Siena

Siamo partite verso le 8e30 dal nostro alloggio a San Gimignano e siamo arrivate in città verso le 10, dopo aver percorso una statale in mezzo ai boschi ed attraverso paesini di campagna. Stavamo quasi per darci per disperse quando abbiamo notato di essere arrivate nella periferia della città. Seguendo le indicazioni per il centro ci ritroviamo alla porta sbagliata, il centro storico è a Porta Fontebranda mentre noi eravamo a Porta Camollia, così seguiamo il percorso delle mura ed alla fine arriviamo alla Fortezza Medicea. Siccome c’erano un bel po’ di pullman turistici, ed uno stava facendo scendere della gente, troviamo parcheggio e seguiamo il gruppo di turisti ritrovandoci allo stadio, ma non è una sfortuna perché lo stadio di Siena si trova praticamente nel centro, a due passi dal municipio.

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Il primo monumento in cui ci imbattiamo (che per noi lo stadio non conta 😛 ) è la Basilica di San Domenico, in cui però si prega Santa Caterina, patrona della città e di tutta Italia. La chiesa è semplice ed abbastanza spoglia se escludiamo dei bellissimi quadri del 1500. Nel chiostro, aperto al pubblico si vendeva il pane dei poveri della Santa.

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Una volta uscite, ritroviamo il gruppo di turisti tedeschi e li seguiamo per trovare una via che ci porti nel centro storico. Mentre percorriamo via della Sapienza ci ritroviamo nel bel mezzo di una processione. Infatti quel giorno si svolgeva l’offerta dell’olio per la lampada votiva da parte del Comune di Casole d’Elsa al Santuario di Santa Caterina in Fontebranda con corteo fino alla Basilica formato da dei rappresentanti di tutte le contrade in processione e con tanto di sbandieratori.

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Sui palazzi agli angoli delle vie vi sono appese le bandiere delle contrade in modo da delimitare il territorio di ognuna di esse. Perfino sulla chiesa dedicata a San Francesco che è sul limite di due diverse contrade (la Giraffa ed il Bruco).

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La basilica del 1400 è a croce latina con un’unica navata ed all’interno è spoglia. Solamente nelle nicchie al di dietro dell’altare vi sono degli affreschi del Lorenzetti. Bandiere di varie contrade sono appese anche all’interno. Nella cappella alla destra sono conservate le reliquie delle Sacre Particole.

Un’altra chiesa molto bella è Santa Maria Provenzano.

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Essa è stata edificata per conservare al suo interno la veneratissima immagine della Madonna di Provenzano. Questo tabernacolo di terracotta ha un forte legame con il Palio di luglio, in questa chiesa viene deposto il drappellone prima della corsa.

Mchan

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