioti (e sono stata diplomatica). Ma ancora peggio è il fatto che tutti gli uomini con cui ha avuto a che fare la difendono sempre e comunque (tranne uno) e fanno passare gli altri, soprattutto donne, per invidiose quando fanno loro notare che la tipa si comporta sempre in modo egoistico. Cosa che fa. E la cosa che mi ha irritato di più è che sfrutti la sua disabilità per ingannare la gente e ricattarla emotivamente. Praticamente tutti devono fare tutto ciò che vuole lei altrimenti lei minaccia di farlo comunque e con più fatica essendo non vedente. E siccome le altre persone si preoccuppano alla fine l’ha sempre vinta lei.
I poliziotti sono degli idioti. E ciò non è credibile dato che ci troviamo a Chicago, non in un paesino sperduto della campagna americana. Arrestano una non vedente per aver ucciso con un colpo di pistola abbastanza distante una boss della droga. Anche alle spalle tra l’altro. Tutto molto credibile (ironia modeOn). Ma loro sono convintissimi. Neanche l’esame balistico tengono in considerazione.
Tutta la terza stagione a cercare Jess, l’amica lesbica, ipotizzando addirittura che sia stata rapita ed ammazzata per poi ritrovarla viva e vegeta che voleva solamente allontanarsi dai suoi amici, che la posso anche capire dato che sono tutte relazioni tossiche quelle descritte in questa serie, vedesi come la protagonista cerca di nuovo di manipolarla per farle cambiare idea e tornare con loro, ma farglielo sapere no? Bastava un SMS cavolo! No. Questi autori non sono normali.
Ora scommetto che la quarta stagione sia tutta incentrata sul come far uscire di galera la protagonista nonostante sia colpevole di almeno una mezza dozzina di reati. Certo, non l’omicidio, ma spaccio e riciclaggio di denaro sporco sì. Ma devono farla uscire indenne da tutto come hanno sempre fatto facendole risolvere la qualsiasi per farla sembrare una eroina e non il personaggio pessimo che è in realtà.
Altra nota negativa, almeno per me, il cane. Bel cucciolone, ma completamente inutile. Sa solo trovare l’uscita ed il bagno, altro non fa. In teoria dovrebbe avvisare della presenza di terze persone, soprattutto se sconosciute, capisco che non possa essere una specie di “Rex”, ma nemmeno starsene impassibile per il 90% delle situazioni. A volte sembra che sia lei a guidarlo mentre camminano e non il contrario.
Come già accennato sopra è stata rinnovata per una quarta stagione, che probabilmente non vedrò. Sono riuscita ad arrivare fino alla fine della terza stagione solamente perché lo hanno trasmesso in un orario in cui non c’era null’altro e nel frattempo giocavo con il cellulare.
Mchan
Ridatemi mia moglie
Anno: 2021
Paese: Italia
Episodi: 2, 1 stagione
Genere: drammatico, commedia
Regia: Alessandro Genovesi
Cast: Fabio De Luigi, Anita Caprioli, Diego Abatantuono, Diana Del Bufalo, Carla Signoris
Trama: Giovanni e Chiara sono sposati da 5 anni, nel giorno del suo compleanno lei decide di lasciarlo durante la festa con parenti ed amici.
Noioso.
Lento. Battute nemmeno l’ombra, almeno non di quelle divertenti. Davvero, non ho praticamente mai nemmeno sorriso. Anche tutto il fraintendimento sulla gravidanza è stato di un piattume… Poi ci sono i flashback che spuntano a caso e sono irritanti perché spezzano il racconto senza un motivo preciso.
Il personaggio principale è troppo passivo. Ti viene voglia di urlare al televisore “Smuoviti!”. A parte che è proprio la situazione ad essere surreale in modo irritante.
Alla protagonista viene la brillante idea di mollare il proprio marito nel giorno del suo compleanno. Ma si può? Non potevi sopportarlo un giorno in più? Tanto il motivo per cui lo molla è solamente che lo ritiene troppo noioso, per cui fa questo piccolo sacrificio e non mortificarlo davanti ad amici e parenti (anche se questi ultimi non lo hanno nemmeno capito). Tra l’altro non ha nemmeno il coraggio di prendersi le sue responsabilità e dirlo lei ai propri genitori, ma vuole che lo faccia lui.
L’amica di lei poi è odiosa, si comporta come se fosse stato lui a lasciare l’amica con chissà quale colpa quando non è così. Va bene sostenere l’amica, ma non con questo astio verso di lui. Anche la sorella non è proprio a posto. Sembra che se un uomo è gentile e premuroso è per forza di cose noioso e va mollato. Mah…
Mchan
Eravamo canzoni
Anno: 2021
Paese: Spagna
Regia: Juana Macas
Genere: commedia, sentimentale
Soggetto: romanzo “Canciones y Recuerdos” by Elisabet Benavent
Cast: Mara Valverde, Alex Gonzalez, Elisabet Casanovas, Susana Abaitua, Miri Perez-Cabrero, Eva Ugarte
Trama: Macarena, detta Maca, è l’assistente di una influencer. Ha due migliori amiche e tutte e tre sono in un periodo di crisi esistenziale. Lei è stanca di essere sottopagata e quasi schiavizzata dalla sua datrice di lavoro, per non parlare delle continue umiliazioni, Adriana è in crisi matrimoniale e Jimena è alla costante ricerca del suo amore perduto.
Credo di non aver visto film più brutto.
A cominciare dal titolo che non c’entra assolutamente nulla con la trama. Pensavo fosse un musical, ma non lo è, allora ho pensato che comunque ci si riferisse in qualche modo a delle canzoni, ma nulla. La musica non è praticamente contemplata se non come normale soundtrack.
