Next voyage

Il prossimo viaggio sarà una sorpresa, non tanto quanto nella località, ma nell’organizzazione dato che per la prima volta andremo in giro con mio fratello e co. (ovvero moglie e figli). Quindi ha prenotato e programmato tutto lui. Vedremo…

Abbiamo due modi differenti di vivere in generale ed in particolare di girare per una città. Quindi fatemi gli auguri che la vedo dura. 😒😣😓

L’unica cosa positiva è che per una volta non ho dovuto pensare a nulla se non a quello da mettere in valigia 😜

Mchan

Ps: fortunatamente la meta è una città che io ho già visitato ed anche abbastanza bene per cui parto avvantaggiata 😊

Lago del Turano

https://mylovelytrips.wordpress.com/2019/08/29/last-week-8/

Si trova nel Lazio, in provincia di Rieti.

E’ un lago artificiale tra i Monti Navegna e Cervia a 536m sul livello del mare realizzato nel 1939.

Il borgo più caratteristico è sicuramente quello di Castel Vecchio o Castel di Tora, come è stato rinominato nello scorso secolo.

Si tratta di un paesino al quale si accede da un lungo ponte sul lago arroccato sulla roccia.

I punti principali di questo borgo sono una torre pentagonale di un castello dell’anno Mille, la chiesa dedicata a San Giovanni Evangelista e la piazzetta principale con la fontana del Tritone.

Purtroppo io ci sono stata in pieno agosto e seppure ci siano abbastanza turisti che vengono per balneare sul lago e natii che vi tornano per l’estate la chiesa era chiusa ed i vari punti di interesse non ben accessibili. Non pensate di passarci più di un paio di ore. Tra l’altro l’avevo scelta come meta di una gita anche per sfuggire dal caldo ed invece non c’era aria per nulla sebbene fosse in mezzo alle montagne.

Un altro borgo interessante nelle vicinanze è quello di Antuni, che è stato completamente distrutto da un bombardamento durante la Seconda Guerra Mondiale e solo di recente è stato restaurato, ma le cui visite sono solamente guidate e su prenotazione. Ed anche qui c’è un piccolo appunto da fare dato che in estate queste sono programmate solamente la domenica.

Mchan

Élite 2 parte 2

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In questo post passo alle impressioni sui personaggi.

Samuel: si dimostra di nuovo il ragazzo semplice e troppo buono quale era nella prima stagione. Nonostante il fratello lo abbia tradito mettendo incinta e volendo scappare con la sua ragazza lui cerca in tutti i modi di farlo uscire di prigione (lavorando per pagargli la cauzione ed un buon avvocato) e scagionarlo dall’accusa di omicidio della su detta. La pseudo relazione con Carla lo snatura un pochino, ma penso che sia la dimostrazione di ci che sia disposto a fare per il fratello e spero che non si invaghisca di lei sul serio.

Carla: rimane la manipolatrice di sempre anche se a tratti sembra in bilico tra il nascondere a tutti i costi ciò che ha contribuito a commettere ed una sorta di pentimento. Continua però a non piacermi. Anche perché è proprio l’attrice che la interpreta a non piacermi. Bellissima, ma troppo impostata. I momenti con Samuel sono anche carini, ma arriva sempre qualcosa a rovinarli, che sia una frase od un atteggiamento.

Guzman: capisco la sua rabbia per la morte della sorella, ma non il suo prendersela per forza con Samuel. La sorella non era affatto una santa, anzi era una bella ipocrita che a fare la ribelle con le spalle coperte dai soldi di papino siam capaci tutti. La storia con Nadia carina, ma anche qui siam tornati indietro ed è comunque qualcosa di visto e rivisto: il ragazzo belloccio, ricco, viziato e vizioso che si innamora della povera e timida ragazza intelligente e con dei valori che lo redime e lo rende migliore. Poco importa se poi questi valori sono andati a farsi benedire. Era il mio personaggio preferito nella prima stagione, ma in questa ha fatto un involuzione, peccato.

