Aachen

Altra città che abbiamo avuto modo di visitare è Aachen (od in italiano Acquisgrana).

Siccome era molto vicina a dove abitava mio fratello ci siamo state svariate volte sia in estate che in inverno, ma la stagione migliore è sicuramente il periodo natalizio perché la piazza centrale si riempie di mercatini caratteristici e l’atmosfera è davvero molto bella.

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Alle spalle del mercatino si può vedere il municipio in stile gotico che fu costruito sulle fondamenta del castello di Carlo Magno.

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E poi c’è la cattedrale che fu eletta per volere di Carlo Magno nel 786 d.C., qui fu sepolto ed i suoi resti sono ancora conservati all’interno di un reliquario completamente d’oro.

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Oltre al mercatino natalizio Aachen è una città universitaria con molti locali e l’ospedale più grande d’Europa, l’ospedale universitario di Aachen o UKA.

Visto da fuori sembra un’enorme fabbrica. In realtà è un centro molto quotato per la medicina e la ricerca ed accoglie studenti da tutto il mondo.

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foto esterno presa dal web

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foto interno presa dal web

In giro per la città ci sono svariate fontane molto carine e per nulla banali.

Una di esse rappresenta Carlo Magno e è la più antica fontana della città ancora in funzione.

Una viene chiamata la fontana delle bambole e sembra una specie di carillon.

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Nella città ci sono anche molti negozi che vendono i dolci più famosi della Germania: lo strudel ed i biscotti al pan di zenzero.

Questa statua in bronzo è di fuori a quello più quotato.

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Mchan

Telefilm

Oggi vi parlo di un paio di serie tv che ho visto nell’ultimo periodo.

La prima è The Night Manager.

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Di produzione inglese ed americana conta soli 6 episodi ed è tratta dal romanzo omonimo di John le Carré del 1993.

Tra gli interpreti principali ci sono Tom Hiddleston, Hugh Laurie e Olivia Colman. Tutti molto bravi.

La storia parla di un direttore notturno di un albergo che si ritrova invischiato in una missione per smantellare una rete clandestina di traffico di armi. Un bel thriller in cui la vita del protagonista è sempre sul filo del rasoio e la politica è quella che è, chiude benissimo anche tutti e due gli occhi per una mazzetta, fortuna che ci sono anche i buoni ed incorruttibili.

Io l’ho vista su Rai 3, ora la danno in replica su Rai 4.

La seconda è Gap Year.

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Di produzione inglese ha 8 episodi.

Letteralmente Gap Year significa Anno sabatico ossia quel periodo di pausa che si prende dal lavoro o dallo studio. In realtà i protagonisti di questa serie sono in giro solo per un paio di mesi ed uno di loro continua a lavorare nel frattempo.

I protagonisti sono cinque viaggiatori (due ragazzi ventenni inglesi, uno studente di filosofia e l’altro idraulico amici d’infanzia, due studentesse universitarie americane ed un uomo d’affari inglese un po’ fallito) che si incontrano nel primo episodio e decidono di unire le forze e le risorse economiche per continuare il viaggio in Asia. Tutto inizia in Cina per poi proseguire in Vietnam, Thailandia, Malesia, Kuala Lumpur e Nepal.

Ho iniziato a seguirlo pensando che fosse una serie che raccontasse anche qualcosa dei luoghi in cui è ambientata invece si è rivelata un po’ trash e dei luoghi citati si vede praticamente nulla. I cinque protagonisti sono sempre in spiaggia od in mezzo alla giungla od in qualche altro luogo anonimo che potrebbe essere benissimo stato ricostruito in uno studio, tranne che la piccola parte sulla muraglia cinese nel primo episodio ed i templi dell’ultimo. Comunque le vicende sono paradossali ed inverosimili all’ennesima potenza, sono sempre senza un soldo ma riescono a viaggiare da un paese all’altro a bordo di aerei senza aver programmato nulla in precedenza. Diciamo che la visione è agrodolce, perché vi strapperà sì qualche risata, ma poi ripenserete a quanto siano impossibili alcune situazioni.

Mchan

 

Colonia

Mio fratello ed i miei adorati nipotini al momento sono nella terra dei krapfen, dei pretzel, dei wurstel e della birra.

Per ora non abbiamo idea di quando andremo a trovarli, però in passato, perché mio fratello già ci era stato, ci siamo state molte volte.

Per lo più abbiamo visitato il centro – ovest.

Quindi Colonia con il suo Duomo tipicamente gotico.

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È la quarta città per numero di abitanti del paese. Quasi completamente ricostruita dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Il Duomo fu fatto costruire per ospitare le reliquie dei Re Magi. La sua costruzione richiese più di 600 anni ed all’epoca era l’edificio più alto del mondo. Tutt’ora ha la più grande facciata per un edificio religioso. Durante la seconda guerra mondiale venne colpita 14 volte, ma rimase in piedi. Dal 1996 è Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.

La cosa per cui è sicuramente famosa la città è l’omonima acqua.

Essa è un profumo a base alcolica inventato dall’italiano Giovanni Maria Farina all’inizio del XVIII secolo.

In centro c’è un negozio dove si vende quella originale.

L’aneddoto buffo è che nel locale ci sono delle fontane che invece dell’acqua normale fanno sgorgare dai loro rubinetti l’acqua di colonia. Ebbene, quando abbiamo visitato la città era estate e faceva caldo e mia madre ha avuto la brillante idea di rinfrescarsi con quella. Naturalmente perché non se ne era accorta, ma poi è rimasta con una puzza tremenda addosso perché un conto è spruzzarsene un po’ un altro è praticamente lavarcisi. 

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Altro aneddoto buffo è questo tizio:

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In realtà non è un tizio, ma un manichino, solo che se te lo ritrovi in una foto con davanti i parenti sembra un tizio intrufolato nell’inquadratura. Tra l’altro ha anche un’espressione buffa.

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Mchan

 

Cibo francese parte dolci

Indovinate dove ho fatto la spesa?

Lidl, complimenti.

Questa volta cibo francese. Soprattutto dolci.

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I primi sono delle specie di piccole crostatine con la marmellata. Io ho preso quelle alle fragole ed ai lamponi, ma c’erano anche quelle al limone.

I secondi sono dei biscotti al burro. Molto buoni entrambi. Ed anche molto calorici, ma vabbè…

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Questo invece è una specie di tortino al cioccolato. Indescrivibile il gusto cioccolatoso che lascia in bocca, semplicemente da leccarsi i baffi 😉

Mchan

Esperimenti culinari

In questi giorni di primo novembre uggioso ci vogliono dei piatti un pochino confortanti. Quindi come antipasto ho provato a fare il crostino toscano.

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Serve del pane casareccio,  dello stracchino e della salsiccia.

Si sella e sgrana la salsiccia e la si unisce allo stracchino, poi si spalma sulla fetta di pane e si mette in forno finché non si cuoce. Si dovrebbe aggiungere un po’ di sale, ma io mangio sciami per qui la salinità della salsiccia per me è sufficiente.

Abbastanza facile, no?

Ora veniamo al cibo sorpresa.

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Secondo voi cos’è?

A prima vista potrebbe sembrare della polenta fatta riscaldare in forno con su della mozzarella.

In realtà sono delle patate bollite schiacciate e mescolate ad un uovo ed un po’ di parmigiano con su del ragù e mozzarella.

Questo è un piatto del riciclo. Prima di tutto del ragù che magari è troppo per una persona sola e troppo poco per due. E poi delle patate che a casa mia non mancano mai, ma che quando sono troppo mosce si possono fare solamente bollite.

Mchan