Felicità è: sentire le manine del tuo nipotino che ti stringono forte per abbracciarti. Non vorresti lasciarlo andare mai più… <3<3<3
Mchan
Felicità è: sentire le manine del tuo nipotino che ti stringono forte per abbracciarti. Non vorresti lasciarlo andare mai più… <3<3<3
Mchan
La mia blogamica Liù ha postato questo quiz giorni fa.
Le rispondo qui.
1) Come scegli i libri da leggere? Ti fai influenzare dalle recensioni?
Non leggo quasi mai le recensioni, ma leggo sempre la seconda di copertina (o la quarta). La parte dove è scritta la trama.
2) Dove compri i libri: in libreria o online?
Per la maggior parte in libreria, così posso leggere la seconda di copertina, ma a volte, quando non li trovo, anche online.
3) Aspetti di finire la lettura di un libro prima di acquistarne un altro oppure hai una scorta?
Di solito compro 3/4 libri alla volta. Ne ho sempre la scorta, non si sa mai.
4) Di solito quando leggi?
Sempre. Non ho un orario prestabilito. Se non c’è nulla in tv la sera prima di dormire, se non ho niente da fare durante la giornata.
5) Ti fai influenzare dal numero delle pagine quando compri un libro?
No. Però i “mattoni” tendo ad evitarli.
6) Genere preferito?
Romanzi. Gialli.
7) Hai un autore preferito?
Adoro Camilleri. Poi c’è naturalmente Jane Austen e di attuale Kathy Reichs e Cecelia Ahern. Sì, questi sono gli autori di cui ho tutti i libri.
8) Quando è iniziata la tua passione per la lettura?
Da piccola, tipo 5anni, leggevo i fumetti per imparare. Con l’inizio della scuola ho smesso di leggere per diletto. Ho ricominciato nell’estate tra il quarto ed il quinto superiore. Ma a casa mia leggono tutti molto quindi è genetica.
9) Presti libri?
A volte. Ma preferirei evitare. Non perché sono gelosa, ma perché la maggior parte delle persone non ci tengono e te li rovinano con orecchie (le odio!) ed altre cose.
10) Leggi un libro alla volta oppure riesci a leggerne diversi insieme?
Uno alla volta.
11) I tuoi amici/famigliari leggono?
Moltissimo.
12) Quanto ci metti mediamente a leggere un libro?
Dipende dal libro. E dal periodo. A volte ne finisco uno in 3/4 giorni, altre in varie settimane. per esempio al momento non mi va proprio di leggere per cui il libro che ho iniziato circa un paio di mesi fa è fermo a pagina 62.
13) Quando vedi una persona che legge (ad esempio sui mezzi pubblici) ti metti immediatamente a sbirciare il titolo del suo libro?
Sì, capita.
14) Se tutti i libri del mondo dovessero essere distrutti e potessi salvarne uno soltanto quale sarebbe?
Non saprei. Me ne piacciono troppi così tanto.
15) Perché ti piace leggere?
Mi libera la mente. Conosco altri posti, culture e persone. Mi aiuta ad avere e mantenere un buon linguaggio.
16) Leggi libri in prestito (da amici o dalla biblioteca) o solo libri che possiedi?
Solo libri che possiedo o che abbiamo in famiglia.
17) Qual è il libro che non sei mai riuscito a finire?
“Lo zar non è morto” de I dieci.
18) Hai mai comprato un libro solo perché aveva una bella copertina, e cosa ti attrae nella copertina di un libro?
No. Tendo invece a non guardarle perché a volte sono solo dei bei specchietti per le allodole e non c’entrano nulla con il contenuto. Come i titoli stranieri che invece di tradurli li adattano.
19) C’è una casa editrice che ami particolarmente, e perché?
No.
20) Porti i libri dappertutto (ad esempio in spiaggia o sui mezzi pubblici) o li tieni “al sicuro” dentro casa?
Li porto ovunque, ma li tratto con cura.
21) Qual è il libro che ti hanno regalato che hai gradito maggiormente?
Di solito mi regalano libri che chiedo, per cui…
22) Come scegli un libro da regalare?
Evito di regalare libri perché non ho mai gli stessi gusti degli altri. A parte con mia madre che conosco benissimo e quindi le regalo gli autori che le piacciono.
