My lovely trips

Grazie lo stesso ragazzi!!!

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Ivan Zaytsev, Massimo Colaci, Osmany Juantorena, Simone Anzani, Davide Candellaro, Luigi Randazzo, Enrico Cester, Gabriele Maruotti, Daniele Mazzone, Simone Giannelli, Filippo Lanza, Gabriele Nelli, Michele Baranowicz, Salvatore Rossini. Ct: Gianlorenzo Blengini.

Mchan

Weirdness Oviedo

La sera del nostro arrivo in hotel, in centro, dopo cena abbiamo fatto una passeggiata fino a Plaza de la Escandelera dove è posta una statua di Botero: la maternità.
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Questi cavalli chiamati Los Asturcones (una varietà di cavalli spagnoli) di Manuel Valdés Blasco.
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E questa panchina arcobaleno.
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Mchan

Spagna del Nord parte 10

Poco fuori la città di Oviedo si possono trovare ancora dei resti medievali.
I principali sono due chiese che abbiamo raggiunto dopo aver camminato per circa 20minuti su un sentiero.
La prima, Santa Maria de Naranco, l’ho trovata deliziosa. In principio era una residenza da caccia di un reale della zona, poi è stata trasformata in chiesa. Lo stile è pre romanico ed è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco dal 1985. Ci si può entrare solamente su prenotazione, perché anche se sembra completamente aperta in realtà ha delle spesse porte di legno con un custode che le apre e le richiude una volta che si è entrati. Il che è anche leggermente inquietante…
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La seconda, San Miguel de Lillo, seppure molto più affascinante dal punto di vista di uno studioso per via degli affreschi, o meglio dei pochi residui di essi, sinceramente non mi ha conquistata affatto. Anch’essa in stile pre romanico era molto più piccola ed angusta e c’era una puzza di muffa allucinante. Stavo per sentirmi male. Ed in più non si potevano fare foto, nemmeno senza flash, per cui vi lascio un altro dettaglio della prima chiesetta.

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Una costruzione tipica della regione sono queste specie di granai chiamati horreo.
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E’ una struttura in legno o pietra poggiata su dei pilastri per evitare che vi entrino i topi dato che il loro scopo principale è quello di conservazione dei frutti della terra (quindi frutta, verdura, cereali).
Se ne possono vedere a centinaia lungo le vie principali e nelle campagne. Davvero molto suggestivi.
Mchan

Spagna del Nord parte 9

Oviedo è il capoluogo della regione del Principato delle Asturie e città natale della regina Letitia, ma anche di Fernando Alonso, pilota di Formula 1.
Sede universitaria e di numerose chiese medievali ed edifici barocchi.
La nostra visita è stata sotto una pioggerellina costante e molto fastidiosa. Per cui sinceramente mi è rimasto impresso poco o niente.
La cattedrale romanico/gotica è intitolata al Santo Salvatore.
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Essa conserva il sudario di Oviedo.
Poi ci sono varie statue di bronzo che rappresentano i mestieri tipici dei cittadini della città, quali pescatore, contadina, pescivendola, lattaia, venditrici di ceste, etc…
In particolare le statue della lattaia, del pescatore e della pescivendola sono poste nella stessa piazza e le ultime due una di fronte all’altra e la leggenda vuole che i primi due siano marito e moglie, mentre la terza sarebbe l’amante. Comunque la lattaia sarà cornuta, ma è molto intelligente dato che con sé ha un ombrello ;-P


Altro posto in cui ci hanno portato in città è questo centro commerciale/centro congressi molto nuovo, ma sinceramente un pugno in un occhio.
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Ed anche abbastanza bruttino a vedersi, dato che già aveva le colature di ruggine dalla struttura.
Dentro un comunissimo centro commerciale, però ho trovato Primark!!! I miei acquisti si sono limitati ad una borsetta ed un pacchetto di Polo perché il tempo era limitato e pure lo spazio nella valigia 😦
Mchan

