Consigli parte 4

Paese che vai sicurezza che trovi

Ho avuto il piacere di viaggiare molto ed in posti diversi ed anche se le normative sulla sicurezza dovrebbero essere universali, tranne che gli Stati Uniti che sono un caso a parte, in alcuni aeroporti sono più severi che in altri.

Partiamo dalla nostra bella penisola. Gli unici aeroporti che ho frequentato sono quelli capitolini ma credo che sia più o meno uguale anche nel resto del paese. Qui la sicurezza non dico che non ci sia però è abbastanza languida. Posso tranquillamente tenere l’orologio, le scarpe ed a volte anche il giacchino con la zip.

Aeroporto di Lisbona (Portogallo): il metal detector è suonato per un cerchietto.

Aeroporto di Dublino (Irlanda): c’erano i cani antidroga ad annusare i bagagli sui nastri trasportatori.

Aeroporto di Francoforte (Germania): ci hanno fatto buttare una bottiglietta di plastica vuota, e ripeto v-u-o-t-a, che avevamo in borsa.

Aeroporto di Parigi (Francia): niente di particolare.

Aeroporto di Mosca (Russia): preparatevi ad una specie di visita medica. Niente scarpe, né cinture, nè orologi, praticamente tra un po’ ti fanno mettere un costume da bagno, e poi entrata in un tubone con le pareti di plastica trasparente e scannerizzazione dell’intero corpo. Ho sbirciato il monitor e ti guardano l’intero scheletro, allucinante… Ero anche tentata di richiedere la stampa, così niente checkup. 😉

Aeroporto di Dussendorf (Germania): niente scarpe, niente cinte, quasi mi facevano togliere i pantaloni per via delle zip alle tasche e niente cibo. Ok l’acqua, ma il cibo??? Avevamo un pezzo di strudel e varie barrette di cioccolata (c’era la svendita della Lindt e della Milka) e ce li hanno fatti mettere nel bagaglio da imbarcare, o meglio ci hanno fatto imbarcare per forza un bagaglio a mano.

Aeroporto di Madrid (Spagna): niente di particolare.

Aeroporto di Bruxelles (Belgio): niente di particolare per la sottoscritta. A mia zia hanno fatto togliere cinta, scarpe, orologio, collana ed orecchini.

Mchan