My lovely trips

Come i programmatori Mediaset riescono a rovinarti la visione della serata OneChicago: spoilerandoti il finale dell’episodio almeno un’ora prima con il promo degli episodi della settimana successiva. Ma si può??? E se te lo eri perso o non ci avevi fatto caso lo hanno anche ripetuto al break pubblicitario successivo.

Niente, stavano andando così bene con la serata crossover fatta per benino, e non è stato facile per loro far combaciare ben 3 serie tv conoscendo i precedenti. Dovevano sbagliare qualcosa altrimenti sarebbero stati troppo sospetti.

Mchan

Weirdness Olimpiche

Più che stranezze sono le immagini che mi hanno colpita di queste olimpiadi.

Per prima troviamo la portabandiera della Jamaica che si è tinta i capelli dei colori della sua Nazione:

weirdness-jamaica

E continuiamo con un cerotto molto particolare:

weirdness-carambula-beachvolley

Patriottismo ai massimi livelli, bravo Adrian Carambula! (non ho trovato foto migliore, sorry, però si vede abbastanza bene)

E sono superpatriottici i tifosi/amici di Tania&Francesca, le campionesse dei tuffi sincronizzati.

weirdness-tifosituffi

E quanto sono dolci invece loro due?

weirdness-taniacagnotto&francescadallapé

Tra l’altro il loro costume è anche il più carino di tutti! 😛

Ma la medaglia d’oro (c’ha l’abbonamento) della dolcezza la vince Michael Phelps ed il suo bacio al figlioletto, troppo tenero! ❤

weirdness-michaelphelps&sonkiss

Da sostenitrice dell’Europa sono contenta di aver visto la bandiera sventolare a Rio ed in un’Olimpiade per la prima volta.

weirdness-elisadifrancisca

Questa fa ridere:

weirdness-bagnino

Anche perché non è che sia molto in forma il bagnino… Io lo vorrei proprio vedere dover soccorrere un tipo come quello lì di fronte…

Questi sono dei tifosi brasiliani con dei copricapi nativi americani. Mah…

Olympic Games 2016 Volleyball

In verità di capi strani ne ho visti parecchi. Dai cappelli a forma di gallo per i tifosi francesi della scherma, alle bandierine stile antenne dei giapponesi, alle parrucche da clown tinte a tricolore dei nostri compatrioti.

Bolt:

weirdness-bolt

A me sta troppo simpatico sto ragazzo. Sembra sempre un bambino in un negozio di giocattoli. La facilità con cui poi riesce a vincere le gare è strabiliante.

Anche questa a modo suo è tenera:

gregoriopaltrinieri&gabrieledettirio2016

E’ bello vedere un’amicizia vera anche se si è “contro” nella stessa gara.

Un fuori programma particolare:

weirdness-chineseproposal

Non mi piacciono le proposte plateali, ma questa mi ha colpito soprattutto per la nazionalità dei protagonisti. Di solito i cinesi sono molti pudici e non manifestano così apertamente i loro sentimenti.

La maratona femminile piena di gemelle:

Questa è un simbolo secondo me:

weirdness-beachvolleyegypt

Dimostra che si può partecipare a qualsiasi attività anche avendo delle tradizioni ed un credo diverso. In fondo non importa come ci si veste, la bravura, il talento, la passione ed il sacrificio sono l’unica cosa che conta. E comunque fa notare anche un grande rispetto.

Una delle tante facce buffe del coach della nostra nazionale di pallavolo:

weirdness-blenginiface

Questa invece simboleggia il vero spirito olimpico:

Athletics - Olympics: Day 11

La torcia:

weirdness-torcia

Secondo me è bellissimo il gioco al di dietro. Spero che una volta finiti i Giochi lo trasferiscano da qualche altra parte perché merita di diventare una specie di monumento.

Per ultima le mascotte:

Brazil Rio 2016 Mascot

Mchan

Olimpiadi 2016 Medagliere Italia

Rigorosamente in ordine cronologico.

