Raccontami di un giorno perfetto by Jennifer Niven
Seconda di copertina:
“E’ una gelida mattina di gennaio quella in cui Theodore Finch decide di salire sulla torre campanaria della scuola per capire come ci si sente a guardare di sotto. L’ultima cosa che si aspetta però è di trovare qualcun altro lassù, in bilico sul cornicione a sei piani d’altezza. Men che meno Violet Markey, una delle ragazze più popolari del liceo. Eppure Finch e Violet si somigliano più di quanto possano immaginare. Sono due anime fragili: lui lotta da anni con la depressione, lei ha visto morire la sorella in un terribile incidente d’auto. E’ in quel preciso istante che i due ragazzi provano per la prima volta la vertigine che li legherà nei mesi successivi. I giorni, le settimane in cui un progetto scolastico li porterà alla scoperta dei luoghi più bizzarri e sconosciuti del loro Paese e l’amicizia si trasformerà in un amore travolgente, una drammatica corsa contro il tempo. E alla fine di questa corsa, a rimanere indelebile nella memoria sarà l’incanto di una storia d’amore tra due ragazzi che stanno per diventare adulti. Quel genere d’incanto che solo le giornate perfette sono capaci di regalare.
Raccontami di un giorno perfetto è un romanzo commovente e coraggioso. Una storia che spezza il cuore in tutti i modi possibili e ci ricorda che cosa significa essere vivi”
Quarta di copertina:
“Posso farti una domanda? Secondo te esiste un giorno perfetto?”
“Cosa?”
“Un giorno perfetto, dall’inizio alla fine. Un giorno in cui non succede neinte di tragico o di triste o di ordinario. Secondo te esiste?”
“Non lo so”
“Te ne è mai capitato uno?”
“No”
“Nemmeno a me. Ma lo sto cercando”
“Un libro struggente che racconta la tenera ed imprevedibile storia d’amore di due ragazzi feriti” New York Times
“Tanti romanzi raccontano storie come questa, ma pochi lo fanno in modo così indimenticabile” Kirkus Starred Review
“Siete in astinenza da Colpa delle stelle? Questo è il romanzo che fa per voi” Self Magazine
Non sono d’accordo con gli ultimi due commenti. Non ho mai letto di romanzi che abbiano la stessa trama e non è paragonabile a Colpa delle stelle per via delle tematiche.
E’ sì una storia d’amore, ma secondo me passa in secondo piano rispetto alla tematica principale: la depressione. Depressione che può derivare da una situazione famigliare particolare o da un lutto o da qualcosa che si ha all’interno e basta.
“Dice esattamente quelle cose che un ragazzo vuole sentirsi dire – della vita, della morte, dell’amore – nel modo in cui vuole sentirle dire – diretto e schietto; con frenesia, poesia e rabbia” Corriere della Sera
Mi piace il fatto che sia raccontato a due voci: quella di Finch e quella di Violet. In questo modo si entra molto più in contatto con i protagonisti. Si finisce per immedesimarsi, volergli bene, commuoversi e gioire con loro ed alla fine si piange. Sì, statene lontano se non volete finire a versare copiose lacrime negli ultimi capitoli.
L’unica cosa che ho trovato un po’ strana è la relazione tra scuola e famiglia, soprattutto con quella di lui. E’ un ragazzo difficile, sopra le righe e gli addetti scolastici si limitano a lasciare dei messaggi nella segreteria di casa sua. Credono ad una sua bugia senza verificare e non si preoccupano che i suoi genitori non richiamino mai o non vadano ai colloqui. Un po’ di approssimazione da parte della scuola e dire che lo obbligano a degli incontri con lo psicologo. Psicologo che non ha mezzo colloquio faccia a faccia con i genitori. Mah…
Stralcio del romanzo che mi è piaciuto particolarmente:
“Mi fai sentire speciale,
e Dio sa quanto ho desiderato esserlo per qualcuno.
Mi insegni ad amarti,
e questa è la cosa più grande
di cui il mio cuore è stato capace…
Mi rendi incantevole, ed è così incantevole
essere incantevoli con chi si ama…”
“Non è importante quello che si prende, ma quello che si lascia dietro”
Mchan