È un comune in provincia di Rieti.
Il nome deriva dal fatto che fu fondato da una colonia proveniente dalla Grecia.
Il borgo è circondato da boschi di querce. Sul Monte Lacerone (1204m) San Francesco si ritirava in preghiera.
L’antico borgo conserva 3 delle 6 torri originarie del castello del XI secolo circa. La maggiore è stata trasformata in torre campanaria.
La chiesa è dedicata a San Michele Arcangelo e sorge a fianco della torre campanaria. Ha una navata e venne ricavata da una parte del castello. Distrutta e ricostruita più volte conserva opere del XV-XVI secolo. Le due cappelle laterali sono dedicate a San Antonio da Padova ed alla Madonna Immacolata.
Questa invece è la vista da dietro la chiesa.
Quel giorno c’era parecchia nebbia.
La chiesa di Santa Maria del Giglio è in piazza. Del 1400 ad una navata, ha un altare centrale e due laterali con stucchi di scuola romana. L’altare maggiore ha un affresco del primo ‘400 che rappresenta la Vergine con bambino ed angeli.
Nel periodo natalizio, quando ci sono stata io, nella piazza centrale c’è il mercatino di Natale, molto carino.
Qui San Francesco ha rievocato per la prima volta la rappresentazione del Presepio per cui in un edificio poco distante dalla piazza centrale si trova il museo del Presepio con in mostra svariati tipi di Presepi.
Passeggiando per le vie si possono notare sui muri delle vecchie case ben 26 opere di artisti internazionali che esprimono lo spirito francescano nel mondo.
Poco distante si trova il Santuario.
Il nucleo originario è la cappella del Presepio del 1228 sulla grotta dove San Francesco rappresentò per la prima volta nella storia del cristianesimo la nascita di Gesù.
Per arrivarci bisogna salire una bella scalinata a ridosso della roccia del monte.
Il santuario è visitabile gratuitamente ed all’interno vi sono svariati Presepi provenienti da tutto il mondo ed una chiesa.
Mchan