Argento: Rossella Fiamingo Scherma Spada

Bronzo: Gabriele Detti Nuoto 400 stile libero

Bronzo: Elisa Longo Borghini Ciclismo su strada

Argento: Tania Cagnotto & Francesca Dellapé Tuffi sincronizzati

Argento: Odette Giuffrida Judo

Oro: Fabio Basile Judo

Oro: Daniele Garozzo Scherma Fioretto

Oro: Niccolò Campriani Tiro a Segno Carabina ad aria compressa 10m

Argento: Giovanni Peliello Tiro a Volo

Argento: Marco Innocenti Tiro a Volo

Argento: Elisa Di Francisca Scherma Fioretto

Bronzo: Giovanni Abagnale e Marco Di Costanzo Canottaggio 2 senza

bronzo-abagnale&dicostanzo

Bronzo: Matteo Castaldo e Matteo Lodo e Domenico Montrone e Giuseppe Vicino Canottaggio 4 senza

Oro: Diana Bacosi Tiro a Volo

Argento: Chiara Cainero Tiro a Volo

Oro: Gabriele Rossetti Tiro a Volo

Oro: Gregorio Paltrinieri Nuoto 1500m stile libero

Bronzo: Gabriele Detti Nuoto 1500m stile libero

Oro: Niccolò Campriani Tiro a Segno Carabina 3 posizioni

Bronzo: Tania Cagnotto Tuffi 3metri

Argento: Marco Fichera e Enrico Garozzo e Paolo Pizzo e Andrea Santarelli Scherma Spada a Squadre

Argento: Rachele Bruni Nuoto di fondo 10km

Oro: Elia Viviani Ciclismo su pista

Argento: Daniele Lupo e Paolo Nicolai Beach Volley

argento-danielelupo&paolonicolai

Argento: Setterosa (Laura Teani, Chiara Tabani, Federica Radicchi, Elisa Queirolo, Francesca Pomeri, Giulia Gorlero, Arianna Garibotti, Teresa Frassinetti, Giulia Emmolo, Tania Di Mario, Aleksandra Cotti, Roberta Bianconi, Rosaria Aiello) Pallanuoto

argento-setterosa

Bronzo: Settebello (Matteo Aicardi, Michael Bodegas, Marco Del Lungo, Francesco Di Fulvio, Pietro Figlioli, Andrea Fondelli, Valentino Gallo, Niccolò Gitto, Alessandro Nora, Christian Presciutti, Nicholas Presciutti, Stefano Tempesti, Alessandro Velotto) Pallanuoto

bronzo-settebello

Bronzo: Frank Chamizo Lotta Libera

Argento: ItalVolley (Oleg Antonov, Simone Buti, Emanuele Birarelli, Massimo Colaci, Simone Giannelli, Osmany Juantorena, Filippo Lanza, Matteo Piano, Salvatore Rossini, Daniele Sottile, Luca Vettori, Ivan Zaytsev) Pallavolo

Complimenti e grazie a tutti gli atleti che ci hanno fatto emozionare con le loro imprese sia che siano andati a medaglia che non 🙂

Mchan

Summer Book parte 3

London in love by Melinda Miller

melindamiller-Londoninlovecover

Quarta di copertina:

“Per vivere un grande amore bisogna sfidare il destino…”

“Una storia romantica e frizzante per tutte le donne che sognano di trovare l’uomo giusto dall’alto di un meraviglioso tacco 12”

“Lisa, trent’anni (o poco più), un fidanzato storico che l’ha appena lasciata e una gran voglia di ricominciare. E forse è possibile: trasferirsi a Londra, per un anno, a casa di un’amica. E poi chissà… Michele, trent’anni (o poco più), una fidanzata storica che sta per sposare, una vita da broker ed una gran voglia di stabilità. Il suo sogno: lasciare Londra, dove lavora, e rientrare in Italia. E poi chissà… Le strade di Lisa e Michele si incrociano sul volo Milano-Londra (vicini di posto, si detestano all’istante), per dividersi a Heathrow. Ma il destino li farà incontrare di nuovo, a Notting Hill, tra gli scaffali della boutique di scarpe vintage dove Lisa lavora…”

“Dietro lo pseudonimo di Melinda Miller si cela una coppia italiana che da tempo vive in Inghilterra. Si sono conosciuti in aeroporto, si sono innamorati a Londra, si sono sposati e poi hanno deciso di raccontare una storia d’amore simile alla loro con un pizzico di fantasia in più nel loro romanzo London in love. Dopo il successo del primo libro ci hanno preso gusto ed hanno continuato a scrivere”

Pagina del titolo:

“C’è un’unica certezza nella vita di una donna.

