Pan di stelle

Incuriosita dalle molteplici varianti in cui si può mangiare, ed avendole trovate in offerta, ho comprato queste merendine.

pandistelle

Che dire?

Io le ho provate sia calde che fredde che a temperatura ambiente e sinceramente non mi sono sembrate nulla di che. Anzi.

Prima di tutto sono troppo piccole. Sì, saranno pensate principalmente per dei bambini, ma al di sotto dei 5 anni perché mio nipote di 7 se gli do questa per merenda poi mi chiede cosa c’è dopo.

pandistelle2

Ci ho messo la panna montata intorno perché altrimenti mi faceva troppa tristezza. Ed il piattino che ho usato è da antipasto, quindi piccolo, ma ci si perdeva ugualmente.

Secondo: carina l’idea di poterla riscaldare al microonde o rinfrescarla in frigo peccato che nel primo caso la stella si scioglie e la crema dentro si aggruma, mentre nel secondo la crema dentro si solidifica troppo. No, non ci siamo.

E mangiandole a temperatura ambiente si capisce che il problema è proprio la crema all’interno che è davvero troppo densa. Oltre al fatto che ha il sapore di merendina industriale.

Penso proprio che non le ricomprerò.

Mchan

My lovely trips

Felicità è:

boyzone

Finalmente!!!!!!!!!

Dopo circa 6 mesi dall’uscita ho tra le mani l’ultimo cd dei Boyzone.

Naturalmente grazie ad Amazon, che è da dicembre che spulcio in ogni negozio di dischi ed in ogni sito online, ma nulla. Poi, quando già mi stavo dando per vinta, ecco che è lì, il cd fisico, non solo i brani da scaricare. Che io sono della vecchia guardia ed anche se possiedo un I-pod che uso frequentemente, la musica mi piace ascoltarla dal cd.  

Dopo l’euforia iniziale dell’averlo finalmente trovato e comprato, si è  passati alla melanconia.

Loro sono la mia band preferita da una vita. E questo è il loro ultimo album. L’ultimo. 😢😔😭

Questa la Tracklist:

1. Normal Boy

2. Because

3. Love

4. Talk

5. Tongue Tied (feat. Alesha Dixon)

6. Talk About Love

7. Loaded Gun

8. You’re Criminal

9. The Joke Is On Me

10. Symphony Of Hearts

11. Learn To Love Again

12. Dream (feat. Stephen Gately)

 

Quale brano mi è piaciuto di più? Mi serve più di un ascolto, ma sentire la voce di Stephen Gately è sempre un colpo al cuore, per cui sicuramente Dream è quello che mi ha emozionato maggiormente.

Mchan

Ps: Stephen ci ha lasciati nel 2009 😢

The Last summer

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Anno: 2019

Regia: William Bindley

Genere: commedia, sentimentale

Cast: KJ Apa, Maia Mitchell, Jacob Latimore, Halston Sage, Tyler Posey, Sosie Bacon, Mario Revolori, Wolfgang Novogratz, Jacob McCarthy, Prendi Golightly, Audrey Grace Marshall, Greer Grammer, Jackie Sandler, Gabrielle Anwar, Ed Quinn.

Trama: viene raccontata l’estate prima del college di un gruppo di 18enni.

Abbiamo un gruppetto di appena diplomati che sta vivendo l’ultima estate prima di partire o comunque andare all’università.
Come concetto non è male. Ci sono le classiche emozioni di una persona che dall’adolescenza passa all’età adulta, anche se gli anni del college non sono poi una cosa così da adulti, si è ancora abbastanza spensierati.
Il problema, come nella maggior parte dei film Netflix, è la realizzazione.
Troppi personaggi a mio parere e ciò consegue che si è potuto entrare in sintonia ed esplorare fino in fondo solo i protagonisti. La cui trama tra l’altro è la più banale.
Abbiamo questo ragazzo, Griffin, che torna da una specie di collegio (questo argomento è trattato con superficialità e si va molto ad intuito sinceramente) e rivede la ragazza della quale era innamorato alle medie, Phoebe. Naturalmente il suo intento principale è conquistarla e ci riesce (anche in maniera molto carina a mio avviso, cioè lui è davvero tenero), ma poco dopo arrivano dei problemi che non dipendono da loro bensì dai loro genitori. Ma la questione è trattata abbastanza di fretta perché ci sono altre storie da raccontare.
E sono queste:
2 amiche completamente diverse, la classica bella e ricca e l’amica bruttina e sfigata, la prima presa in un’università cittadina e la seconda che deve lavorare per pagarsi gli studi e che comunque non sa ancora dove frequentare.
2 amici di cui uno mollato con la fidanzata storica del liceo perché andranno in 2 università differenti e l’altro che ha una lista di ragazze da conquistare prima che finisca l’estate.
Altri 2 amici, ma stavolta nerd, che si fingeranno esperti broker per sentirsi meno sfigati e finalmente rimorchiare delle ragazze.
Un ragazzo che pratica skate bord.
Quest’ultimo completamente inutile.

