Orgoglio & Pregiudizio

Come tutti sapete è un classico della letteratura inglese scritto da Jane Austen.

Molti di noi lo hanno studiato a scuola, moltissimi altri lo hanno conosciuto grazie alle sue trasposizioni cinematografiche.

E’ proprio di queste che voglio parlare.

Se uno digita su wikipedia “Orgoglio e Pregiudizio” si ritrova con ben 6 risultati, invece con il titolo originale “Pride and Prejudice” i risultati sono addirittura 13.

I film tratti da esso sono 2 (1940, 2005)

Le serie tv sono 7 (1952, 1957 italiana, 1958, 1961 tedesca, 1967, 1980, 1995, 2014)

I film ispirati sono 2: Pride and Prejudice – A Latter-Day comedy (2003 americano) e Bride and Prejudice (2004 Bollywood)

Le pieces teatrali sono 3 (1935, non datata, 2013)

Ci sono anche dei musical (1959, 1993, 1995, 2013)

Ma ci sono anche tantissime altre opere ispirate ai protagonisti/personaggi od alla trama del romanzo.

Primo fra tutti (perché è quello che ricordo meglio) il personaggio di Mr. Darcy in “Bridget Jones”. La protagonista del libro poi ha una vera fissazione per il personaggio di Darcy interpretato dallo stesso Colin Firth nello sceneggiato per la tv del 1995. Questa chicca si può notare leggendo il secondo libro, nel film, per esigenze fisiche (Colin non poteva impersonare sia Mark Darcy che sè stesso) questo particolare non viene affatto mensionato e la trama è abbastanza diversa.

Due mini serie tv del 2008 ne ricordano i personaggi principali. La prima, “Lost in Austen” (inglese), è di genere fantasy dato che la protagonista scambia il suo appartamento/vita con Elizabeth Bennet (da quello che ho capito lei si ritrova a vivere nel 1800 ed Elizabeth ai giorni nostri, un po’ come la trama del libro “Shopping con Jane Austen” di Laurie Viera Rigler). La seconda, israeliana, trasforma Mr. Darcy in un operaio ben pagato dell’industria high-tech in Galilea.

Una serie di YouTube, vincitrice in un Emmy, “The Lizzie Bennet Diaries” (2012-2013) che porta la storia ai giorni nostri con una Lizzie Bennet universitaria che gira dei vlog.

Una serie tv di genere giallo “Death Comes To Pemberley” (2013).

Ultimamente è uscito il film “Pride and Prejudice and Zombies” tratto dall’omonimo romanzo di Seth Grahame-Smith (2009) che altro non è che la rivisitazione del libro della Austen in chiave zombie.

Le opere letterarie ispirate ai personaggi sono dozzine, tutte datate dal 2000 in poi.

Un paio di anni fa ne trovavo a bizzeffe nelle librerie (specialmente in estate), ultimamente per nulla. Curiosità ne avevo molta, amando alla follia la Austen ed il suo mondo, ma avevo sempre anche il timore di rimanerne delusa. Qualcuno di voi ha letto qualcosa? Ricordo che erano soprattutto dei rivisitamenti delle opere della Austen in chiave Giallo, in cui Elizabeth era una sorta di Mrs Marple.

Menzioni particolari a:

“Old Friends and New Fancies” di Sybil G. Brinton datato 1913 e descritto come il primo sequel delle novelle della Austen.

Penso che sia una delle prime fan fiction mai esistite.

“Tarzan Alive!” di Philip José Farmer del 1972 che include Elizabeth e Mr. Darcy tra i personaggi.

Non so proprio cosa possano c’entrarci quei due con Tarzan… Ed ho anche timore a scoprirlo 😛

“Austenland” di Shannon Hale del 2007 con omonimo film del 2013.

Il film l’ho visto e l’ho trovato carino e piacevole, purtroppo non trovo il libro in italiano che pare non lo abbiamo mai tradotto.