Riposa nei loro armadi: sono le scarpe.

Si può ingrassare o dimagrire.

Perfino crescere o rimpicciolirsi,

ma i piedi, solo quelli resteranno sempre uguali”

A parte che per me questa certezza non c’è: i miei piedi si gonfiano e si sgonfiano anche nel giro di un paio di settimane. Mi è capitato di comprare un paio di scarpe che mi stavano alla perfezione e poi quando sono andata a metterle non mi entrassero. E continuano a non entrarmi, io ogni tanto ci provo pure a riprovarmele, ma nulla. E sono anche un paio autunnale comprate in giugno. Vabbé…

Anche la trama data dall’editore non è proprio affidabilissima: fidanzato storico uno con cui è stata circa tre anni??? E non si tratta di un anno ma di un mese, almeno quello che dice all’amica, poi che voglia rimanerci di più è anche vero, ma non mi pare sia specificato il tempo. Sono un pochino puntigliosa? Sì, un libro in genere si compra leggendo la trama in quarta o seconda di copertina e non è molto carino scrivere cose non veritiere. E’ un po’ una pubblicità ingannevole.

La storia è comunque carina. Senza troppe pretese, giusta per una lettura estiva o di svago, infatti l’ho finito in un paio di giorni. Anche se il personaggio della fidanzata di lui è odioso. Ed è irritante come la sopporta lui. Sarà che è completamente lontana dal mio modo di essere, ma una così io l’avrei mandata al diavolo già alla prima ora di soggiorno. Praticamente lo va a trovare a Londra in mezzo alla settimana e quindi pretendendo che lui le dedichi del tempo, ma lui è lì per lavorare, e poi si fa portare in giro a fare shopping facendosi pagare tutto da lui, anzi, quando lui è chiamato in ufficio per un’emergenza si fa anche lasciare la sua carta di credito. E naturalmente non va a fare compere da H&M. Per non parlare della storia dell’anello di fidanzamento. Altro che proposta, io mi sarei rimangiata tutto e l’avrei messa sul primo aereo, altro che.

Sui due protagonisti niente da dire. Molto carini. Anche se il finale è un po’ appeso, sembra che manchi qualcosa, che ci sia un seguito che però, al momento, non c’è.

Barcellona mi amor by Melinda Miller

melindamiller-Barcellonamiamorcover

Questo è una specie di seguito del libro precedente dato che uno dei coprotagonisti vi appare. Mentre Lisa&Michele non vengono nemmeno nominati.

Seconda di copertina:

“A Barcellona, il 23 aprile è il giorno di Sant Jordi, la festa degli innamorati e dei libri. Chi si ama si scambia un regalo: le donne ricevono una rosa, gli uomini un libro.

Proprietaria della libreria Bésame Mucho, Paloma ama quel giorno più di ogni altro, e sa consigliare sempre il libro perfetto da regalare, specialmente se si tratta di un dono che deve “valere” come dichiarazione d’amore. Eppure, lei, l’anima gemella non l’ha ancora incontrata…

Enrique è un uomo affascinante, giornalista affermato con una passione smodata per la buona cucina ed un segreto che custodisce gelosamente. Anche lui si troverà a festeggiare Sant Jordi e, alla ricerca di un regalo per la sua compagna, entrerà nella libreria di Paloma. Ma il destino, un misterioso taccuino vergato a mano ed una rosa stuzzicheranno la sua curiosità sino a travolgerlo e fargli conoscere il vero amore…

Con loro, sullo sfondo dell’incantevole capitale catalana, incontrerete personaggi indimenticabili che, tra tapas e sangria, vi contageranno a tal punto da farvi dire: Barcellona mi amor!”

