Un articolo del Corriere della Sera di ieri mi fa pensare che tutti, ma proprio tutti, possiamo diventare giornalisti.
Argomento: cinema.
Titolo: Il cinema cancella un altro tabù: la malattia non va più nascosta.
All’interno pubblicità per tre film in uscita che trattano dell’argomento cancro e coma.
Io non so dove sia stata negli ultimi anni la giornalista, tale Giovanna Grassi, perché dice che di questi temi il cinema non ha parlato.
Voglio solo ricordarle: 50/50 (2011); La custode di mia sorella (2009); Bianca come il latte rossa come il sangue (2013); Paradiso Amaro (2011); L’amore che resta (2011); I passi dell’amore (2002); Il mio angolo di Paradiso (2011); Patch Adams (1998); Love is all you need (2012); Now is good (2012); Il bacio che aspettavo (2007).
E questi sono solamente quelli che mi ricordo, ma basta una piccola ricerca su Google digitando “movie cancer” e te ne escono a iosa.
Mchan
le marchette su quotidiani\TG sono il peggio del peggio
puahhhh
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Capperi se il cinema non ne ha parlato, ma cosa dice costei?!
Hai ragione tu, siamo tutti giornalisti! 😉
un abbraccio
Affy
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