Nadia: io la trovo incoerente e saccente a volte. E poi l’idea di trucco degli autori o make-up artist è sul serio solo un rossetto scuro? Io non ci trovo molta differenza dalla Nadia a casa o scuola e quella in disco, se non appunto il rossetto di una tonalità più scura. Che poi si lamenta che i genitori la tengano sotto chiave, ma a me è sembrato che non si sia persa mezza festa in discoteca.

Lu: non si può non adorarla. E’ una bitch (inteso come st****etta) fatta e finita, ma è anche il personaggio più coerente con sé stesso e che ti fa sorridere per le sue uscite. Ho letto molti commenti negativi sul suo buttare parole in inglese in mezzo alle frasi di tanto in tanto. Secondo me rispecchia un po’ il modo di parlare degli adolescenti. In rete si leggono di continuo termini inglesi messi in mezzo al posto della loro traduzione e perfino io da adolescente con le mie amiche buttavamo termini in inglese o spagnolo (perché lo studiavamo) in mezzo ai nostri discorsi o nei messaggi. Forse lei lo fa troppo spesso ed in frasi in cui non ci azzeccano granché (tipo nella scena al distributore automatico), ma chiamare la propria amica bitch si usa (od usava) anche se è orribile prendendola letteralmente (da adolescenti inorridivamo quando lo sentivamo, ma si usava). Oppure pensate a quante persone chiamano qualcuno queen/king o BFF od i termini in inglese che si usano nei siti per cercare lavoro che non si capisce un tubo di quello che uno dovrebbe saper fare, sembra chissà che ed invece è un lavoro comune. Comunque nonostante sia una bella viperetta non meritava il tradimento da parte di Gusman né come l’ha lasciata, appunto confessandoglielo. Lei a lui teneva sul serio.

Polo: hanno provato a farci impietosire con la storia degli attacchi di panico, ma con me non ci sono riusciti. Resta odioso lo stesso. Sono stata felice che non sia annegato nella piscina solo perché altrimenti il colpevole della morte di Marina poteva rimanere Nano.

Omar: non si può  non provare empatia per questo povero ragazzo (in tutti i sensi). Prima piega la testa ai voleri del padre ed è comunque vessato da esso e quando reagisce viene buttato fuori di casa. Stavo per piangere con lui. Come non si può non emozionarsi ogni volta che ha una scena con Ander. Il loro bacio in mezzo alla pista da ballo è stato dolcissimo. Quei due attori hanno una chimica pazzesca. E’ per questo che il “tradimento” di Ander è stato nosense.

Ander: già detto che è adorabile con Omar. Quindi perché farlo andare con Polo??? Ok che era un momento di crisi tra di loro e che si sta parlando di adolescenti guidati solo dagli ormoni nella maggior parte dei casi, ma hanno rovinato un bellissimo rapporto perché  comunque c’era fiducia e supporto. Però ho adorato la scena in ospedale quando ha incontrato la madre di lui: una gaffe dopo l’altra, imbarazzo puro, ma carino. Mi è un po’ calato nel finale quando non ha avuto il coraggio di confessare ciò che sapeva al suo migliore amico Guzman dopo una sua domanda diretta, tra l’altro.

Christian: si è visto solo nel primo episodio e sinceramente non se ne è sentita la mancanza. Stupido ed arrivista, non ha avuto il coraggio di dire la verità  per scagionare il suo vecchio amico nemmeno quando hanno cercato di ucciderlo per farlo tacere. Anche peggio del vero omicida. Avrei preferito fosse lui il ragazzo scomparso ed a dire di Carla morto.

Nano: non mi è mai stato granché simpatico, ma non meritava di rimanere in cercere.

I nuovi personaggi pensavo che non mi sarebbero affatto piaciuti perché palesemente fatti arrivare per raccontare qualcosa di nuovo e riempire un po’ di spazio, ma alla fine li ho apprezzati e pure dal primo momento. A parte una.

