Un amore su misura by Sugar Jamison
Seconda di copertina:
“Ellis Garrett è una ragazza che non teme sfide. Insoddisfatta della sua vita è fuggita da New York, lasciando un lavoro prestigioso ed un fidanzato ipercritico, per rifugiarsi nella cittadina natale dove ha aperto un negozio dedicato a tutte quelle donne che come lei non rientrano nelle taglie ufficiali. Al Size Me Up le clienti non si sentono strane, ma solo piacevolmente diverse: Ellis infatti è convinta che non sia necessario essere una Barbie taglia 40 per sentirsi felici e che ci si debba godere un pasticcino (o due) ogni tanto, senza troppi sensi di colpa. Ma tutto il suo coraggio si dilegua quando per caso incontra il sexy poliziotto Mike Edwards, vecchio flirt della sorella per il quale lei si era presa una strepitosa cotta. Mike non la riconosce, ma è immediatamente attratto dalle sue curve… decisamente pericolose. Più Ellis lo respinge, più lui è deciso a conquistarla, con qualunque mezzo. Che entrambi abbiano trovato la loro taglia perfetta?”
Quarta di copertina:
“Se la vita vi sta stretta, ricordatevi che l’amore non è mai fuori taglia!”
“Un amore su misura è incredibilmente divertente e supersexy, con personaggi unici che non si può fare a meno di amare!” Lori Foster
“Una storia allegra ed ottimista che dimostra quanto amarsi sia il primo passo per essere amati” Publishers Weekly
Comprato in un supermercato per il costo decisamente basso e per relegarlo a lettura estiva, di quelle poco impegnative, scopro solo poco prima di iniziarlo che fa parte di una trilogia. Meno male che è il primo volume. Ma, comunque, perché oggigiorno la gente scrive romanzi a puntate??? Ok, ha quasi 400 pagine, ma perché invece di scrivere storie nuove devono continuare quelle già finite? Che poi, tra l’altro, la maggior parte dei seguiti non sono minimamente all’altezza del primo romanzo, per cui anche se il lettore si sente attratto nel voler conoscere un altro pezzetto della storia dei personaggi che ha amato, alla fine si ritrova deluso dal contenuto. A me è successo pochissime volte di rimanere contenta ed appagata dai sequel.
Comunque, tornando al libro: classica lettura poco impegnativa. Il finale è abbastanza scontato e definito per cui non vedo davvero una curiosità nel seguito… Troppi tira e molla ed incomprensioni stupide, poteva finire anche un centinaio di pagine prima o comunque rimanere su di una linea più stabile, ma tant’é. Irritata leggermente dalla protagonista e dai suoi modi di fare e di pensare che non condivido e dall’idea di relazione che ha l’autrice, o che comunque ha fatto avere ai due protagonisti.
Amori e centrifughe by Leslie Carroll
Anche questo preso in un supermercato ad un prezzo stracciato.
Seconda di ciopertina:
“Amy è diventata mamma da poco; Meriel, governante giamaicana, non sopporta più la sua datrice di lavoro; Naomi e Claude, due ragazze innamorate, vorrebbero al più presto adottare un bambino; Faith ha perso da poco il marito mentre Talia, ballerina, deve vedersela con un infortunio che la tiene lontana dal palco. Cosa hanno in comune tutte queste donne? Apparentemente nulla se non fosse che tutte e sei vivono a Manhattan, nello stesso palazzo in cui abita anche un personaggio un po’ speciale: Susan, di professione psicoterapeuta. Così nella lavanderia del seminterrato, tra un candeggio ed un prelavaggio, a ciascuna di loro toccherà “stendersi sul divanetto”. E a poco a poco ciò che inizia un po’ per caso ed un po’ per gioco diventa un appuntamento irrinunciabile: scendere dal proprio appartamente con la cesta dei panni sporchi ed approfittare della presenza di Susan per dare vita ad un’alleanza tra donne sempre pronte a correre in soccorso l’una dell’altra. La condizione ideale per lanciarsi in un mondo di avventure metropolitane dedicate all’amore, al sesso ed alla riscoperta della propria femminilità”
Quarta di copertina:
“I panni sporchi si lavano… In una lavanderia di Manhattan!”
“Nella narrativa femminile Leslie Carroll è un punto di riferimento come, in televisione, lo sono Sex and the City e Desperate Houswives” Publishers Weekly
“E’ facile identificarsi nelle donne raccontate da Leslie Carroll: le splendide protagoniste dei libri della scrittrice newyorchese siamo tutte noi” Booklist
“E’ un gran piacere leggere il nuovo romanzo di Leslie Carroll” The Romance Reader
“Un romanzo appassionante ed ironico che, come pochi altri, riesce a raccontare il cuore femminile di New York” The Best Reviews
Prima cosa: io non capisco proprio questa cosa delle lavanderie in comune. Prima di tutto ti devi caricare dei panni sporchi e scendere fino al seminterrato, poi devi andarci ad orari stabiliti e sperare che non ci sia molta altra gente, infine devi rimanere lì sotto per tutto il tempo in cui va la lavatrice. Ecco, io nel frattempo che la lavatrice lava i panni faccio altre cose in casa, è per questo che le hanno inventate, altrimenti laverei la roba a mano, mentre lì sotto il massimo che si può fare è chiacchierare con la vicina o leggere un libro. E poi qualsiasi altra persona ci sia può vedere i tuoi panni, altra cosa che non sopporto, e ringrazio di avere un balcone con lo stendino interno e non i fili fuori alla finestra o dover andare a stendere i panni nel cortile interno comune. Sarò un po’ maniaca della privacy, ma a me vedere i panni stesi fuori dalle finestre, che gocciolano sui piani di sotto, dà proprio fastidio. Penso che se non avessi il balcone metterei lo stendino in corridoio piuttosto.
Tornando al libro: lettura scorrevole (ci ho messo un paio di giorni) ma le storie delle varie protagoniste non sono state ben approfondite. Specialmente quelle di Talia ed Amy. Poi il finale di Naomi&Claude è stato incoerente. Un milione di problemi burocratici, legali, morali ed etici risolti in cinque secondi. E pure con una soluzione stupida. I riassunti a fine capitolo li ho trovati superflui e ripetitivi. Libro da ombrellone.
Mchan