
Anno: 2008
Genere: drammatico, sentimentale
Paese: Uk
Episodi: 4
Regia: Dan Zeff
Cast: Jemima Rooper, Alex Kingston, Hugh Bonneville, Elliot Cowen, Gemma Arterton, Morven Christie, Christina Cole, Lindsay Duncan, Tom Riley
Trama: Amanda è una ragazza che vive a Londra nel 21° secolo, ma che è cresciuta leggendo e rileggendo le opere della Austen, in particolare Orgoglio & Pregiudizio. Il suo ragazzo le chiede di sposarla, ma non nel modo romantico che ha in mente lei così rifiuta. Una sera dal suo bagno esce fuori una ragazza vestita come nel 1800, altri non è che la sua eroina Elizabeth Bennet. Le due si scambiano di posto e per Amanda inizia l’avventura di vivere nelle pagine del suo libro preferito in prima persona.
Come idea era molto carina, l’esecuzione ha molte cose negative.
Per prima cosa Amanda appare nella soffitta dei Bennet con i suoi abiti moderni e nessuno di loro sembra farci caso. In teoria sarebbe un’amica di Elizabeth in visita, una sorta di scambio di case, ma nessuno ha mai sentito parlare di lei prima e comunque ha degli abiti decisamente inusuali, porta i jeans, ma tutti ci passano sopra, basta loro la spiegazione che è così che ci si veste nel luogo da dove proviene lei. Sì, ok, ma i pantaloni??? Una ragazza??? Nel 1800??? Per non parlare del colore dei capelli, un rosso ciclamino, e del fatto che non li leghi mai. Ora, lei trascorre un bel po’ di tempo lì con loro e li porta sempre sciolti. Una cosa che all’epoca non era possibile fare se non in giovane età. E poi nessuno si cura più di tanto di dove sia finita Elizabeth e del perché non scriva loro. Va bene la madre e le sorelle minori, possiamo anche passare sopra al padre, ma Jane??? Erano molto unite loro due.
Seconda questione: le paranoie di Amanda. All’inizio è molto preoccupata del fatto che tutto debba andare per forza come nella trama originale. Ma si tratta di finzione, non di un viaggio nel tempo, quindi la sua preoccupazione risulta inutile e fastidiosa. Tra l’altro già a metà della seconda puntata accadono molti fatti completamente differenti rispetto al libro. E tutta la sua preoccupazione iniziale scompare di colpo.
Terzo: mi sarebbe piaciuto vedere più interazione tra Amanda e le sorelle Bennet, perché ad un certo punto la signora Bennet la rimprovera di aver contagiato le sue figlie, ma non si capisce come dato che ci ha parlato sì e no due volte.
Quarto: la scena di Mr Darcy che esce fradicio dal laghetto potevano risparmiarsela. Anche perché è Amanda a chiedergli di fare questa cosa e lui acconsente. No, non è affatto da Mr Darcy. Va bene il belvedere, ma l’ho trovata davvero fuori luogo. Fosse avvenuta accidentalmente si poteva anche capire, ma una cosa del genere no.
Quinto: mi sarebbe piaciuto anche vedere come se la cavava Elizabeth nel mondo moderno. Ci è stata mostrata solamente alla fine, ma non ci sono state mostrate le sue reazioni a tutte le nostre modernità.
E poi arriva il tasto dolente, ciò che mi è piaciuto di meno di tutto lo show: Mr Darcy e Mr Wickham. Come interpreti andavano anche bene, ma la caratterizzazione dei personaggi proprio no. Hanno demonizzato il primo, facendogli dire delle cose ripugnanti nei confronti della protagonista che lì per lì si arrabbiava e gliene cantava quattro a sua volta, ma dopo soli 5 minuti era lì che pendeva lo stesso dalle sue labbra, come una qualsiasi donzella di romanzi Harmony. Ed hanno cercato di riabilitare il secondo. No, non ci siamo. Wickham è un farabutto, affascinante sì, ma pur sempre farabutto e perfido, non mi può diventare compassionevole, innocente e generoso.
Mchan