A me il cibo francese non fa impazzire. Troppa cipolla, troppo burro, troppe procedure strane. Anche i formaggi francesi non sono tra i miei preferiti. Quindi stavolta Lidl non mi ha tentata più di tanto. Ma sempre mi ha tentata 😛
Scusate la foto sfocata ma con il tablet meglio di così non si poteva 😦
Ho preso delle tartine di pasta sfoglia con vari ripieni adatte per un aperitivo, delle crocchette di formaggio con salsa agrodolce ed una quiche con pancetta e prosciutto.
Le prime sono 16 mini crostatine con ripieno di formaggio e panna e bacon, poi ci sono delle sfoglie con pomodorino, dei saccottini al formaggio, dei saccottini al formaggio e bacon e delle sfoglie con zucchine e salmone.
Le seconde sono delle semplici crocchette di formaggio.
L’ultima può essere gustata dopo un primo oppure con dei contorni sostanziosi, ma divisa con qualcuno che tutta intera è un pochino pesante data la panna/formaggio. Io infatti l’avevo scongelata per cenarci con contorno di insalata, ma a circa metà mi sono dovuta fermare ed ho dovuto cercare un dessert nella credenza 😛
Si è svolto nel teatro dell’albergo di Mosca e si chiama Russian National Dance Show Kostroma. Spiegava in balletto la storia della Russia ed è stato bellissimo. Si sono esibiti più di 50 artisti ed è stato magnifico. Non ci sono parole per descriverlo, bisogna solamente vederlo.
Non ho foto perché era assolutamente vietato farne. E purtroppo non ho potuto nemmeno comprare il dvd dello spettacolo (che vendevano all’uscita) perché avevamo finito i soldi contanti e non accettavano carte di credito 😦
Oggi esce al cinema la nuova versione della Disney.
Tutti conoscono la storia di questo principe intrappolato nel corpo di un mostro da una strega che aveva maltrattato la cui unica possibilità di salvezza era l’amore puro di una fanciulla.
E’ una fiaba europea la cui prima versione è attribuita a Madame Gabrielle-Suzanne Barbot de Villeneuve, pubblicata nel 1740.
Ci sono stati diversi adattamenti.
Quelli cinematografici sono (1905, 1912, 1919, 1946, 1962, 1976, 1977, 1987, 2003, 2014, 2017)
Poi c’è il film d’animazione della Disney (1991)
Un film d’animazione russo del 1952.
Una serie della BBC del 1961.
2 musical teatrali (1994, 1996)
Una versione della Royal Shakespeare Company del 2003.
Una miniserie italiana del 2014.
E ci sono anche varie opere che si ispirano alla storia originale:
In un film del 1962 la Bestia diventa un licantropo.
Nel 1967 il telefilm Ugly and the Model ne fece una parodia.
Nella serie americana del 1987-1989 Bella diventa un avvocato di New York di nome Catherine mentre la Bestia prende il nome di Vincent ed è una creatura mostruosa che si nasconde nei sotterranei della città.
Anche nel film Wolfman del 2010 la Bestia diventa un lupo mannaro.
Nel film Beastly del 2011, adattamento del romanzo omonimo di Alex Finn, la storia è ambientata ai giorni nostri.
Nella serie americana Once Upon a Time ritroviamo il personaggio di Bella, ma la Bestia diventa Tremotino.
La serie americana del 2012-2015 riprende i personaggi di quella del 1987, ma lei diventa un poliziotto e lui un ex soldato con dei super poteri causati dalla fusione del suo DNA con quello di alcune bestie.
Si pensa addirittura che King Kong sia ispirato a questa fiaba, come Il fantasma dell’Opera e Il Gobbo di Notre Dame.
Ma non solo, ci sono anche svariati romanzi ispirati alla sua trama:
Beauty di Robin McKinley.
Un racconto futuristico di Tanith Lee fa innamorare Belle di un alieno.
Beast di Donna Jo Napoli tratta della storia della Bestia prima del suo incontro con Belle.
Spirited di Nancy Holder fa innamorare Isabella del suo rapitore.
Castle Waiting di Linda Medley è un fumetto letterario in cui la protagonista tradisce il marito con una Bestia.
Nel fumetto Fables abitano a Favolandia e lui si trasforma in Bestia solamente quando litigano.
Nel fumetto Nightmares & Fairy Tales di Serena Valentino la Bestia è una ragazza di nome Rose.
Il romanzo Beastly di Alex Finn.
Nella trilogia Darkangel di Meredith Ann Pierce la Bestia è un vampiro.
Il mostro peloso di Henriette Bichonnier ne è una rivisitazione umoristica.
La trama del video musicale di I’d do anything for love (but I won’t do that) di Meat Loaf è ispirata alla fiaba.
Shigeru Miyamoto disse di essersi ispirato al racconto per la trama del suo videogioco Donkey Kong della Nintendo.
In attesa di vedere quest’ultima trasposizione, ditemi quale di queste avete visto voi?
Io quella della Disney, la versione francese con attori reali del 2014, due musical (uno qui in Italia e l’altro a Disneyworld), il film Beastly e la serie americana del 2012.