Quarta di copertina:

“Una libreria, una rosa, un grande amore”

“Tesoro, l’amore non è strategia. Non è una battaglia navale, in cui conoscendo l’avversario puoi intuire dove posizionerà la portaerei. L’amore è una ricetta strana, in cui destino, istinto, coraggio e voglia di ricominciare sono mescolati senza preavviso. L’amore è cuore, non è cervello. Il tuo cuore dove ti porta?”

Qui la trama scritta in seconda di copertina è molto più attendibile. Ma è anche molto simile al libro precedente. Soprattutto la caratterizzazione dei personaggi. Lei e Lisa hanno lo stesso approccio nel loro ambiente di lavoro e lui e Michele hanno la stessa passione per la cucina.

Solo che questi due sono anche leggermente più irritanti. La storia di lei che crede nel grande amore e negli amori riempitivi nel frattempo a me ha infastidito. Sarà che io non ci credo affatto. Non penso sia carino stare con una persona sapendo già dall’inizio che quel tipo di relazione non porterà a nulla. Meglio stare da sola. E lui poi era di un arrogante e presupponente a volte. E poi non ho capito perché tutto quel problema sul suo segreto. Neanche fosse stato un criminale o nascondesse una doppia indentità. Spoiler: firmava le sue critiche gastronomiche con uno pseudonimo. Il tutto per tutelarsi, e secondo me faceva anche bene perché quando un critico va in un ristorante e viene riconosciuto lo trattano sempre meglio di come tratterebbero un normale cliente.

Troppo divertente la scena di lei ed il suo fidanzato socialaddicted al ristorante.

Anche questo è un libro da lettura di svago. Belle le descrizioni dei posti più caratteristici di Barcellona, a me ha fatto venire nostalgia e voglia di tornarci! Oltre che di andarmi a rivedere le foto 😉

Mchan

 

Summer book parte 2

Da quando ti ho incontrato by Cecelia Ahern

ceceliaahern-theyearImetyou

Seconda di copertina:

“Jasmine, capelli rossi e spirito indomito, ama due cose al mondo: il suo lavoro – crea start-up, le porta al successo, poi le rivende – e sua sorella Heather, che è una giovane donna con la sindrome di Down, generosa, combattiva, ma anche molto vulnerabile, della quale è sempre pronta a prendere le difese. E’ un freddo inverno dicembrino quando Jasmine viene licenziata e privata, con un colpo di mano che ha il sapore del tradimento, di una parte vitale della propria identità. I suoi giorni si fanno bui, noiosi, senza scopo: nient’altro che una patetica infilata di appuntamenti con amiche neomamme e chiacchierate senza direzione; mentre le notti, nervose ed insonni, diventano d’un tratto l’occasione per mettersi a spiare, dalla finestra della camera da letto, la casa del vicino. Lui è Matt Marshall, famoso dj radiofonico con un conclamato debole per l’alcol, un talento puro per la provocazione ed una crisi matrimoniale in vista. Jasmine ha le sue buone ragioni per detestarlo ed il sentimento sembra reciproco. Ma niente è veramente come sembra. Può nascere così una relazione nuova, un’intimità tra uomo e donna che non è però quel che immediatamente ci aspettiamo: Matt e Jasmine si annusano, confliggono, si cercano. Sono due cuori che si avvicinano, ma che trovano l’amore altrove. Ed è qui che si nasconde la magia dell’ultimo romanzo di Cecelia Ahern, nell’incrociare due vite in modo inaspettato, nel saper inventare una storia che ci diverte e commuove, nel corso della quale arriviamo e guardare alla realtà in modo più luminoso e leggero. E che ci lascia con l’immagine di una passeggiata rassenerante tra le stradine ed i giardini profumati di una Dublino pacifica”

 

Quarta di copertina:

“Certe volte, per andare avanti bisogna fermarsi”

 

“I miracoli crescono dove li pianti tu”

 

“Eccezionale, commovente, istruttivo. Un modo alternativo di guardare alla vita ed all’amore” Daily Express

