Anno: 2018
Genere: drammatico, musicale
Paese: Usa
Episodi: 10
Ideatore: Jason Katims
Soggetto: Drama High by Michael Sokolove
Musiche: tratte dal musical Spring Awekening
Cast: Josh Radnor, Marley Shelton, Rosie Perez, Auli’i Cravalho, Damon J. Gillespie, Ted Sutherland, Amy Forsyth, Rarmian Newton, Joe TIppett, Shirley Rumierk, Casey Johnson, Taylor Richardson
Trama: in un liceo di periferia un professore vorrebbe inscenare un musical controverso osteggiato dall’associazione genitori. Le storie dei protagonisti del musical si fondono con quelle degli attori che li interpretano.
Anche se il finale potrebbe portare ad un seguito, nonostante non sia apertissimo, una seconda stagione non ci sarà. Secondo me non è una cattiva idea, seppure mi sia piaciuto non ne vedevo la necessità.
In molti lo hanno stroncato perché lo hanno paragonato a Glee. Ecco, non c’è nulla a che vedere tra le due serie. Questa è più cupa e malinconica, ma va bene così. Forse proprio perché non sono mai stata una fan di Glee, praticamente mai visto, ne ho potuto apprezzare il mood decisamente non euforico e giocoso. Qui si parla di tematiche abbastanza serie sia per gli adolescenti che per i loro genitori e si fa vedere come questi due mondi fatichino a comprendersi. Come la società pensa che dei ragazzini non siano capaci a comprendere la vita. E tutto partendo dal testo di un musical, ossia Spring Awakening. Le canzoni sono solo quelle del musical e si ripetono episodio dopo episodio, andando ad accompagnare i vari momenti della vita dei ragazzi che mentre preparano la messa in scena scoprono delle cose sul loro conto, affrontano drammi e nuovi amori, insomma crescono.
Sinceramente le canzoni del musical non le ho capite più di tanto, belle le musiche, ma proprio il testo ho faticato a comprenderlo.
Altra cosa che non mi è piaciuta più di tanto è il conflitto tra il professore regista e la professoressa a cui ha praticamente soffiato il posto che poi è diventata sua vice. Va bene per i primi due/tre episodi, ma poi basta. Invece si ripete fino all’ultima puntata ed è appunto ripetitivo e banale.
I ragazzi che interpretano gli adolescenti tutti abbastanza bravi.
Forse la canzone che mi ha emozionata di più è stata quella finale dato che mi ha fatto commuovere fino alle lacrime.
Mchan