23) La tua libreria è ordinata secondo un criterio o tieni i libri in ordine sparso?
Sono posizionati in ordine di autore. Oppure di genere se gli autori sono diversi.
24) Quando leggi un libro che ha delle note, le leggi o le salti?
Le leggo.
25) Leggi eventuali introduzioni, prefazioni e postfazioni dei libri o le salti?
Le leggo, ma se nel frattempo le trovo inutili o prolisse allora le salto.
Questa è una parte della mia libreria. Una piccolissima parte.
Mchan
Ps: chiunque voglia può rispondere con un commento oppure ripostandolo 😉
Il 21 aprile è il compleanno di Roma.
Lo so che oggi è il 21 maggio, ma ne voglio comunque parlare.
Lo scorso mese si è tenuta a Roma una bella manifestazione a parer mio. Ques’anno, fortunatamente, il 21 di aprile cadeva in concomitanza con il Lunedì dell’Angelo, o più comunemente noto come Pasquetta, ed ancora più fortunatamente c’è stato bel tempo. Dico fortunatamente (per la terza volta, lo so) perché altrimenti non ci sarebbe stato modo di assistere all’evento. Questo giorno così importante per noi romani, ma anche per il resto d’Italia perché è da qui che è partita la nostra storia, non è festa nazionale. Non si sta a casa e quindi questa bella iniziativa non è potuta essere vissuta a pieno negli scorsi anni.
La storia della nascita di Roma credo che sia nota a tutti, ma vi faccio lo stesso un riassunto. La vestale Rea Silvia rimane incinta del dio Marte di due gemelli, ma essendo appunto una vestale ossia una sacerdotessa devota alla dea del focolare Vesta, aveva fatto voto di castità, quindi quando scoprirono che aveva partorito la punirono gettando i bambini nel fiume Tevere. Ma i gemelli erano dentro ad una cesta che li ha salvati e portati verso una riva dove li trovò una lupa che li accudì fino a quando non vennero trovati da un contadino che li portò nella sua capanna. Una volta adulti vendicarono la madre e fondarono la nuova città. Ma litigarono sul luogo dove edificarla e sul nome da dargli. Romolo vuole chiamarla Roma ed edificarla sul Palatino mentre Remo la vuole chiamare Remora e fondarla sull’Aventino. Per questo litigarono e Romolo uccise il fratello. Alla fine Roma fu edificata sul Palatino e Romolo ne fu il primo Re. Ne seguirono altri sei.
Poi arrivarono gli imperatori, la divisione, i papi e nel 400 d.C. i saccheggi. Così finì la gloria del Grande Impero Romano.
Finita la lezione di storia torniamo all’evento.
Il luogo dove si è svolto è il Circo Massimo, proprio sotto al Palatino. Per chi non lo sapesse è un grandissimo piazzale erboso che un tempo era adibito ad ippodromo. Da qui sono partiti i più di duemila figuranti in costume, comprese un paio di bighe ed una decina di cavallerizzi.
Il tragitto che poi hanno compiuto è stato il seguente: sono passati sotto al Campidoglio, poi hanno percorso tutta via dei Fori Imperiali fino ad arrivare al Colosseo. Qui c’è stata una specie di cerimonia ma non ne so molto perché sono rimasta al Circo Massimo. Poi, nel pomeriggio, sono iniziate le esibizioni.
Quest’anno, lo ripeto, il tempo è stato clemente, anche troppo, ad un certo punto si schiattava (come si dice dalle mie parti) di caldo. Pensate quei poveri figuranti provenienti dall’Europa dell’Est che erano vestiti di pelliccia od a quelli con su le armature…
Per chi ne volesse sapere di più riporto il link al sito dell’associazione che si preoccupa dell’organizzazione e della preparazione. Preciso che è un’associazione privata, il comune non c’entra nulla, infatti sul sito ufficiale del Comune di Roma non è stato per nulla riportato. E questo è un gran peccato perché è stata davvero una bella rappresentazione che meritava, quanto meno, un pochino di pubblicità dalle istituzioni competenti.
Mchan
Hallo!
