Lasciamo Santiago de Compostela e ci fermiamo in un paesino sulle montagne lì vicino che si chiama Cebreiro. Questo villaggio è immerso nella nebbia che si dice venga portata dalle streghe.
Gli unici due edifici da visitare, oltre ai negozietti di souvenir, sono delle rovine della casa più antica della Galizia chiamata Pallozas.
E la chiesetta di Santa Maria.
Qui i pellegrini arrivano come ultima tappa prima di entrare nella città di Santiago.
E sempre qui è possibile farsi timbrare un qualsiasi pezzo di carta dall’ufficio dei pellegrini con il timbro del Cammino od un facsimile, non ho ben capito.
La storia delle streghe non è solamente una leggenda che ci ha raccontato la nostra accompagnatrice, è davvero una specie di tradizione popolare. Guardate un po’ come sono fatti i secchi per la spazzatura.
Mchan
Archivio mensile:novembre 2018
Il Cammino di Santiago
E’ stato dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 1985 e Itinerario di devozione europeo dal Consiglio d’Europa nel 1987.
Gli stati che percorre sono la Francia e la Spagna per un totale di 800 km percorribili in circa un mese.
Il simbolo principale è la conchiglia. Essa è anche una sorta di freccia che indica la via.
Il pellegrino percorre circa 20 km al giorno e la sera si ferma nei vari ostelli che si trovano lungo il percorso. Ci sono quelli pubblici, più economici, ma anche quelli privati. Ad ogni tappa gli viene timbrata la credencial, ovvero la carta del Pellegrino rilasciata dall’Autorità ecclesiale.
Il pellegrino può essere o meno credente. Il percorso infatti non è solamente per i cattolici, ma è una sorta di percorso spirituale nel significato più ampio della parola.
Ci si ritrova a contatto con la natura, a volte anche completamente soli, sotto le intemperie, ad affrontare sfide con sè stessi.
E poi si arriva in una città deliziosa, dove si va ad abbracciare il Santo che ci ha protetti lungo il cammino, si può andare a messa o semplicemente godere della compagnia di altri viaggiatori ed assistere a concerti in piazza.
Mchan
Canederli
Sono un primo piatto tipico delle regioni alpine, o comunque del centro europa, composto da pane raffermo, latte e uova.
Io li ho comprati già fatti da Lidl.
Bastava cuocerli come da istruzioni e condirli con ciò che più piaceva.
Per la prima volta lì ho accompagnati con un purè di patate più solido del normale e della pancetta.
Mentre la seconda volta ho fatto una vellutata di patate e carote molto liquida con aggiunta di formaggio francese fuso.
Mchan
The DUFF
by Kody Keplinger
in italiano:
Quanto ti ho odiato (libro)
Seconda di copertina:
“Bianca Piper ha diciassette anni, è cinica ma leale e sa benissimo di non essere la più carina tra le sue amiche. D’altronde sa anche di essere più sveglia ed intelligente rispetto a molte sue coetanee, che si lasciano incantare dal fascino di ragazzi come Wesley Rush, il più corteggiato e viscido della scuola. Bianca infatti detesta Wesley. Ma dato che le cose in famiglia non vanno granché bene e Bianca è alla disperata ricerca di una distrazione, un giorno si ritrova a baciare proprio Wesley. E… scopre che le piace! Tanto che, sempre più desiderosa di fuggire dai propri problemi famigliari, finisce per farci sesso e per ricorrere a questo “diversivo” ogni volta che qualcosa va storto. Ma quando viene fuori che Wesley è bravo ad ascoltare e che anche la sua, di vita, è più scombinata del previsto, Bianca intuisce che la situazione le sta sfuggendo di mano e si rende conto con terrore che potrebbe essersi innamorata proprio del nemico…”
Quarta di copertina:
“E se ti innamorassi del più odioso dei tuoi compagni di scuola?”
“Bestseller del New York Times tradotto in 22 mesi”
“Ben scritto, irriverente, un esordio sincero” Publisher Weekly
“Un rapporto complesso tra due ragazzi che si odiano eppure fanno sesso… Gli adolescenti della Keplinger sono irriverenti, credibili, e il senso dell’umorismo non manca mai” Kirkus Reviews
“Le ragazze più grandi ed anche i lettori più riluttanti ameranno questo libro” School Library Journal
“Un libro irriverente, ironico, intelligente! Ora un film di successo!”
L’A.S.S.O. nella manica (film)
Anno: 2015
Regia: Ari Sandel
Genere: commedia
Cast: Mae Whitman, Robbie Amell, Bella Thorne, Nick Eversman
Trama:
Bianca Piper è una comune adolescente che ha per amiche due ragazze molto più popolari e carine. Wesley Rush è il suo vicino di casa che una sera, ad una festa, le svela di essere l’amica sfigata e bruttina che di solito le ragazze più carine si portano appresso per risaltare ancora di più. Bianca litiga con le amiche e chiede aiuto a Wesley per conquistare Toby, il ragazzo che le piace. Ma ne rimarrà delusa quando lui la userà solamente per avvicinarsi alle sue amiche.
DUFF: acronimo di Designated Ugly Fat Friend (la brutta grassa amica designata)
ASSO: acronimo di Amica Sfigata Strategicamente Oscena
A parte che la seconda di copertina praticamente svela tutta la trama e la parola irriverente stra usata per definirlo, tra l’altro a sproposito, il romanzo non è malaccio. Certo, chi ha visto prima il film, come la sottoscritta si ritrova con solamente l’idea di base uguale perché le storie sono sviluppate molto diversamente.
E sinceramente mi è piaciuto di più il film. Anche perché il finale del libro è troppo veloce, con poche spiegazioni reali. Ok, parliamo di adolescenti che per natura sono impulsivi e poco razionali, ma sono cresciuta guardando Dawson’s Creek. Voglio dire: Dawson’s Creek, capite che un minimo di spiegazione finale la esigo. Non mi piace quando le cose succedono rapidamente o che le persone facciano pace senza un minimo di dialogo.
Mchan
Santiago bonus
Mchan