“Mrs Darcy versus the Aliens” di Jonathan Pinnock del 2011.
Anche qui ho timore a scoprire di cosa si tratti…

Le altre opere sono per lo più libri incentrati interamente sul personaggio di Mr. Darcy, racconti che esplorano la vita dei loro figli o della sorella di lui, lettere scritte da Elizabeth nei primi anni di matrimonio, versioni erotiche ed investigative della coppia.

Infine ne hanno fatto anche una versione manga, l’autrice è Reiko Mochizuki. La trama è identica all’originale, solo trasformata in manga.

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Personalmente ho amato lo sceneggiato del 1995.

PridePrejudiceBBC

Ho dovuto fare una specie di maratona che erano 4 dvd, ma la storia era trattata nei particolari e gli scenari bellissimi. Oltre al fatto che nei panni di Mr. Darcy c’era Colin Firth. Sì, in questo caso sono molto Bridget Jones 😛

Mi è piaciuto molto anche l’adattamento Bollywoodiano.

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Mi piacciono tantissimo gli abiti coloratissimi indiani ( i sari) e le loro cerimonie altrettanto colorate e super movimentate. E poi Aishwarya Rai è davvero molto bella, bisogna ammetterlo.

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L’aspetto che più mi piace nelle opere della Austen è che ancora oggi si prestano a diventare dei racconti molto attuali. Ciò di cui lei parla è universale ed adattabile anche al nostro contesto cambiando poco o nulla della trama originaria. In “Orgoglio e Pregiudizio” si parla di prime impressioni, che è poi il primo titolo dato all’opera, di convenzioni sociali e di aspettative genitoriali. Tutto ciò è contestualizzabile anche ai giorni nostri. Le prime impressioni contano ancora moltissimo, poi ci si può sempre ricredere, ma il primo impatto è quello che conta. Le convenzioni sociali sono ancora presenti, le chiamiamo buona educazione o tradizione, ma ci sono. Le aspettative genitoriali penso non moriranno mai. Qualunque madre o padre ha dei sogni per i propri figli.

Mchan

 

 

Cibo americano again

Stavolta vi parlo di un paio di snack: gli stick di mozzarella fritta ed i pop corn al cioccolato.

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I primi sono semplice ma buonissimi e la salsa allegata è davvero piccante, ma gustosa.

I secondi possono sembrare una schifezza. In verità sono buoni e semplici da riprodurre a casa. Basta non salare i pop corn fatti in padella e poi fargli fare un giro nel cioccolato fuso. Il sapore è molto simile al riso soffiato al cioccolato.

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E poi ecco il set per la colazione: pancake e succo di ribes.

pancake&juice

I pancake si trovano confezionati già cotti al banco frigo e basta riscaldarli e metterci sopra della marmellata (in questo caso di mirtilli).

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Devo dire che però non è che mi siano piaciuti entrambi i prodotti. I pancake sono troppo dolciastri ed il succo è stranissimo. Probabilmente è solamente una questione di abitudini.

Mchan

 

Blue Valentine

regia: Derek Cianfrance

anno: 2010, 2013 in Italia

cast: Ryan Gosling & Michelle Williams

Trama: attraverso una galleria d’istanti rubati, passati o presenti, Dean e Cindy ricordano i momenti migliori della loro vita e ricercano ancora una possibilità di redenzione – il tempo di una notte – per salvare il loro matrimonio ormai vacillante.

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Questo film mi ha lasciata un po’ stranita.

Ci sono tantissime cose che secondo me non vanno.

Il regista voleva raccontare la storia di un matrimonio in crisi e va benissimo, non per forza ci deve essere un lieto fine infatti non c’è (scusate lo spoiler), ma è tutto quanto viene prima che ha delle mancanze.

Iniziando con le riprese. Ok, la telecamera a mano, ma ad un certo punto stavo avendo il mal di mare a furia di traballamenti delle riprese.