Ed in questo caso non è colpa dei traduttori italiani perché è letteralmente quello originale: “Fuimos Canciones”
Della trama non ne parliamo. Non si approfondisce nulla. La protagonista che a volte parla direttamente con lo spettatore non è male, ma non associata anche a flashback dove la lei presente interagisce con il passato ed i dialoghi con le due parti di lei stessa (stile diavoletto ed angioletto). Un po’ troppo.
Il motivo per cui ce l’ha con il suo ex non si sa bene fino alla fine, ma è comunque ridicolo al confronto con l’astio che prova per lui e con tutto quello che gli fa per vendicarsi. E vuole anche apparire come una novella femminista emancipata. Sembra solamente una bambina dell’asilo. E poi, passi anche parlare male di lui alla nuova fidanzata (stupido, ma ci può stare), ma tutta quella scenata nel suo posto di lavoro aizzando anche i suoi studenti contro di lui l’ho trovato davvero al limite dello psicopatico.
Le storie delle due amiche sono portate avanti con molta superficialità. La prima, la sposata, sembra avere solo scene di sesso. Non si capisce che reali problemi abbia con il marito ed il perché sia arrivata dove è arrivata alla fine. La seconda è assurda. Praticamente il suo ragazzo è morto e lei pensa che si sia rincarnato in qualcun altro e lo sta cercando. Prima di tutto la reincarnazione non funziona come pensa lei. Lo cerca in altri uomini adulti. In teoria ci si rincarna in neonati. Secondo le basta una minima cosa che il nuovo tizio ha in comune con il suo ex per partire in quarta per poi interrompere altrettanto bruscamente quando vede o sente una cosa “sbagliata”. E le sue amiche invece di aiutarla pagano un tizio per sembrare la reincarnazione tanto cercata. Da malati.
Salvo solamente il finale che nella sua assurdità almeno non è scaduto nel banale.
Mchan
Serie tv abbandonate
Mr Corman
Anno: 2021
Paese: Usa
Episodi: 10, 1 stagione
Genere: drammatico, commedia
Cast: Joseph Gordon-Levitt, Juno Temple, Debra Winger, Arturo Castro
Camping
Anno: 2018
Paese: Usa
Episodi: 8, 1 stagione, conclusa
Genere: commedia
Cast: Jennifer Garner, David Tennant, Juliette Lewis, Ione Skye, Chris Sullivan, Cheyenne Haynes, Arturo Del Puerto, Janicza Bravo, Brett Gelman
Premetto che io non sono una persona che commenta una brutta visione con la frase: “Ho sprecato il mio tempo” nè che è solita mollare una serie alla prima puntata, ma stavolta non ce l’ho proprio fatta.
La prima serie è di un deprimente assurdo. A me piacciono i drama, mi piace commuovermi, ma qui era solamente una tristezza infinita persistente che almeno per il primo episodio e mezzo non si capiva dove volesse andare a parare.
La seconda l’ho stoppata a forse nemmeno metà della prima puntata. Non faceva ridere, non si capiva un accidenti di quello che stava succedendo ed è stata caotica nella presentazione dei personaggi. Non sono riuscita a capire nemmeno il nome dei due principali. Probabilmente non è proprio il mio genere, al limite del grottesco, per cui ho preferito passare ad altro.
Voi le avete viste? Avete dei pareri differenti? Perché magari sono io il problema, tutto può essere.
Mchan
High Flyers

Anno: 2020
Paese: Paesi Bassi
Episodi: 8, 1 stagione
Genere: drammatico
Cast: Joshua Stradowski, Sinem Kavus, Soy Kroon
Trama: Rutger, Guus e Laila sono tre aspiranti piloti della Royal Netherland Air Force. Si segue il loro addestramento fino alla prima missione in Medio Oriente.
L’ho trovata spesso con una trama un po’ carente di filo cronologico. Tipo che l’accademia è durata un paio di episodi, e ci sta a livello di narrativa visiva, ma è stata anche la percezione temporale ad essere così veloce. Idem per il seguente periodo di formazione come piloti sia in patria che negli Usa. Alla fine della serie sembra che sia passato un solo anno, invece che 4 o 5 come dovrebbe essere. Per esperienza so che l’accademia dell’aereonautica dura circa 4anni più un anno in Usa.
Anche l’età dei personaggi a volte è un po’ ambigua. Tipo che Laila in un flashback del 1997 dovrebbe avere una decina di anni, quindi ai giorni nostri, dove pare essere ambientata cronologicamente la serie, ne avrebbe una trentina, ma mi pare alquanto strano perché sembrano tutti e tre dei poco più che ventenni.
A parte questo, la serie è godibile, con una trama principale carina ed interessante. I personaggi principali sono ben delineati e non si cade nei classici cliché. Tipo lei è appunto una donna in un mondo prettamente maschile e pure musulmana (addirittura immigrata di prima generazione), ma non ci sono stati sopra più di tanto.
La trama secondaria invece l’ho capita poco. O meglio: l’ho capita, ma non mi ha entusiasmato granché, specialmente tutto ciò che ha riguardato la giornalista ossessionata da non si capisce bene cosa. All’inizio pareva volesse aprire un’inchiesta giornalistica sul processo ad una specie di terrorista filo russo, poi si è accanita contro il protagonista su di una questione abbastanza subdola, infine è completamente scomparsa dallo schermo. Mah…
Al momento non si sa ancora se ci sarà una seconda stagione, ma il forte favore del pubblico straniero potrebbe indurre i produttori a proseguire.
Mchan