Oltre ad essere troppi per soli 1h e 49m di film, sono anche scollegati. Non è una corale con gente che si conosce ed interagisce. Hanno solo frequentato lo stesso liceo e qualcuno si conosce pure (tipo la tipa ricca e bella che era la fidanzata del ragazzo del secondo duo di amici), ma le connessioni sono minime. Alla fine quel che ne viene fuori è un’accozzaglia di storie di ragazzini che non portano a granché dato che sono tutte sviluppate molto superficialmente proprio perché il tempo è risicato.

Anche la colonna sonora, a mio avviso, non ha nulla da dire. Pensate che l’unico brano che ha attirato la mia attenzione è stato Let’s hurt tonight dei One Republic del 2016 e già usato come main theme del film Collateral Beauty.

Quindi è un film che si può vedere, ma non imperdibile.

Mchan

Anagni

Anagni è un comune in provincia di Frosinone noto come la città dei papi perché ha dato i natali a quattro pontefici (Innocenzo III, Alessandro IV, Gregorio IX e Bonifacio VIII).

E’ un borgo molto piccolino e facilmente visitabile in mezza giornata.

I suoi monumenti più famosi sono la Cattedrale di Santa Maria Annunziata

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E’ in stile romanico al di fuori e gotico all’interno.

Essa fu sede di importanti eventi storici tra cui varie canonizzazioni ed alcune scomuniche.

Il campanile è alto 30m ed ospita 5 campane.

All’interno vi sono tre navate ed un pavimento a mosaico cosmatesco, dal nome della famiglia di marmorari che lo ha creato.

L’unica nota stonata sono le sedie di plastica trasparente che sono state messe al posto delle più classiche panche in legno.

La cripta è un vero e proprio gioiello.

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E’ dedicata a San Magno, patrono della cittadina, ed è conosciuta come la Cappella Sistina del Medioevo poiché  interamente dipinta con affreschi che rappresentano la storia della salvezza dell’uomo dalla sua origine al suo giudizio. Gli autori sono ben 3, ma sono tutti ignoti.

Accanto vi è  l’Oratorio di San Tommaso Becket, che ha preso il posto di un antico mitreo.

Altro posto significativo e di interesse è il Palazzo di Bonifacio VIII

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Si trova vicinissimo alla Cattedrale, si chiama di Bonifacio VIII, ma in realtà era del nipote Pietro II Caetani.

Le sale visitabili sono solamente quattro dato che l’edificio ospita la Casa Madre delle Suore Cistercensi della Carità.

Salendo una scala elicoidale in pietra si arriva al fulcro del museo: le sale denominate delle Oche e delle Scacchiere.

Nella prima il nome è dato dal soggetto dell’affresco sul muro. Anche se in realtà le specie di uccelli raffigurate sono ben 12.

Al momento al centro della sala c’è un’opera di arte moderna che raffigura una scacchiera dalla forma dell’Europa ed ai lati due figure a grandezza naturale che sono il Papa Bonifacio VIII ed il Re Filippo IV.

Anche il nome della seconda sala prende il nome dal soggetto dell’affresco sulla parete. Qui al momento sono posizionate varie sedie probabilmente perchè vi si tengono dei congressi ed una lastra con inciso il versetto del XX canto del Purgatorio di Dante su Papa Bonifacio VIII.

“Veggio in Alagna intrar lo fiordaliso,

e nel vicario suo Cristo esser catto.

Veggiolo un’altra volta esser deriso;

veggio rinovellar l’aceto e ‘l fiele,

e tra vivi ladroni esser anciso.”

Mchan

Parmigiana

Le zucchine sono le mie verdure preferite. Così quando scopro nuove ricette le provo sempre. Stavolta è toccata alla parmigiana di zucchine, che è similissima all’originale con le melanzane.

Ingredienti: zucchine, passata di pomodoro, olio, sale, mozzarella, parmigiano.

Le dosi sono a piacere perché dipende da quanta e come la volete fare. Io ho scelto le monoporzioni e con una zucchina abbastanza grande me ne sono venute due giuste giuste.