Oggi vi parlo di questo ristorantino molto carino situato praticamente al centro di Roma, precisamente in via Boccaccio zona Barberini.
La foto l’ho presa dal sito che io ci sono andata in un giorno di pioggia e di fare la foto fuori proprio non avevo voglia.
Il locale è piccolino devo dire la verità, ci sono tipo una decina di tavoli, ma è molto accogliente. Lo stile è tipicamente marinaro, ma vi assicuro che i camerieri sono vestiti da camerieri e non da pirati 😛
Appena di entra si trova un bancone con il pesce fresco in mostra sul ghiaccio, tipo dal pescivendolo al mercato ed alle spalle di esso una finestra fa intravedere la cucina. I cuochi sono due signori un po’ anziani, ma molto bravi ed efficienti.
Io ho dovuto ordinare una specie di menu fisso dato che avevamo un coupon.
Uno consisteva in:
Polpo bollito al limone (preparato sul momento, avevo la postazione proprio alle spalle, tenerissimo)
Penne al ragù di frutti di mare (buonissime e tantissime)
Frittura (con gamberi e pescetti, croccante e buonissima)
Macedonia di frutta (anche questa preparata al momento)
L’altro in:
Antipasto di mare (ossia alici e salmone marinato, buonissimo e tenerissimo)
Risotto alla crema di scampi (buonissimo e tantissimo, l’unica pecca il non avere nemmeno uno scampo intero all’interno)
Filetto di pesce (in questo caso bistecca di pesce spada, buonissimo, un burro)
Creme caramel (molto buono)
Come avete potuto notare ho adorato ogni piatto.
Il pesce era davvero molto fresco e le quantità notevoli. Fortuna che non c’era il contorno perché abbiamo dovuto chiedere di portar via la frittura che eravamo piene.
I camerieri molto gentili e premurosi.
I prezzi non ho avuto modo di constatare quali fossero perché, come già detto, avevamo un coupon e quindi non ci hanno dato il menu.
Guardando una recensione in rete però non li ho trovati eccessivi, anche se il tipo se ne lamentava. Dobbiamo tener conto che si tratta di un ristorante di pesce in pieno centro e che non ha dei menu fissi. Secondo me un €15 per un primo non è eccessivo, il ristorante sotto casa mia lo fa pagare €13 per esempio. Il tizio di qui sopra si è lamentato anche del prezzo delle patatine fritte €5, anche queste in un pub le ho sempre pagate sui €3. Anche il prezzo di una bottiglia d’acqua l’ho trovato ragionevole (l’unica cosa che abbiamo dovuto pagare): €3. Però non so se i prezzi siano davvero quelli, perché se così fosse noi con il coupon abbiamo tipo speso il doppio e mangiato il quadruplo. Vi spiego: il coupon ce lo hanno regalato, ma andando sul sito a cercare il locale è stato inevitabile guardare il prezzo ovvero €70, diviso in due fa €35, diviso 4 fa meno di €10 a portata. Secondo me non è male.
Certo, se dovessi tornarci, mi piacerebbe tanto perché ho mangiato davvero bene, ma non è proprio comodissimo da raggiungere (nel senso che se fosse più vicino uno ci farebbe un pensierino per feste o compleanni, ma essendo in centro e raggiungibile solo con i mezzi pubblici è più difficoltoso), ordinerei solamente una o due portate oppure dividerei le tre portate con un commensale.
“Leningrado (San Pietroburgo) 1941. E’ l’ottava meraviglia del mondo e si trova all’interno del Palazzo di Caterina, la residenza estiva degli Zar. Tutti la conoscono come la Camera d’Ambra, perché è interamente rivestita di pannelli d’ambra: sei tonnellate in tutto. Eppure bastano 36 ore ad un gruppo selezionato di nazisti per smontarla, collocarla in 28 casse e spedirla in Germania, dove, alla fine della guerra, scompare. A tutt’oggi, nessuno sa dove sia finita.
Atlanta, oggi. Sconvolta dall’improvvisa morte del padre, sopravvissuto agli orrori dell’Olocausto, il giudice Rachel Cutler ha un terribile sospetto: che l’uomo sia stato ucciso perché aveva scoperto qualcosa sul destino della Camera d’Ambra. Possibile che fosse proprio quello il segreto che lo aveva ossessionato per tutta la vita? Decisa a scoprire la verità, Rachel parte per la Germania, dove è sicura di trovare qualche amico del padre in grado di aiutarla. Troverà invece ad attenderla un nido di spie, di killer professionisti e di uomini disposti a tutto pur di mettere mano su quel tesoro d’inestimabile valore…”
Quarta di copertina:
“Il genere di thriller che piace a me!” Dan Brown
“Straordinariamente appassionante, con personaggi indimenticabili ed una trama mozzafiato. Adrenalina allo stato puro” Clive Cussler
“Steve Berry trascina il lettore in un viaggio drammatico alla scoperta di un passato oscuro ed inquietante” James Rollins
Anche se non è affatto ambientato in Russia, ma la protagonista assoluta è la celeberrima Camera d’Ambra. Una ricostruzione dei fatti, o comunque delle dicerie attorno alla sua scomparsa, ben curata. Trama intrigante e non prevedibilissima.