Valerio: fratello a metà (come piace definirsi a lui stesso) di Lu, spuntato un po’ dal nulla, buono per la trama con Guzman, di meno per l’incesto con la sorella. Davvero troppo anche per una serie eccessiva come questa.

Rebeka: tipetta tosta, ma con cuore. Mi è piaciuta molto l’amicizia disinteressata con Nadia, una cosa rara e poi finalmente vediamo quest’ultima interagire normalmente con un’altra ragazza, e l’aiuto che dà a Samuel, che nemmeno i suoi amici di vecchia data. Purtroppo non è stata sfruttata al massimo o comunque non come avrei voluto.

Cayetana: inutile. Ok che ci voleva una nuova “amica” per Lu dopo che il rapporto con Carla si è lacerato, ma la sua story line è stupida e non ha senso ai fini di quella principale. Tanto che nel primo episodio non c’era nemmeno. E poi che cavolo vuol dire il suo nome? In uno scontro con la madre le rinfaccia di averglielo messo per trasmetterle ambizione, ma il suo significato non ha nulla a che fare con essa. Ed in rete non ho nemmeno trovato dei personaggi famosi che lo abbiano. Che senso ha sparare quella battuta se poi non la si spiega? Mah. Ed ha anche leggermente stufato con la sua scusa che è cresciuta con la storia di Cenerentola. Al 90% delle bimbe di tutto il mondo viene raccontata questa fiaba ed anche altre simili, ma non tutte mentono ed organizzano una cena per spillare soldi alle persone più ricche che tra l’altro sono anche i genitori dei suoi compagni di scuola. Questo si chiama reato di frode. E no, non mi fa pena, nemmeno quando si abbraccia il nonno moribondo. Mi fa pena lui con una nipote così superficiale e subdola.

Piccola considerazione leggermente superficiale: ma perché le case dei ricchi sono tutte uguali? E tra l’altro bruttissime? Tutte moderne, grigie, di cemento e vetro e con svariate piscine sia all’interno che all’esterno. Non si capisce mai nell’immediato in che casa si svolge la scena che si sta guardando.

Mchan

Élite 2

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Seconda stagione della serie spagnola che ho recensito qui:

https://mylovelytrips.wordpress.com/2018/10/15/elite/

Cast: Itzan Escamilla, Miguel Bernardeau, Miguel Herran, Jaime Lorente, Alvaro Rico, Danna Paola, Aron Piper, Mina El Hammani, Ester Exposito, Omar Ayuso, Claudia Salas, Georgina Amoros, Jorge Lopez.

Siccome ho iniziato a buttare giù le mie impressioni mentre la stavo guardando ne è venuto un bel papiro per cui la dividerò in 2 parti. Nella prima parlerò degli episodi e delle impressioni in generale mentre nella seconda analizzerò cosa mi è piaciuto o meno dei personaggi.

Quindi Parte 1:

Inizio con il botto.

Primo episodio davvero molto alto a livello di hype.

Io personalmente non mi sarei mai aspettata la scomparsa di Samuel. In più introduzione di due nuovi personaggi ben fatta.

Secondo episodio sullo stesso livello, con delle scelte un po’ discutibili, ma ci stanno.

Al terzo finalmente torna ad esserci una buona soundtrack che nei primi due era carente.

Quarto: un casino di situazioni. L’unico personaggio che è stato messo da parte è stato Valerio, per il resto tutti gli altri hanno avuto il loro momento e l’evoluzione della loro trama. Ma nessuna mi è piaciuta, a parte il finale. Il momento “pasta” di Samuel e Carla mi è piaciuto anche se loro come coppia è proprio un no grosso come una casa. Nadia e Guzman so che piacciono a praticamente tutti tranne che a me. Almeno non in questo inizio di stagione. Poi il loro primo rapporto fisico avvenuto così di fretta è un altro grandissimo no. Lei sempre più ipocrita, il discorso al fratello poteva benissimo risparmiarselo. Ora che tocca a lei stare a casa a lavorare, Omar deve tornare a farsi vessare perché poverina lei non può più fare come le pare. Certo. Io l’avrei mandata a quel paese. Grandissima egoista. Dolcissima la madre di Ander che accoglie Omar in casa loro.