La storia, come dicevo, è anche abbastanza originale se non fosse spiegata attraverso tutti quei flashback e con dei dialoghi inesistenti. Fortuna che tra i due attori protagonisti c’è un ottimo feeling e molto spesso basta uno scambio di sguardi, ma è davvero molto privo di dialoghi. Il clou di tutta la situazione poi viene fatto passare senza molta cura.

Alcune scene sono abbastanza forti, altre ti lasciano con un enorme punto di domanda e non perché abbiano mosso chissà quale questione, ma perchè ti chiedi proprio che senso aveva.

Alla fine a me è sembrato come se mancasse qualcosa. Come se avessi visto solo la prima parte di un film, come se ci fossero delle scene tagliate che avrebbero dato un senso al tutto. Nel mio dvd le scene tagliate c’erano, ma non erano poi così fondamentali. E non si sono nemmeno degnati di sottotitolarle, non dico doppiarle ma almeno un sottotitolo, anche in inglese avrebbe fatto la differenza dato che la qualità dell’audio non era delle migliori ed i due attori spesso bisbigliavano.

Ripeto: salvo solamente Ryan & Michelle, davvero molto intensi e ben amalgamati. Lei poi di una bellezza. Non me la ricordavo affatto così bella in Dawson’s Creek.

bvmichelle

 

Lui non è bello, ma ha un modo di fare molto affascinante (già dai tempi di The Notebook), solo che qui l’hanno conciato in un modo, poverino. Ho capito che dovevano farlo invecchiare, ma c’è modo e modo.

bvryan

Fatemi sapere se anche voi lo avete visto e cosa ne pensate, magari non c’ho capito un tubo io 😛

Mchan

 

Summer Food

Con il caldo che fa in questi giorni cosa c’è di meglio che non una bella caprese per pranzo???

caprese

Semplicissima: una mozzarella (di bufala è più gustosa, ma anche quella normale va benissimo), un pomodoro da insalata o san marzano (come nel mio caso), sale, pepe, olio extravergine di oliva (molto meglio se di contadino) ed una o più foglie di basilico.

Buon appetito!

Mchan

Summer book

Raccontami di un giorno perfetto by Jennifer Niven

Seconda di copertina:

“E’ una gelida mattina di gennaio quella in cui Theodore Finch decide di salire sulla torre campanaria della scuola per capire come ci si sente a guardare di sotto. L’ultima cosa che si aspetta però è di trovare qualcun altro lassù, in bilico sul cornicione a sei piani d’altezza. Men che meno Violet Markey, una delle ragazze più popolari del liceo. Eppure Finch e Violet si somigliano più di quanto possano immaginare. Sono due anime fragili: lui lotta da anni con la depressione, lei ha visto morire la sorella in un terribile incidente d’auto. E’ in quel preciso istante che i due ragazzi provano per la prima volta la vertigine che li legherà nei mesi successivi. I giorni, le settimane in cui un progetto scolastico li porterà alla scoperta dei luoghi più bizzarri e sconosciuti del loro Paese e l’amicizia si trasformerà in un amore travolgente, una drammatica corsa contro il tempo. E alla fine di questa corsa, a rimanere indelebile nella memoria sarà l’incanto di una storia d’amore tra due ragazzi che stanno per diventare adulti. Quel genere d’incanto che solo le giornate perfette sono capaci di regalare.

Raccontami di un giorno perfetto è un romanzo commovente e coraggioso. Una storia che spezza il cuore in tutti i modi possibili e ci ricorda che cosa significa essere vivi”

Quarta di copertina:

“Posso farti una domanda? Secondo te esiste un giorno perfetto?”

“Cosa?”

“Un giorno perfetto, dall’inizio alla fine. Un giorno in cui non succede neinte di tragico o di triste o di ordinario. Secondo te esiste?”

“Non lo so”

“Te ne è mai capitato uno?”

