
Anno: 2015
Regia: Kenneth Branagh
Soggetto: Cenerentola di Charles Perrault
Sceneggiatura: Chris Weitz
Cast: Lily James, Richard Madden, Cate Blanchett, Helena Bonham Carter.
Credo che Cenerentola sia stata la mia fiaba preferita da che ho memoria. Penso di aver visto qualsiasi film tratto od ispirato ad essa. Naturalmente quello che ho nel cuore è la versione animata della Disney del 1950, ma anche il film del 1998 La leggenda di un amore (Ever After) con Drew Barrymore lo rivedo volentieri.
Quindi quando la Disney ha deciso di produrne una versione con attori in carne ed ossa ero molto contenta e non vedevo l’ora di vederlo. Purtroppo non sono riuscita ad andare al cinema e sono riuscita a vederlo solamente un paio di mesi fa quando lo hanno mandato in onda in prima visione su Rai 1.
Dire che ne sono rimasta alquanto delusa è un eufemismo.
Forse sarò troppo legata alla versione animata con le canzoni e la magia appunto dell’animazione, ma ho trovato una lista smisurata di cose che non mi sono affatto piaciute. Che poi viene descritto come un remake in live action quando di simile con la versione animata ha poco o niente.
Iniziamo con le poche che ho salvato:
I costumi e la scenografia, davvero bei luoghi ed il palazzo reale era stupendo.
La scelta degli attori principali, non male.
La fata madrina più giovane non mi è dispiaciuta, in fondo è una fata e può usare la magia per ringiovanirsi, no?
La narrazione dell’infanzia di Ella (Cenerentola) con la madre.
La spiegazione del soprannome Cenerentola (in inglese Cinderella che riprende appunto il suo nome proprio Ella).
Gli effetti speciali e la loro gestione. Non so se sul grande schermo si notavano di più, ma al televisore non ce ne si accorgeva.
Quello che non mi è piaciuto:
I topolini, o meglio il loro non parlare e la loro completa inutilità fino alla trasformazione in cavalli per la carrozza.
Lucifero, il gatto. Anch’esso inutile dato che c’è stata solamente mezza scena con lui ed il suo volersi mangiare i topi.
Il mantra di Ella: Sii coraggiosa e gentile. Gentile ok, ma coraggiosa??? Perché??? Semmai paziente, comprensiva, indulgente, non di certo coraggiosa. Una ragazza coraggiosa non sarebbe sottostata alle continue angherie della matrigna e delle sorellastre, si sarebbe ribellata od avrebbe come minimo risposto ogni tanto.
L’incontro nella foresta con il Principe. Scena completamente inutile. Se volevano dimostrare (come ho percepito io) che i due non si innamorano solamente guardandosi al ballo reale, non ci sono riusciti per nulla per quanto mi riguarda dato che comunque il Principe dice che si è innamorato di lei appena l’ha vista nella foresta. Se invece volevano dare un motivo meno opportunistico a lei per partecipare al ballo, dato che non sapeva che il ragazzo incontrato nella foresta fosse un principe, non ci sono riusciti lo stesso, perché apparire come una principessa non è che sia molto carino quando si vuole solamente incontrare un servitore di corte. Tra l’altro se l’aveva incontrata nella foresta per ritrovarla dopo il ballo poteva limitarsi a cercarla lì nei pressi, no?
Le canzoni, o meglio l’assenza di esse. Capisco che ultimamente i film con molte canzoni non piacciono, però un paio potevano metterle. Lei addirittura ad un certo punto canta, ma non è una canzone del film d’animazione, bensì una nuova di zecca e sinceramente pure abbastanza insulsa. Se fosse stato un film prodotto da un’altra casa di produzione avrei potuto capirlo, ma un film prodotto dalla Disney che invece di una sua canzone (della quale detiene i diritti) ne fa cantare un’altra, chiamandolo remake, non lo capisco proprio.
Il capitano delle guardie interpretato da un attore di colore. Ecco, se c’è una cosa che non sopporto delle ultime produzioni, che siano esse per il grande schermo o per la televisione o per qualsiasi altra piattaforma, sono le quote per le minoranze razziali e LGTB. Davvero non lo concepisco. Se si tratta di una storia moderna ci può anche stare, perché il mondo è bello perché è vario e negli Usa specialmente ci sono una moltitudine di persone provenienti da altre nazioni che si sono integrate benissimo da generazioni. Ma in un film che come soggetto ha una fiaba del XVII secolo, nel quale periodo è anche ambientata, anche no. Anche perché è l’unico. Anche tra le comparse, sia al ballo che in paese, non mi pare affatto di aver scorto qualche altra persona di colore.
Mchan