Quinto e sesto: mi è dispiaciuto molto per come è stata mollata Lu, ma si è rifatta subito tornando ad essere la bastarda di sempre con la minaccia a Nadia. Anche Rebeka poverina sempre friendzonata da Samuel che come tutti i ragazzi non percepisce mai un tubo, eppure sembra una bella persona al di là del modo di porsi sempre molto rozzo. Non ho capito la confessione di Valerio a Nadia, si è tirato la zappa sui piedi da solo. Bel finale di episodio.

Settimo: il discorso di sputtanamento di Lu poteva anche starci, anche se ha leggermente esagerato, ma il mandare il video in rete anche no. Valerio non lo doveva proprio fare il video, tanto Lu già lo sapeva che i due erano finiti a letto (più o meno) insieme, così ha fatto solo una carognata bella e buona. Il padre di Nadia secondo me è scemo o lo fa perché con tutti quei farfugliamenti della figlia lui non ha detto nulla né indagato ulteriormente specialmente alla bugia del velo regalato, mah… I momenti Omander (Omar&Ander) sono i più teneri della serie.

Ottavo ed ultimo: un capolavoro di colpi di scena. E chi se lo aspettava che Samuel e Guzman fossero stati complici per tutto quel tempo? Davvero bello. Però poi al finale ecco che si fanno di nuovo prendere dalla smania di dover andare avanti ed il colpevole rimane libero. E comunque io l’ho sempre pensato che Cayetana era un personaggio inutile, infatti l’unica cosa rilevante che ha fatto poteva risparmiarsela.

Ad un certo punto ho pensato che alla fine della stagione non si sarebbe arrivati a capo di nulla e che questa sia soltanto un tramite per poter fare la terza. In parte avevo ragione, si scopre il vero colpevole (che comunque noi telespettatori già sapevamo), ma è ancora a piede libero per via di quella inutile fino all’ultimo episodio di Cayetana. Io avrei preferito vederlo dietro alle sbarre e nella terza stagione esplorare le reazioni alla notizia shock che l’assassino di Marina era un insospettabile come Polo. Vabbè.

Per la prossima stagione, che spero sia l’ultima, mi auguro che Polo venga processato e condannato per ciò che ha fatto. Di vedere di nuovo in azione Guzman insieme a Samuel come amici, una bella story line per Rebeka e che non ci siano nuovi arrivi. E nemmeno ritorni quali quello di Nano o Christian, che sinceramente non ne ho sentito la mancanza.

Come serie è eccessiva lo ammetto e l’ho già detto nelle mie considerazioni sulla prima stagione, ma tutte le critiche che ho letto in giro le trovo leggermente esagerate. Praticamente in linea con lo show ;-P

Purtroppo i giovani di oggi non è che siano lontanissimi da come li dipingono gli spagnoli. Hanno gli smartphone a 11 anni, se non prima, e con essi la possibilità di un profilo sui social. E le foto che postano sono al limite del porno a volte. Le ragazze specialmente stanno sempre in pose sexy, con la bocca a papera e mezze svestite che così acchiappano più like. Ce le siamo già scordate le ragazzine 15enni che si prostituivano per le ricariche telefoniche? O quella 11enne che scambiava messaggi hot su Whatsapp sempre per la stessa ricompensa? Od ancora i branchi di 14/15enni che stupravano le coetanee? Queste cose ci sono e se ne dovrebbe parlare anche oltre quella mezz’oretta in un programma trash quando la notizia è fresca tra una litigata per il nulla cosmico e la visita ginecologica della svip di turno. Ma soprattutto non in quarta serata, quando la maggior parte degli italiani sta dormendo che l’indomani deve lavorare.