“No”

“Nemmeno a me. Ma lo sto cercando”

 

“Un libro struggente che racconta la tenera ed imprevedibile storia d’amore di due ragazzi feriti” New York Times

“Tanti romanzi raccontano storie come questa, ma pochi lo fanno in modo così indimenticabile” Kirkus Starred Review

“Siete in astinenza da Colpa delle stelle? Questo è il romanzo che fa per voi” Self Magazine

Non sono d’accordo con gli ultimi due commenti. Non ho mai letto di romanzi che abbiano la stessa trama e non è paragonabile a Colpa delle stelle per via delle tematiche.

E’ sì una storia d’amore, ma secondo me passa in secondo piano rispetto alla tematica principale: la depressione. Depressione che può derivare da una situazione famigliare particolare o da un lutto o da qualcosa che si ha all’interno e basta.

“Dice esattamente quelle cose che un ragazzo vuole sentirsi dire – della vita, della morte, dell’amore – nel modo in cui vuole sentirle dire – diretto e schietto; con frenesia, poesia e rabbia” Corriere della Sera

Mi piace il fatto che sia raccontato a due voci: quella di Finch e quella di Violet. In questo modo si entra molto più in contatto con i protagonisti. Si finisce per immedesimarsi, volergli bene, commuoversi e gioire con loro ed alla fine si piange. Sì, statene lontano se non volete finire a versare copiose lacrime negli ultimi capitoli.

L’unica cosa che ho trovato un po’ strana è la relazione tra scuola e famiglia, soprattutto con quella di lui. E’ un ragazzo difficile, sopra le righe e gli addetti scolastici si limitano a lasciare dei messaggi nella segreteria di casa sua. Credono ad una sua bugia senza verificare e non si preoccupano che i suoi genitori non richiamino mai o non vadano ai colloqui. Un po’ di approssimazione da parte della scuola e dire che lo obbligano a degli incontri con lo psicologo. Psicologo che non ha mezzo colloquio faccia a faccia con i genitori. Mah…

Stralcio del romanzo che mi è piaciuto particolarmente:

“Mi fai sentire speciale,

e Dio sa quanto ho desiderato esserlo per qualcuno.

Mi insegni ad amarti,

e questa è la cosa più grande

di cui il mio cuore è stato capace…

Mi rendi incantevole, ed è così incantevole

essere incantevoli con chi si ama…”

“Non è importante quello che si prende, ma quello che si lascia dietro”

Mchan

Palazzo Altemps bonus

Il reperto archeologico che più mi ha affascinato all’interno di questo museo è stato questo:

palazzoaltemps-sarcofagoercole

Un sarcofago con raffigurate le famigerate fatiche di Ercole.

Si può vedere partendo da sinistra Ercole con il Leone (ai suoi piedi): il leone si chiamava Nemeo ed era fratello della Sfinge, Ercole lo strozzò a mani nude.

Ercole con l’Idra (di fronte): l’Idra era un mostro a nove teste di cui una sola immortale. Man mano che le si tagliavano le teste esse ricrescevano, così Ercole prese una fiaccola e bruciò i colli appena mozzati in modo che non potessero rigenerarsi. La testa immortale invece la mozzò e sotterrò sotto un enorme masso. Poi intinse le punte delle sue frecce nel sangue del mostro in modo da procurare ferite inguaribili.

Ercole con il Cinghiale: esso devastava l’Arcadia.

Ercole con la Cerva di Cerinea: dovette catturarla poiché devastava i raccolti di Enoe. L’animale aveva le corna dorate ed era consacrato ad Artemide.

Ercole con gli Uccelli del lago di Stinfalo (si vedono sullo sfondo): essi distruggevano i raccolti così lui li cacciò utilizzando delle nacchere di bronzo.

Ercole con la cintura di Ippolita (lei è ai suoi piedi): Ippolita era la regina delle amazzoni ed Ercole dovette prenderle la cintura per richiesta di Admeta, la figlia di Euristeo.

Ercole e le stalle di Augia (non si capisce molto, ma cronologicamente è questo il posto di questa fatica): Augia era il re dell’Elide nel Peloponneso e figlio del Sole. Ercole pulì le stalle in un giorno solo facendo deviare un fiume direttamente al loro interno. Ma il re non mantenne la promessa di donargli la decima parte dei suoi armenti ed Ercole devastò il suo territorio ed uccise i suoi figli.