 

Carino, divertente e scorrevole da leggere. Mi è piaciuta molto la parte in cui parlava della sorella e del suo handicap, molto tenera e commovente. Un po’ meno la sua amicizia con Matt, cioè l’amicizia pure pure, ma come sono diventati amici. Sembra quasi che si sia saltato un pezzo. C’è una sorta di mancanza verso la fine, scorre tutto troppo veloce. Ci ha messo quasi metà libro a raccontare i primi 5 mesi di questo anno che si andava a percorrere (perché la traduzione del titolo originale è L’anno che ti ho incontrato) e poi in una manciata di capitoli fa finire il tutto. E poi la narrazione in prima persona della protagonista lascia un bel po’ di buchi dato che non si sa cosa facciano gli altri personaggi quando non interagiscono con lei. E gli altri personaggi di questo libro sono tutti abbastanza interessanti quindi è un peccato non sapere cosa fanno o cosa ne pensano su ciò che è successo.

Nel complesso comunque mi è piaciuto, anche il fatto che non ci fosse una storia d’amore scontata con il coprotagonista. Poi, vabbé, io sono di parte perché adoro Cecelia ed il suo modo di scrivere e perché è ambientato a Dublino, anche se non la descrive molto. Ma descrive molto bene i quartieri in semiperiferia, quelli tranquilli e pacifici costituiti solamente da casette/villette con giardino e dove ci si ritrova solo se ci si deve andare di proposito poiché non ci sono negozi od uffici.

Mchan

 

Il settimo figlio

Anno: 2014

Genere: fantasy, avventura

Regia: Sergej Vladimirovic Bodrov

Cast: Ben Barnes, Jeff Bridges, Julianne Moore, Alicia Vikander

ilsettimofiglioposter

Trama: Sta per scatenarsi una guerra tra le forze del sovrannaturale e gli uomini. Secoli prima, il Maestro Gregory aveva imprigionato la feroce strega Madre Malkin che, riuscita a fuggire, adesso è in cerca di vendetta. L’unica speranza per gli uomini è il giovane apprendista Tom Ward, settimo figlio di un settimo figlio, il solo in grado di sconfiggere la potente maga e la sua magia nera.

Volevo vedere questo film fin da quando è stata annunciata la sua uscita al cinema, ma non ci sono riuscita fino a poco tempo fa. Quindi nel frattempo mi è capitato di leggere qualche commento (perché recensione è un parolone) ed erano tutti abbastanza negativi. Poi spesso si lamenta il fatto che la storia dell’eroe che combatte il male sia trita e ritrita. Ma è così che funziona un fantasy: ci sono i malvagi con poteri sovrannaturali e ci sono i buoni che possono essere semplici umani od anch’essi dotati di poteri. E c’è una lotta finale nella quale vince sempre il bene. Che altro si vuole? E’ come guardare una commedia romantica e lamentarsi che i due protagonisti si innamorino l’uno dell’altra. Assurdo.

Quindi, sinceramente? A me è piaciuto. Non penso sia un filmone da Oscar o premi affini, ma non è nemmeno malaccio. Soprattutto per gli effetti speciali. Quei draghi sono bellissimi ed anche tutti gli altri effetti sui cattivi non sono affatto male. Ho visto di peggio. Certo, la trama è un po’ trita e ritrita, ma comunque viene da un libro, ed alcune cose potevano essere spiegate/ampliate meglio, ma alla fine della visione sono rimasta abbastanza soddisfatta. Non ci sono state nemmeno battute stupidissime e/o banalotte e ripeto che tutta la parte scenografica/costumistica valeva la visione.

Tra l’altro come paragone in meglio si prende un film come Stardust, che mi è piaciuto moltissimo e che riguardo sempre volentieri, ma in quanto ad effetti speciali e storia non mi sembra affatto chissà quanto migliore. Anche lì c’è l’eroe che parte dall’essere goffo ed impacciato e nel giro di un paio di giorni diventa un abile spadaccino. E soprattutto si capisce da subitissimo di chi si andrà ad innamorare.