Ed i giovani si drogano. Che sia marijuana o cocaina od eroina, lo fanno (lo dicono delle ricerche portate in Parlamento). E la sostanza dipende molto dal ceto sociale. E’ inutile mettere la testa sotto la sabbia e pensare che tutto sia solo esagerazione funzionale alla drammatizzazione e non realtà. L’esagerazione è il ritrovarsi il tutto nella stessa piccola cerchia di conoscenti, ma è questo il punto funzionale allo show. Il vero problema è che noi italiani non siamo abituati a tutto questo perché ci propinano suore e preti che risolvono tutto con una bella preghiera ed un sermone (in senso lato, mai visto fiction con i su detti protagonisti). La trama più scandalosa che abbiamo avuto (che io ricordi) è stata la relazione tra Marco ed Eva de I Cesaroni e loro erano “parenti” solo perché i genitori si sono sposati quando loro erano già adolescenti. Ma anche là il problema più grande è stato che il figlio più piccolo era stato preso a giocare nei pulcini della Lazio invece che in quelli della Roma, squadra per cui tifavano in famiglia. Gli adolescenti delle nostre fiction sono sempre purissimi ed innocentissimi, un po’ come l’idea di figlio che hanno la maggior parte dei genitori di oggi che invece di mettere un freno ad eventuali comportamenti discutibili sono ultra permissivi e pensano che i loro pargoli abbiano sempre ragione.

E poi trovo allucinante che dopo aver criticato tutto il trash della serie per amor di ship si riesca a giustificare addirittura un incesto. Io alla scena del piedino tra Valerio e Lu alla cena di famiglia stavo quasi per vomitare.

Mchan

The Runaways

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Anno: 2017 in corso

Paese: Usa

Episodi: 23, 2 stagioni

Genere: supereroi, azione

Ideatore: Josh Schwartz, Stephanie Savage

Soggetto: Runaways fumetti by Brian K. Vaughan e Adrian Alphona

Cast: Rhenzy Feliz, Lyrica Okano, Virginia Gardner, Ariela Barer, Gregg Sulkin, Allegra Acosta, Angel Parker, Randy Sands, Brittany Ishibashi, James Yaegashi, Kevin Weisman, Brigid Brannagh, Annie Wersching, Kip Pardue, James Marsters, Ever Carradine, Julian McMahon

 

Questa serie ha appassionato molte persone da quanto ho letto in rete. Sinceramente a me no.

Ho finito la prima stagione perché volevo vedere dove si andava a parare e se migliorava, ma così non è stato, anzi, il finale di stagione è stato davvero brutto.

L’inizio è stato interessante. Il doppio episodio un po’ lento, ma ci stava. Più si proseguiva più il tutto diventava strano. Purtroppo l’ambientazione data non è  facilmente intuibile. Io non ho capito se si trattava di giorni nostri oppure un futuro non lontano.

I ragazzi apprendono che i genitori fanno dei riti strani ed invece di affrontarli subito, caspita sono i loro genitori non degli estranei, cercano di capirci di più, ma ognuno a modo suo. Non c’è molto dialogo tra di loro. Mi è sembrato quasi una di quelle teenband anni ’90 con 5 ragazzi/e messi insieme a caso, l’importante era che fossero diversi come stili. Infatti qui abbiamo la tizia che brilla e levita, l’altra che ha la superforza, un’altra ancora che ha la bacchetta magica, uno che ha dei guanti spara laser, un nerd ed una che ha un legame telepatico con un dinosauro. Ed anche qui, hanno questi “poteri” e non si fanno domande da dove vengono. Tutto normale, quando comunque non vivono nel mondo degli X-men, solo loro sono “diversi”.

Tutto ruota sul sapere di più sui segreti dei loro genitori, un segreto che hanno visto già nel primo episodio e non scoprono chissà cosa di altro. Noi spettatori sì, scopriamo perché hanno eseguito dei “sacrifici”, ma loro no. Si fermano alla scomparsa di un tot di adolescenti.

