Il giardino segreto

Oggi è il primo giorno di primavera e per festeggiarlo vi voglio parlare di un libro: Il giardino segreto by Frances Hodgson Burnett.

Sinceramente non sapevo che esistesse fino a poco tempo fa. E’ un libro per ragazzi, ma la mia maestra di italiano delle elementari era una fanatica delle poesie quindi ci faceva imparare a memoria centinaia di sonetti e non ci ha mai consigliato di leggere dei libri. Ed a casa, per svagarmi, leggevo Topolino. Poi, alle medie, sono arrivati i libri per grandi così della letteratura per ragazzi conosco poco e niente. Ma passiamo al libro.

L’ho scelto per questo periodo perché tratta appunto della nascita (o rinascita) della vegetazione. Ci sono delle bellissime descrizioni di fiori ed affini. C’è anche la storia di questi due bambini/cugini che si ritrovano soli contro tutto e tutti a causa della fragilità ed anche un po’ dell’egoismo dei loro genitori. Dei bambini lasciati a sé stessi che scoprono la magia della natura e della vita attraverso, appunto, un giardino.

Mi ricorda un po’ i giorni nostri dove i genitori (non tutti, per fortuna) lasciano i figli alle cure di insegnanti e babysitter, li “parcheggiano” a scuola fin dalla più tenera età, vuoi per motivi lavorativi/economici, vuoi per puro tornaconto personale di sentirsi più liberi e meno oppressi da responsabilità. Quelle responsabilità che vengono sempre di più delegate a degli estranei. E quando poi si trovano davanti ai problemi dei loro pargoli accusano quelle terze persone. Mi torna in mente un caso abbastanza particolare, che è accaduto proprio in Inghilterra, luogo in cui viene narrata la storia del libro. Una madre si è ritrovata con tre figlie adolescenti (dai 12 ai 15anni mi pare, comunque molto giovani) tutte incinte ed invece di fare un mea culpa per non aver badato a loro in maniera più consona (voglio dire: 12 anni… Io giocavo ancora con le Barbie a quell’età…) ha dato la colpa alla scuola che secondo lei non ha insegnato loro una corretta educazione sessuale. E così fanno molte persone oggigiorno. La società odierna sarà pure quella che è, ma non possiamo sempre incolparla di tutto. Sta ad un genitore spiegare al proprio figlio cosa è giusto e cosa è sbagliato.

Ma passiamo al libro.

Quarta di copertina:

“Vivrò per sempre e non smetterò mai di fare la magia”

“Mary Lennox ha dieci anni: è viziata, bruttina e dispotica. I genitori non si sono mai occupati di lei, così, dopo la loro morte ed un’infanzia difficile trascorsa in India, Mary approda in Inghilterra per essere affidata alle cure dello zio Archibald, un vedovo scontroso che vive in un castello isolato. Qui, in compagnia di Colin – il giovane e viziato cugino che si crede malato – e di Dickon – un ragazzo semplice e d’animo gentile capace di incantare gli animali con il suo flauto – inizia a ritrovare il piacere del gioco e dell’amicizia, ed a riscoprire gli effetti benefici della natura… La casa dello zio Archibald è molto spaziosa, ma Mary ha il divieto di entrare in alcune stanze, e c’è anche un giardino proibito chiuso a chiave, quello della defunta moglie dello zio. L’affetto profondo per i suoi nuovi amici e la voglia di trasformare la realtà circostante insegneranno a Mary che i poteri magici sono alla portata di tutti e possono fare veri miracoli”

Sinceramente mi è piaciuto molto di più il film del 1993 diretto da Agnieszka Holland.

La storia è leggermente diversa: i genitori di Mary sono morti a causa di un terremoto, Mary incontra Dickon prima di trovare la chiave del giardino e trova quest’ultima in casa. Non è presente la madre di Dickon, unica pecca, ma il finale è molto più completo. Infatti la sensazione che ho avuto dopo aver letto l’ultima frase è stata di incompletezza. Il finale è arrivato tutto di fretta, non si è molto approfondito il rapporto tra Mary e lo zio. Come alcuni dei personaggi secondari che sono rimasti un po’ in un limbo. Ma soprattutto Mary che è la protagonista del racconto non ha avuto un vero e proprio finale.

Mchan

 

5 thoughts on “Il giardino segreto

  1. kasabake ha detto:

    Non ho letto il libro, ma ho visto anch’io il film della Holland. Rimasi molto colpito sia dalla delicatezza della trama, sia dalla fotografia davvero splendida, per non parlare della musica di Zbigniew Preisner… che bella anche quella!

    Piace a 1 persona

  2. Affy ha detto:

    Non lo conosco questo libro … o meglio non lo conoscevo fino ad ora! Mi sembra interessante, vedrò di documentarmi 😉
    Buona primavera e anche buona domenica. 🙂
    Un abbraccio

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  3. Io ho letto il libro e visto il film… personalmente mi è piaciuto di più il libro, davvero tutto fuorché noioso…

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