Ercole con il Toro di Creta (si vede la testa): Ercole se ne impadronì e lo portò ad Euristeo che voleva sacrificarlo ad Era, ma lei non lo accettò perché lo aveva preso Ercole.

Infine Ercole con le Cavalle di Diomede (si vedono sparse davanti e sotto la sua figura): Diomede era il re della Tracia e le sue cavalle si nutrivano di carne umana.

Le fatiche di Ercole sono 12, ma qui ne sono raffigurate solamente 9, probabilmente le restanti erano su di un altro lato.

Mchan

Ps: questo è il link al post sul museo:

https://mylovelytrips.wordpress.com/2016/04/26/palazzo-altemps/

Tag Foto

Il tag è stato creato da Violeta Dyli di Opinionista per Caso.

Ecco le regole:

1-Citare il blog che ha creato il Tag che é Violeta Dyli del blog Opinionista per Caso 2 e usare il Logo del Tag.

fototag

2- Ringraziare il blog che vi ha taggato

Grazie Oriana de I discorsi dell’ascensore (oriana75.wordpress.com)

3- Rispondere a 10 domande e se avete voglia realizzare fotografie per illustrare le vostre risposte

Domande:

1- Ha mai tagliato o bruciato fotografie del tuo ex fidanzato/a perché ti dava fastidio vederle?

No.

2- Di solito le fotografie che pubblichi nel tuo blog le realizzi tu o le rubi in internet?

Le foto nel mio blog sono al 98% fatte da me. Di solito le immagini che prendo in rete raffigurano prodotti o copertine di libri/film/manga.

3- Quante fotografie hai realizzato negli ultimi 10 giorni?

Una ventina.

4- Hai mai aperto un profilo sui social con fotografia di profilo pubblico che non era la tua immagine vera?

Non ho account social. Quella del blog è un’immagine presa in rete, ma è un disegno non la foto di qualcun altro.

5- Quante fotografie stampi di solito ogni mese?

Non stampo ogni mese. Accumulo così costano di meno 😛

Di solito mando a stampare ogni 4/6 mesi, dipende da quante foto ho fatto.

6- Ti piace fotografare di più il cibo o gli animali tipo gatti, cani, cavalli?

Io adoro i cavalli quindi appena ne vedo uno la foto scappa.

Al cibo solamente ultimamente con lo smartphone di mia madre, che ha la fissa con le amiche, oppure a ciò che cucino io per il blog.

7- Che rapporto hai con i selfie, ti piace o detesti fare selfie e successivamente ti piace condividerlo anche sui social?

Io detesto essere fotografata. L’immagine che ne esce non è minimamente quella che io ho di me stessa e nemmeno quella che vedo riflessa allo specchio, ho sempre qualcosa che non è a posto e chi mi fotografa non riesce mai a prendere il mio lato meno peggiore, per cui evito alla grande. Non avendo né social né smartphone poi sono leggermente avvantaggiata.

8- Quali sono le tue applicazioni preferite che usi per la post produzione delle foto?

Nessuna. Non sono molto efferata con queste cose, per cui il massimo che riesco a fare è tagliare l’eccesso con Paint.

9- Quante fotografie sono esposte in casa tua?

Un paio di dozzine. Mia madre è fissata. Abbiamo cornici su ogni mobile. Persino il mio pianoforte è diventato una mensola per le cornici. Di mie però ce ne sono poche e tutte di quando ero piccola.

10- Ti va di raccontarci chi è secondo te il miglior fotografo che conosci?

Non saprei, non conosco nessuno in particolare. Mi piacciono molto le foto del National Geographic. E poi secondo me Alessandro Presti, il bassista dei Dear Jack, fa delle foto molto suggestive. Ma sono di parte 😉

alessandroprestimix

4- Taggare al massimo 15 blog e avvisarli con un commento

Siete tutti taggati 😛

Mchan