Il vero scontro si ha tra il penultimo e l’ultimo episodio, ma anche qui nulla di che. Parlano con i genitori, mostrano loro i poteri che hanno e poi scappano perché solo una di loro deve contrastare il vero cattivo della storia. E questo scontro avviene completamente off screen.

Poi, tutti ad adorare il cucciolo di dinosauro, solo io l’ho trovato assurdo??? Totalmente inutile, tra l’altro. E poi tutti che alla sua scoperta: “Ah, un cucciolo di dinosauro con cui hai un contatto telepatico, bene. Stavamo dicendo…” Scusate??? O.O

Solo io starei là a fare mille domande? Come lo hanno creato? Perché? Perché Gert riesce ad avere un contatto telepatico solo con lei? No, tutto normale.

Come Nico che scopre che la madre ha una bacchetta magica. Invece di riempirla di domande su come sia possibile un oggetto simile nel nostro mondo lei non chiede nulla. Mah…

Poi ok che sono adolescenti e si comportano da tali, ma un po’ di coerenza. Gert è una femminista radicale, ma quando si tratta di agghindarsi per il ballo di fine anno od una festa dell’associazione di beneficenza dei genitori non batte ciglio. Chase è stato sempre trattato malissimo dal padre sia psicologicamente che fisicamente, ma gli bastano un paio di ore nel laboratorio a lavorare insieme ai guanti spara laser che il padre diventa il migliore del mondo da proteggere ad ogni costo. A Nico basta un “Ti insegno ad usare la bacchetta magica” per fare pace con la madre che odiava perché troppo ossessiva.

Per tutte queste stramberie non sono riuscita a rimanerne affascinata. Perché va bene che si tratta di fantascienza, ma un minimo di logica, soprattutto quando ambienti la storia in un mondo reale ed abbastanza contemporaneo.

Mchan

Gelato

In questa torrida estate passata per lo più a casa a guardare pigramente serie tv e film che di forza per fare altro non ne ho proprio avuta, il caldo mi fa calare la mia già bassa pressione molto al di sotto della soglia minima per azionare il più piccolo muscolo, dicevo: voglia di anche solo pensare a cucinare qualcosa non ne avevo per cui mi sono affidata ai piatti più estivi che ci siano ossia capresi, macedonie e gelato a volontà.

Così ho provato questo:

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Sulla confezione c’è scritto Croccantino alla Siciliana, gelato fiordilatte variegato al caramello con croccante alle mandorle di Avola.

Ecco, tutto ciò che viene dopo fiordilatte c’è solamente in cima, e pure in quantità minima, come potete vedere dalla foto. Per il resto non sa di nulla se non di fiordilatte. Alquanto deludente.

Mchan

The Resident

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Anno: 2018 in corso

Paese: Usa

Episodi: 37, 2 stagioni

Genere: drammatico, medico

Ideatori: Amy Holden Jones, Hayley Schore, Roshan Sethi

Cast: Matt Czuchry, Emily VanCamp, Manish Dayal, Shaunette Renée Wilson, Bruce Greenwood, Malcolm-Jamal Warner, Merrin Dungey, Melina Kanakaredes

 

A primo impatto il protagonista, Conrad, mi è sembrato un dr. House più giovane. Modi bruschi, genialità nelle diagnosi, scontroso con i colleghi. Fortunatamente lui non ha dipendenze ed essendo ancora uno specializzando spesso deve essere più diplomatico anche se non gli riesce molto bene. Molto meglio il coprotagonista, il dr. Pavresh, al primo anno da specializzando, con due lauree sia ad Harvard che a Yale, ma modesto e più empatico.