Mchan

My lovely trips

Felicità è: vedere (in differita) la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici e notare che alla fine siamo tutti uguali. Stessi visi ed espressioni emozionati, felici, entusiasti e gioiosi.

Bellissima poi la mescolanza dei colori delle bandiere e delle divise ufficiali.

E bellissima la standing ovation dell’intero stadio al passaggio della squadra dei rifugiati.

Dovrebbe essere sempre così.

Mchan

Ps: unica nota stonata i commenti politici/polemici dei commentatori Rai. Si dovrebbe parlare solo di sport, nell’idea iniziale questa doveva essere una manifestazione puramente gioiosa durante la quale tutte le controversie e le guerre si mettevano in standby. Se per una serata non si facevano polemiche non cascava mica il mondo.

Olimpiadi

Si disputano ogni 4 anni ed il loro simbolo sono cinque cerchi che si intersecano tra di loro, sono colorati in modo diverso per simboleggiare ognuno un continente: il primo quello blu è L’Europa, poi vi è quello nero che è l’Africa, poi il rosso l’America, sotto il giallo è l’Asia ed infine il verde è l’Oceania.

rio_2016

Oggigiorno comprendono centinaia di discipline sportive, ma le primissime Olimpiadi si sono svolte ad Olimpia, in Grecia, nel 776 a.C. e l’unica gara fu una corsa.

All’epoca durante il periodo della manifestazione sportiva, in tutto 5 giorni, tutti i conflitti venivano messi in pausa.

Le moderne Olimpiadi si devono a Pierre de Coubertin che propose questa idea e la realizzò nel 1896 ad Atene. Si fondò anche il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) che ha il compito di organizzare l’evento.

Il motto ufficiale è “Citius, Altius, Fortius” che in latino significa: più veloce, più alto, più forte. Mentre quello più popolare é “L’importante non è vincere ma partecipare”

Ogni 4 anni le Olimpiadi si spostano di sede. Quest’anno si terranno a Rio de Janeiro, in Brasile.

Gli sport in cui gli atleti si contenderanno le tre medaglie ambite saranno ben 28 (per un totale di 42 discipline): tiro con l’arco, atletica leggera, badminton, pallacanestro, pugilato, judo, pentathlon, rugby a 7, canottaggio, vela, canoa/kayak, ciclismo, tiro a segno, nuoto, tuffi, equitazione, nuoto sincronizzato, tennistavolo, scherma, hockey su prato, tennis, taekwondo, calcio, golf, ginnastica artistica, triathlon, pallavolo, pallanuoto, ginnastica ritmica, trampolino elastico, beach volley, sollevamento pesi, lotta, pallamano.

I nostri atleti qualificati sono ben 309 nei seguenti sport:

Atletica (Abdoullah Bamoussa, Chiara Bazzoni, Giordano Benedetti, Catherine Bertone, Elena Bonfanti, Marzia Caravelli, Teodorico Caporaso, Silvano Chesani, Maria Benedicta Chigbolu, Marco De Luca, Dariya Derkach, Eseosa Desalu, Fabrizio Donato, Yuri Floriani, Ayomide Folorunso, Matteo Galvan, Eleonora Giorgi, Matteo Giupponi, Libania Grenot, Gloria Hooper, Anna Incerti, Veronica Inglese, Stefano La Rosa, Marco Lingua, Margherita Magnani, Sonia Malavisi, Davide Manenti, Daniele Meucci, Marta Milani, Antonella Palmisano, Yadisleidy Pedroso, Ruggero Pertile, Elisa Rigaudo, Desirèe Rossit, Yusneysi Santiusti Caballero, Maria Enrica Spacca, Valeria Straneo, Alessia Trost)

Badminton (Jeanine Cicognini)

Beach Volley (Adrian Carambula, Daniele Lupo, Marta Menegatti, Paolo Nicolai, Rebecca Perry, Alex Ranghieri)

Box (Manuel Cappai, Valentino Manfredonia, Vincenzo Mangiacapre, Clemente Russo, Irma Testa, Carmine Tommasone, Guido Vianello)