Nel giro di pochi giorni ho ricevuto ben due nomination allo stesso award, Book Nomination, da Liù (http://strangethelost.wordpress.com/) e Silva (http://silvarigobello.com/).
Non lo proseguirò però vorrei lasciarvi la mia citazione che non viene da un libro ma da un manga, che per me equivale ad un libro solo che è a fumetti.
“E se in quel punto mi fossi fermata…
Se avessi inciampato in quel sasso…
Se non avessi fatto quella deviazione…
Se non mi fossi fermata…
E se quella volta… E se… E se…
Su questa strada dove ora mi trovo dopo le tante scelte che ho fatto ci sono io, convinta di aver fatto bene.
Ci sono io, che so riconoscere di aver sbagliato.
Io, che sono sempre stata me stessa.
E anche tu, e lui, e ognuno, e tutti.
E va bene così.
Va bene così.
E i pianti e le risate.
Tutto è diventato un dolce ricordo.
Quindi anche oggi voglio pregare che anche per te…
Quei ricordi…
Possano essere sempre dolci”
By Obata Yuuki (Bokura Ga Ita vol.15)
Mchan
In questo post
https://mylovelytrips.wordpress.com/2013/03/22/shopping-madrileno/
vi avevo parlato di un delizioso negozietto vicino al museo del Prado che vende souvenir di ogni genere, ma soprattutto la bigiotteria in stile Toledo a prezzi modici. E vi avevo anche detto che era particolare per il fatto che sopra avesse dei personaggi tridimensionali affacciati al balcone ma non avevo trovato le foto.
Bene, dopo un anno e passa, le ho trovate!!! Yippi Yippi!!! 😛
Eccole qui.
Queste sono due fanciulle prese dai quadri del Goya
Mentre questa è una coppia spagnola del 19° secolo
Mchan
Eccomi di nuovo con le stranezze.
Questo mese gli animali invadono gli edifici.
Per primo un’aragosta brinda con della Guinness (e con cosa se no? ;-)) su di una facciata in Irlanda. All’interno dell’edificio ho gustato una vellutata di pesce con pane all’aglio strabuona.
Invece questa povera mucca vorrebbe fuggire da un negozio di Lisbona. Chissà cosa vendevano lì dentro (non me lo ricordo proprio, si direbbe borse).
Maggio è il mese delle rose per cui ecco a voi il mio posto preferito di Roma: il roseto comunale.
Si trova alle spalle del Circo Massimo, sul colle Aventino, ed è possibile visitarlo nei mesi di aprile, maggio e giugno. L’apertura varia di anno in anno, a seconda della fioritura delle piante.
Il giardino è diviso in due parti da una strada pedonale. Da una parte vi si trova l’area collezione mentre dall’altra è ubicata l’area concorsi.
Piccola storia del luogo:
Dal 1645 era la sede del cimitero della Comunità Ebraica di Roma, poi nel 1934 il nuovo piano regolatore lo trasformò in verde pubblico trasferendo il cimitero nel Campo Verano. Nel 1950, dopo il consenso della Comunità Ebraica, il Comune di Roma vi istituì il Roseto Comunale. A ricordo dell’antica destinazione dell’area vi sono due steli, una per ogni ingresso, raffiguranti le Tavole di Mosè ed i viali dell’area collezione sono stati progettati a forma di Menorah, il candelabro ebraico.
Nell’aria collezione si trovano più di 1200 tipi differenti di rose.
Piccole delucidazioni sulle rose:
I gruppi principali sono 3: Rose Botaniche, Rose Antiche e Rose Moderne.
Le prime sono spontanee e crescono solamente nell’Emisfero Settentrionale.
Le seconde sono spesso incroci spontanei tra le Rose Botaniche portate in giro per il mondo dall’uomo. Ma possono essere anche il frutto di incroci voluti.
Le ultime sono quelle rose ottenute dall’uomo dalla fine dell’800.
Piccola curiosità: la progenitrice delle rose moderne prende il nome di Rosa Tea dal fatto che i suoi creatori sono stati gli inglesi che hanno incrociato la Rosa Chinensis (proveniente dalla Cina, o comunque estremo oriente, tramite le navi cariche di the) con la Rosa Gigantea.
Ed ora vi lascio alle immagini delle splendide rose.