Sembrerebbe l’ennesima serie televisiva sullo staff di un ospedale, con intrallazzi amorosi e casi clinici, ed invece qui c’è anche un po’ di trama orizzontale diversa dal solito: la mala sanità. Sì, perché evidentemente non l’abbiamo solamente qui da noi, ma come si dice tutto mondo è paese. Certo, tra la loro e la nostra ci passa un mondo dato che la loro deriva per di più dal voler monetizzare sulle cure ai pazienti e così vediamo richieste di esami clinici costosissimi e spesso non indispensabili, trovare le scuse più fantasiose per non dover curare gli indigenti, tagli di personale esperto a favore di appena diplomati ma meno costosi e decisamente più pericolosi, medici illustri che cercano di circuire i malati per dirottarli nelle loro cliniche private.

Ma i due casi che tengono in piedi la trama orizzontale della prima stagione sono il dr. Bell, il primario di chirurgia che viene soprannominato Dr. Morte perché ultimamente quando opera si verificano molti errori mortali che naturalmente o vengono affibbiati agli assistenti oppure vengono coperti dicendo che si è trattato di complicazioni durante l’intervento. In realtà il dottore ha un tremore alle mani che però maschera in tutti i modi possibili, anche minacciando una specializzanda per farla operare al posto suo, poiché ha bisogno di soldi e quindi non può permettersi di smettere di operare. L’altro è quello della dr. Hunt, un’oncologa che sperimenta dei trattamenti massicci sui pazienti malati di cancro, se non addirittura diagnosticare il tumore a pazienti sani per poi potersi vantare di averli fatti guarire.

Contro questi “cattivi” ci sono i nostri due protagonisti maschili di sopra, un’infermiera giovane ma espertissima, Nic, ed una specializzanda immigrata che nelle prime puntate sembra più un robot che una persona, Mina.

Naturalmente ogni episodio ha anche il suo caso specifico, ma in quell’ospedale nessuno è al sicuro quindi non mi affezionarei troppo ai malati.

I personaggi sono tutti interessanti. Ci sono alcuni clichè come il dr. Pavresh che è di origini indiane il cui padre fa il tassista oppure la dr. Mina che cerca in tutti i modi di reprimere ogni emozione perché altrimenti non sarebbe una brava chirurga, però tolto questo sono piacevoli da seguire.

Cose che non vanno: a parte ritrovarmi Melina Kanakaredes alias Stella Bonasera di C.S.I. New York nei panni di una bastarda egoista, la storia d’amore tra i due protagonisti, Conrad e Nic, è leggermente surreale. All’inizio noi sappiamo che i due sono stati insieme, ma poi si sono lasciati, solo che tendono a comportarsi come se stessero ancora insieme preoccupandosi l’uno dell’altro anche se lei continua a respingerlo ogni volta che lui fa un passetto in più, cosa di cui invece pareva lamentarsi durante la relazione. Ci sono cose non dette anche se si incontrano tutti i giorni sul lavoro ed interagiscono. Lei addirittura continua ad indossare un anello che le ha regalato lui e cade dal pero quando una ex di lui le dice che è l’anello della madre e che è importante. Ok, non glielo avrà detto che era l’anello della madre, ma si poteva intuire dato che era antico e comunque regalare un anello significa qualcosa di importante oppure al giorno d’oggi è una cosa banale? Sono io troppo antica? Vabbè… Questo ospedale ha una marea di difetti, a cominciare dalle molteplici morti sospette, eppure continua ad avere pazienti, soprattutto quelli facoltosi che potrebbero andare da qualche altra parte. I medici fatti e finiti, non gli specializzandi, sono tutti interessati solamente ai profitti e non alla salute dei pazienti, non ce ne è uno a cui i nostri paladini possano chiedere aiuto. Mah…       

Mchan

Ps: ho capito perché ai pronti soccorsi degli ospedali statunitensi arrivano sempre in fin di vita: una risonanza magnetica, che qui da noi prescrive anche il medico di famiglia, costa ben $10,000. Diecimila. Certo che una persona della medio borghesia, per non parlare di quelli di fascia più bassa, non si fa curare se non arrivata al limite della sopportazione del dolore.