Canoa Slalom (Giovanni De Gennaro, Stefanie Horn)

Canoa Velocità (Mauro Crenna, Giulio Dressino, Alberto Richetti, Nicola Ripamonti, Manfredi Rizza, Carlo Tacchini)

Canottaggio (Giovanni Abbagnale, Luca Agamennoni, Romano Battisti, Sara Bertolasi, Vincenzo Capelli, Matteo Castaldo, Enrico D’Aniello, Marco Di Costanzo, Francesco Fossi, Pierpaolo Frattini, Martino Goretti, Fabio Infimo, Livio La Padula, Emanuele Liuzzi, Matteo Lodo, Marcello Miani, Andrea Micheletti, Laura Milani, Domenico Montrone, Stefano Oppo, Mario Paonessa, Luca Parlato, Alessandra Patelli, Valentina Rodini, Pietro Ruta, Matteo Stefanini, Giorgio Tuccinardi, Simone Venier, Giuseppe Vicino)

Ciclismo su Pista (Elia Viviani, Silvia Valsecchi, Francesca Pattaro, Simona Frapporti, Beatrice Bartelloni, Tatiana Guderzo)

Ciclismo su Strada (Giorgia Bronzini, Elena Cecchini, Elisa Longo Borghini, Tatiana Guderzo, Alessandro De Marchi, Diego Rosa, Damiano Caruso, Fabio Aru, Vincenzo Nibali)

Ciclismo Mountain Bike (Luca Braidot, Andrea Tiberi, Marco Aurelio Fontana, Eva Lechner)

Equitazione (Stefano Brecciaroli, Emanuele Gaudiano, Luca Roman, Pietro Roman, Arianna Schivo, Valentina Truppa)

Ginnastica Artistica (Erika Fasana, Carlotta Ferlito, Vanessa Ferrari, Elisa Meneghini, Martina Rizzelli, Ludovico Edalli)

Ginnastica Ritmica (Martina Centofanti, Sofia Lodi, Alessia Maurelli, Marta Pagnini, Camilla Patriarca, Veronica Bertolini)

Golf (Nino Bertasio, Matteo Manassero, Giulia Molinaro, Giulia Sergas)

Judo (Fabio Basile, Odette Giuffrida, Edwige Gwend, Elios Manzi, Matteo Marconcini, Valentina Moscatt)

Lotta (Frank Chamizo, Daigoro Timoncini)

Nuoto (Marco Belotti, Federico Bocchia, Piero Codia, Alex Di Giorgio, Gabriele Detti, Luca Dotto, Andrea Mitchell D’Arrigo, Luca Leonardi, Filippo Magnini, Luca Marin, Marco Orsi, Gregorio Paltrinieri, Luca Pizzini, Matteo Rivolta, Simone Sabbioni, Michele Santucci, Andrea Toniato, Federico Turrini, Ilaria Bianchi, Diletta Carli, Martina Carraro, Arianna Castiglioni, Martina De Memme, Silvia Di Pietro, Erika Ferraioli, Sara Franceschi, Chiara Masini Luccetti, Alice Mizzau, Margherita Panziera, Federica Pellegrini, Aglaia Pezzato, Stefania Pirozzi, Alessia Polieri, Luisa Trombetti, Carlotta Zofkova)

Nuoto di Fondo (Rachele Bruni, Simone Ruffini, Federico Vanelli)

Nuoto Sincronizzato (Elisa Bozzo, Beatrice Callegari, Camilla Cattaneo, Linda Cerruti, Francesca Deidda, Costanza Ferro, Manila Flamini, Mariangela Perrupato, Sara Sgarzi)

Pallanuoto Maschile (Matteo Aicardi, Michael Bodegas, Marco Del Lungo, Francesco Di Fulvio, Pietro Figlioli, Andrea Fondelli, Valentino Gallo, Niccolò Gitto, Alessandro Nora, Christian Presciutti, Nicholas Presciutti, Stefano Tempesti, Alessandro Velotto)