Spagna del Nord parte 8

Rieccomi!!!
Ricomincia il tour della Spagna del Nord.
Dove eravamo rimasti?
https://mylovelytrips.wordpress.com/2018/05/19/spagna-del-nord-parte-7/
Nel pomeriggio arriviamo a Comillas dove visitiamo El Capricho, una costruzione ad opera del maestro Gaudì.
Questa abitazione privata, oggi museo, gli era stata commissionata da un rampollo di una ricca famiglia tornata dall’America. Lo stile è quello unico ed inconfondibile del maestro, purtroppo il proprietario non ne ha potuto giovare se non per un paio di mesi dato che è morto poco dopo la fine dei lavori.
Il progetto era imponente ed articolato. La casa è piccola, ma dotata di tutti i comfort del tempo (fine 1800) e piena di dettagli.
Semplicemente spettacolare!!! <3<3<3
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La visita guidata è stata piacevole e fondamentale per carpire i segreti del genio nascosti nei più piccoli dettagli.
Mchan

Pasta alla norma

Quest’estate mi sono data alla cucina siciliana. Più o meno.
Vicino a dove lavoravo c’era una trattoria di piatti siculi, così ogni tanto mi ci sono presa degli arancini (enormi) alla norma. Di quelli normali ne avevo già mangiati, così ho provato questa versione e mi è piaciuta molto.
Innanzitutto non sono fatti con il riso, ma con la pasta, per lo specifico spaghetti. E poi sono cotti come gli arancini classici, con l’aggiunta di un po’ di ricotta salata a fine cottura.
Purtroppo non ho una foto 😦
Andando a pranzo con i colleghi mi sono imbattuta in un altro ristorante dove cucinavano la pasta alla norma e l’ho presa (anche perché, sinceramente, era l’unica cosa di mio gusto).
Neanche di questo piatto ho una foto 😦
Però erano delle orecchiette nel classico sugo alla norma, ossia con le melanzane, e del porro fritto come guarnizione oltre che ad una montagna di ricotta salata grattuggiata. Davvero molto buono.
Siccome mi è finito il contratto e casa mia non è affatto vicino al luogo dove lavoravo, ho deciso di cucinarmi da me questa buonissima pasta.
Non è molto difficile.
Innanzitutto gli ingredienti:
Melanzane
Pasta (qualsiasi tipo vi piaccia, io ho scelto le trofie che avevo in casa)
Passata di pomodoro
Sale
Aglio
Ricotta salata
Olio
Procedura:
Ho tagliato a fette le melanzane e lo ho lasciate spurgare per una notte intera sotto sale.
Poi le ho tagliate a cubetti e le ho fritte nell’olio.
Ho fatto il sugo con olio, aglio, pomodoro ed un pizzico di sale.
Ho fatto bollire la pasta per il tempo necessario.
Poco prima di scolare la pasta ho aggiunto le melanzane fritte al sugo, ho condito la pasta e l’ho servita in tavola spolverandola con la ricotta salata grattuggiata.
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Mchan

Cori

Cori è un borgo in provincia di Latina, alle pendici dei Monti Lepini.
I primi insediamenti umani risalgono all’Età del Bronzo.
Ho provato a visitare il borgo seguendo un percorso trovato su internet, ma non ci sono riuscita granché poiché non ho trovato il luogo di partenza.
Alla fine sono partita dal Tempio d’Ercole, un tempio dorico del primo secolo a.C. con le colonne intatte che si trovava nell’antica acropoli.

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Da qui ho raggiunto le mura ciclopiche, lunghe circa 2 km.
Poi sono scesa lungo una scalinata che portava al complesso di S. Oliva, una chiesa in stile romanico edificata nella prima metà del XII secolo che però era chiusa.

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Ho proseguito fino all’antico foro dove si trovano il tempio dei Dioscuri e la chiesa di SS. Salvatore che però non ho potuto visitare perché c’erano delle persone all’interno che non ho capito cosa stessero facendo, ma era una cosa lunga dato che ho aspettato un bel po’ ma non uscivano.

Poi mi sono persa tra i vicoletti. Sono solamente riuscita a tornare indietro, per fortuna poco prima che scoppiasse un temporale. A mia discolpa posso dire che non ci sono granché informazioni riguardo alle vie od ai monumenti presenti. Spesso e volentieri andavo a caso perché non c’erano nemmeno i nomi dei vicoli.
Mchan