Procedimento: per prima cosa ho leggermente grigliato le zucchine tagliate fini. Nella ricetta originale andavano messe direttamente a crudo, ma ho pensato che una grigliata avrebbe evitato l’effetto bollito. Poi ho preso due cocottine ed ho leggermente oliato il fondo, quindi ho iniziato a fare gli strati di zucchine, passata, mozzarella e parmigiano. Il sale e l’olio li ho messi a strati alterni. In forno finché non cuociono, circa una decina di minuti.

Questo  il risultato:

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Mchan

Lost in Austen

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Anno: 2008

Genere: drammatico, sentimentale

Paese: Uk

Episodi: 4

Regia: Dan Zeff

Cast: Jemima Rooper, Alex Kingston, Hugh Bonneville, Elliot Cowen, Gemma Arterton, Morven Christie, Christina Cole, Lindsay Duncan, Tom Riley

Trama: Amanda è una ragazza che vive a Londra nel 21° secolo, ma che è cresciuta leggendo e rileggendo le opere della Austen, in particolare Orgoglio & Pregiudizio. Il suo ragazzo le chiede di sposarla, ma non nel modo romantico che ha in mente lei così rifiuta. Una sera dal suo bagno esce fuori una ragazza vestita come nel 1800, altri non è che la sua eroina Elizabeth Bennet. Le due si scambiano di posto e per Amanda inizia l’avventura di vivere nelle pagine del suo libro preferito in prima persona.

Come idea era molto carina, l’esecuzione ha molte cose negative.

Per prima cosa Amanda appare nella soffitta dei Bennet con i suoi abiti moderni e nessuno di loro sembra farci caso. In teoria sarebbe un’amica di Elizabeth in visita, una sorta di scambio di case, ma nessuno ha mai sentito parlare di lei prima e comunque ha degli abiti decisamente inusuali, porta i jeans, ma tutti ci passano sopra, basta loro la spiegazione che è così che ci si veste nel luogo da dove proviene lei. Sì, ok, ma i pantaloni??? Una ragazza??? Nel 1800??? Per non parlare del colore dei capelli, un rosso ciclamino, e del fatto che non li leghi mai. Ora, lei trascorre un bel po’ di tempo lì con loro e li porta sempre sciolti. Una cosa che all’epoca non era possibile fare se non in giovane età. E poi nessuno si cura più di tanto di dove sia finita Elizabeth e del perché non scriva loro. Va bene la madre e le sorelle minori, possiamo anche passare sopra al padre, ma Jane??? Erano molto unite loro due.

Seconda questione: le paranoie di Amanda. All’inizio è molto preoccupata del fatto che tutto debba andare per forza come nella trama originale. Ma si tratta di finzione, non di un viaggio nel tempo, quindi la sua preoccupazione risulta inutile e fastidiosa. Tra l’altro già a metà della seconda puntata accadono molti fatti completamente differenti rispetto al libro. E tutta la sua preoccupazione iniziale scompare di colpo.

Terzo: mi sarebbe piaciuto vedere più interazione tra Amanda e le sorelle Bennet, perché ad un certo punto la signora Bennet la rimprovera di aver contagiato le sue figlie, ma non si capisce come dato che ci ha parlato sì e no due volte.

Quarto: la scena di Mr Darcy che esce fradicio dal laghetto potevano risparmiarsela. Anche perché è Amanda a chiedergli di fare questa cosa e lui acconsente. No, non è affatto da Mr Darcy. Va bene il belvedere, ma l’ho trovata davvero fuori luogo. Fosse avvenuta accidentalmente si poteva anche capire, ma una cosa del genere no.

Quinto: mi sarebbe piaciuto anche vedere come se la cavava Elizabeth nel mondo moderno. Ci è stata mostrata solamente alla fine, ma non ci sono state mostrate le sue reazioni a tutte le nostre modernità.

E poi arriva il tasto dolente, ciò che mi è piaciuto di meno di tutto lo show: Mr Darcy e Mr Wickham. Come interpreti andavano anche bene, ma la caratterizzazione dei personaggi proprio no. Hanno demonizzato il primo, facendogli dire delle cose ripugnanti nei confronti della protagonista che lì per lì si arrabbiava e gliene cantava quattro a sua volta, ma dopo soli 5 minuti era lì che pendeva lo stesso dalle sue labbra, come una qualsiasi donzella di romanzi Harmony. Ed hanno cercato di riabilitare il secondo. No, non ci siamo. Wickham è un farabutto, affascinante sì, ma pur sempre farabutto e perfido, non mi può diventare compassionevole, innocente e generoso.

Mchan