Pallanuoto Femminile (Laura Teani, Chiara Tabani, Federica Radicchi, Elisa Queirolo, Francesca Pomeri, Giulia Gorlero, Arianna Garibotti, Teresa Frassinetti, Giulia Emmolo, Tania Di Mario, Aleksandra Cotti, Roberta Bianconi, Rosaria Aiello)

Pallavolo Maschile (Oleg Antonov, Simone Buti, Emanuele Birarelli, Massimo Colaci, Simone Giannnelli, Osmany Juantorena, Filippo Lanza, Matteo Piano, Salvatore Rossini, Daniele Sottile, Luca Vettori, Ivan Zaytsev)

Pallavolo Femminile (Nadia Centoni, Cristina Chirichella, Anna Danesi, Monica De Gennaro, Antonella Del Core, Valentina Diouf, Paola Egonu, Martina Guiggi, Eleonora Lo Bianco, Alessia Orro, Serena Ortolani, Miriam Sylla)

Pentathlon (Claudia Cesarini, Riccardo De Luca, Pier Paolo Petroni, Alice Sotero)

Scherma (Giorgio Avola, Andrea Baldini, Andrea Cassarà, Marco Fichera, Daniele Garozzo, Enrico Garozzo, Aldo Montano, Diego Occhiuzzi, Paolo Pizzo, Andrea Santarelli, Elisa Di Francisca, Erianna Errigo, Rossella Fiamingo, Irene Vecchi, Rossella Gregorio, Ilaria Bianco, Loreta Gulotta)

Sollevamento Pesi (Mirco Scarantino, Giorgia Bordignon)

Tennis (Fabio Fognini, Andreas Seppi, Paolo Lorenzi, Thomas Fabbiano, Roberta Vinci, Sara Errani, Karin Knapp)

Tiro a Segno (Niccolò Campriani, Marco De Nicolo, Giuseppe Giordano, Riccardo Mazzetti, Petra Zublasing)

Tiro a Volo (Diana Bacosi, Antonino Barillà, Chiara Cainero, Massimo Fabbrizi, Luigi Lodde, Marco Innocenti, Giovanni Pellielo, Gabriele Rossetti, Jessica Rossi)

Tiro con l’Arco (Lucilla Boari, Marco Galiazzo, Claudia Mandia, Mauro Nespoli, David Pasqualucci, Guendalina Sartori)

Triathlon (Charlotte Bonin, Alessandro Fabian, Anna Maria Mazzetti, Davide Uccellari)

Tuffi (Noemi Batki, Tania Cagnotto, Francesca Dallapè, Maria Marconi, Michele Benedetti, Andrea Chiarabini, Giovanni Tocci, Maicol Verzotto)

Vela (Elena Berta, Vittorio Bissaro, Mattia Camboni, Francesca Clapcich, Giulia Conti, Francesco Marrai, Giorgio Poggi, Silvia Sicouri, Alice Sinno, Flavia Tartaglini, Ruggero Tita, Silvia Zennaro, Pietro Zucchetti)

Quest’anno poi c’è una sorta di Stato in più rispetto ai normali: quello dei Rifugiati. Essi sono 10 per 3 sport e gareggieranno sotto la bandiera Olimpica. Questi atleti sono scappati da guerre e violenze nei loro paesi di origine (Siria, Etiopia, Congo, Sud Sudan) ed hanno trovato rifugio in altre nazioni, ma non ne hanno ancora la cittadinanza. La CIO ha voluto dar loro la possibilità di gareggiare lo stesso.

Atletica (James Chiengjiek, Yiech Biel, Paulo Lokoro, Yonas Kinde, Rose Lokonyen, Anjelina Lohalith)

Judo (Popole Misenga, Yolande Mabika)

Nuoto (Rami Anis, Yusra Mardini)

rio2016rifugiati

Quindi in bocca al lupo a tutti loro! 😀

Gli sport che aspetto con più entusiasmo sono: pallavolo, ginnastica ritmica ed artistica, tiro con l’arco, nuoto, tuffi, nuoto sincronizzato, scherma ed equitazione.

E voi? Le seguirete? Quali sport amate?

Mchan

Ps: lista degli atleti presa da www.oasport.it